Torino, venerdì 28 agosto – ‘1000€ per le famiglie rom, Appendino cornuta e mazziata’ questo lo striscione affisso stanotte dai militanti di CasaPound per denunciare la fallimentare iniziativa del sindaco per ricollocare e rimpatriare i rom di via Germagnano.
Il comune aveva distribuito circa 1000 euro a famiglia e queste, in cambio, avrebbero dovuto regolarizzarsi o tornare nel loro paese d’origine. Tuttavia i rom si sono limitati a cambiare zone, sparpagliandosi per la città.
“Un altro buco nell’acqua per l’amministrazione Appendino. I rom di via Germagnano infatti hanno intascato i mille euro a famiglia elargiti dal comune ma, invece di rispettare gli accordi mettendosi in regola o tornando in patria, si sono sparpagliati in altre aree di Torino, oltre il danno economico, la beffa insomma – a parlare è Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound che aggiunge – in questi anni il nostro movimento ha più volte denunciato il degrado causato dai tanti campi Rom torinesi, primo tra tutti via Germagnano, con presidi, raccolte firme e altre azioni dimostrative senza avere riscontro dall’amministrazione comunale. Per troppo tempo i residenti sono stati costretti a subire roghi tossici, furti e rifiuti ovunque – prosegue Rossino – questo è l’ennesimo smacco nei confronti dei tanti torinesi onesti che stentano ad arrivare a fine mese e che, tanto più in questo periodo critico, sono stati lasciati soli dalle istituzioni.
Appendino voleva iniziare così la sua campagna elettorale – conclude Rossino – pavoneggiandosi per questo successo che invece si è rivelato un vero e proprio disastro sia economico che sociale!”
Marco Racca, coordinatore regionale del movimento della tartaruga frecciata, ha commentato così: “Elargire denaro alle famiglie rom senza controllare come sarebbe stato speso è stato un grave errore. I nomadi infatti hanno intascato il denaro e non si sono regolarizzati, molti si sono insediati irregolarmente poco distante da via Germagnano e la restante parte in diverse zone di Torino come la zona residenziale di Piazza d’Armi. Il problema quindi non è stato risolto, anzi, si è aggravato.
Ora il Comune deve richiedere la restituzione immediata dei circa 100.000 euro consegnati agli abusivi. I Torinesi pagano imposte salate che devono essere impiegate per migliorare i servizi cittadini, non per pagare il pizzo a queste persone che, come dimostrato, continuano a scegliere di delinquere e vivere abusivamente.“