Sabato 16 marzo saremo in tutte le piazze di Italia per dare il via alla raccolta firme per fermare le privatizzazioni annunciate dal governo.
Lo avevamo preannunciato durante le manifestazioni dello scorso mese, non permetteremo a nessuno di svendere il nostro Paese. Eni, Poste, Ferrovie dello Stato e altri settori sono vitali per l’economia e la società. Non abbiamo bisogno di ulteriori crisi né di altri licenziamenti di massa, tanto meno per seguire un diktat europeo sulla parità di bilancio.
Se si vuole risollevare la nazione, devono essere pensate e messe in campo politiche industriali e di crescita concrete. Il resto è solo un tentativo di fermare ulteriormente la crescita dell’Italia in campo europeo e internazionale: abbiamo le potenzialità per essere faro e non più fanalino di coda: non coglierle e non sfruttarle, è colpevole e criminale.
