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Torino, CasaPound: nuove accuse? Si guarda a noi mentre si normalizza terrorismo ma non reciteremo nessun copione già scritto

Roma, 30 luglio – “In Italia avvengono risse e aggressioni in ogni momento, a Torino la stessa sera un giovane è stato accoltellato al cuore, in ogni stazione di qualsiasi grande città situazioni del genere soprattutto tra immigrati sono all’ordine del giorno, ma l’attenzione mediatica e politica c’è solo quando potrebbe essere coinvolta, anche lontanamente, CasaPound”.

“Tutto questo mentre, sempre a Torino, No Tav e centri sociali vengono denunciati in 55 per assalti armati a dei cantieri Tav, in una preoccupante concomitanza e con una sospetta coordinazione con gli attacchi terroristici di Parigi. Tutto questo mentre il terrorismo è già stato legittimato e addirittura istituzionalizzato con l’elezione della Salis all’europarlamento. Tutto questo mentre cascano palazzi sulle teste dei nostri figli come a Scampia e ogni settimana leggiamo di arresti legati al malaffare e a marci legami trasversali della politica. Siamo proprio sicuri che sia CasaPound il problema dell’Italia?”.

“È evidente che sia in atto un’operazione politica e mediatica che mette nel mirino il nostro movimento per alzare la tensione, distrarre l’attenzione e creare il mostro o lo spauracchio da dare in pasto alla massa. Di certo, noi non siamo disposti a recitare parti di un copione già scritto, agiamo da 20 anni alla luce del sole e abbiamo la responsabilità di migliaia di militanti in tutta Italia che non manderemo al macello per gli interessi di nessuno. La nostra storia è e sarà sempre un’altra”.

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