Lampedusa (Ag), 14 ottobre – Ieri sera militanti di CasaPound hanno raggiunto Lampedusa ed esposto uno striscione sull’isola, di fronte al monumento immigrazionista della porta d’Europa, contro la scellerata gestione dell’immigrazione clandestina da parte del Governo Draghi ed in particolare del suo Ministro dell’Interno: “Lamorgese immigrazionista, basta sbarchi”. Da tempo il Movimento della tartaruga frecciata tiene alti i riflettori sulla questione clandestini in merito anche alle diverse questioni che girano intorno alla mole di denaro che scorre a fiumi tra hotspot e centri d’accoglienza.
“E’ emergenza in Sicilia ed a Lampedusa in particolar modo – spiega in una nota CasaPound Italia-. In nove mesi, dall’1 gennaio al 13 ottobre a fronte dei 7894 sbarchi del 2019 e dei 24333 del 2020 ( dato più che triplicato) siamo arrivati ai 48987 del 2021. E di questa cifra si consideri che oltre 13 mila sono tunisini, i quali non disdegnano di portare sui loro barchini oltre che le valigie (come dei semplici turisti che però non vengono a villeggiare ma ad essere mantenuti dallo Stato italiano) anche cani e pecore. Non solo a Lampedusa, sia chiaro, sbarcano i clandestini ma sicuramente le cifre che qui si registrano allarmano soprattutto per lo stato di continua emergenza, sanitaria e non, che si vive all’hotspot di contrada Imbriacola. A fronte di una capienza di 250 persone a cadenza quasi settimanale si registra la denuncia del triplo, quando non quadruplo, di presenze; basti pensare che il 3 ottobre sono sbarcati in 600 e il 4 quasi 400 clandestini, mentre proprio ieri altri 163 – prosegue la nota -.
E l’emergenza Covid? Qui le spese, oltreché le innumerevoli incongruenze e la coltre di silenzio sui numeri reali, aumentano a dismisura. Vi citiamo solo qualche dato: l’Africa, per quanto possa essere noto, ha soltanto il 3,6% di immunizzati, sino alla metà di settembre i contagiati erano più di 8 milioni. La Tunisia, paese da cui sta arrivando la maggiore quantità di clandestini, ha registrato più di 700 mila casi ed ha solo il 33% di vaccinati.
In Italia da dopodomani non si potrà andare più a lavorare senza vaccino o senza tampone (a carico del dipendente), ma, sempre in Italia, si può arrivare da un’area del mondo con evidenti criticità ed alla loro “accoglienza” il ministro Lamorgese non fa mancare proprio nulla. E’ il momento di dire basta e di pretendere le dimissioni di questa signora, da un dicastero così importante, per manifesta incapacità”.