L’azione di CasaPound contro le nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Todi, 5 Ottobre – “La scelta di istallare le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici nel nostro territorio e di questi tempi, è assolutamente fuori luogo”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile di CasaPound Todi, che nella giornata di oggi ha protestato contro il nuovo punto di ricarica cittadino piazzandoci una macchina elettrica giocattolo. Su di essa un cartello, con su scritto: “Da disoccupato solo questa posso permettermi”.
“L’inutilità di tale progetto è palese – afferma Nulli – innanzitutto per la concentrazione attuale di veicoli elettrici, che è praticamente pari a zero visto il costo medio di una utilitaria mossa ad “energia verde” che si può acquistare a non meno di 20000 euro, ed anche per la conformazione del nostro territorio che, non essendo proprio pianeggiante, abbassa drasticamente l’autonomia di un’auto elettrica. Nonostante i dati ottimistici rilasciati dalle case automobilistiche infatti, nella vita di tutti i giorni un’auto elettrica non si spinge oltre i 150 Km di autonomia, per scendere sotto ai 100 km in condizioni particolari come, per l’appunto, la presenza di un paesaggio collinare e montuoso come quello umbro. Per non parlare poi dei tempi di ricarica: sebbene i fautori del progetto del secolo affermino che ‘Grazie a una distanza media di 40 km tra un Comune e l’altro, perfettamente compatibile con l’autonomia dei veicoli elettrici oggi in circolazione la rete di infrastrutture di ricarica supporterà tutti gli spostamenti intercomunali’, cosa peraltro alquanto discutibile se ci si dovesse spostare da Todi a Norcia, c’è da prendere in considerazione il fatto che un’auto elettrica ha dei tempi di ricarica abbastanza lunghi, che vanno da circa un’ora nel caso di colonnine a 43 Kw, fino a 9 ore nel caso di prese a 3 Kw, per intenderci quelle che abbiamo nelle nostre case. Quindi, nel caso noi partissimo dalla nostra città per raggiungere Perugia, avremmo di sicuro bisogno di effettuare una ricarica per essere sicuri di tornare a casa, e quindi saremo costretti a far tappa ad una colonnina ed attendere, nella migliore delle ipotesi, un’ora prima di poter ripartire”.
“Un progetto di sicuro attento all’ambiente – aggiunge Nulli – ma non di certo alle tasche dei cittadini, e di sicuro non del tutto pratico, almeno non in Umbria, e non per i prossimi decenni, quando, si spera, la tecnologia applicata alle auto elettriche sarà perfezionata ed alla portata di tutti, non solo di gente facoltosa che può permettersi di spendere oltre 20000 euro per un giocattolo elettrico con cui scorrazzare sul lungomare”.
“E allora – conclude Nulli – perché vantarsi di un progetto simile? sono previsti acquisti di auto elettriche da parte delle amministrazioni? pensiamo di no, visto che la regione ha da poco rinnovato il parco macchine con veicoli a metano, ed allo stesso tempo speriamo di no, perché sarebbe una spesa scellerata e non dettata da reale necessità. Magari, sempre citando i geni che sono dietro al progetto, sono in arrivo milioni di turisti ‘sempre più alla ricerca, oltre alla vivibilità ed la bellezza dei centri storici, di modalità ecosostenibili per i loro spostamenti’. Magari, e questa è solo una nostra opinione, sarebbe stato meglio investire quei soldi per creare lavoro, visti i dati allarmanti di disoccupazione giovanile, e non pensare a come far spostare i turisti, che tra l’altro non ci sono, in modo ‘green’”