In un momento in cui le famiglie sul lastrico e le aziende in crisi sono meno importanti di smalti e soubrette, noi scendiamo in piazza.
In un momento in cui ci chiedono di fare ulteriori sacrifici, di rinunciare ai nostri diritti perché siamo dei “privilegiati”, noi scendiamo in piazza.
Lo facciamo rivendicando non solo la libertà e i diritti degli italiani ma anche i doveri di chi non può e non vuole rimanere a guardare mentre si prova a cancellare l’identità e la storia di un’intera Nazione.
Lo facciamo portando alto il Tricolore, che affonda le sue origini in un’epopea fatta di sangue e di suolo, per ribadire ancora una volta che c’è un’Italia che non si arrende al fatalismo, che non si piega e non capitola di fronte a Bruxelles e ai camerieri di palazzo.
E tu, di quale Italia vuoi fare parte?
L’Italia ti chiama. Rispondi.