Suicidio Venner, CasaPound: basta banalizzazioni, lui come Mishima e Palach

Roma, 22 mag – “Il modo in cui la stampa italiana sta raccontando l’estremo sacrificio di Dominique Venner testimonia una volta di più il provincialismo culturale del nostro paese. Si è voluto trasformare uno spirito eroico della genia dei Mishima e dei Palach in un banale caso di omofobia patologica, segno che le motivazioni di questo gesto sono state totalmente misconosciute”. Così CasaPound Italia commenta il suicidio dello scrittore francese avvenuto ieri nella cattedrale di Notre-Dame. “Venner – prosegue la nota – era sì un oppositore di una legge irresponsabile, che fa molto di più che regolarizzare fenomeni in atto, ma è del tutto superficiale e riduttivo fare di lui un mero ‘attivista anti-gay’, come è stato scritto. La sua lettera d’addio è priva del benché minimo accento d’odio o di risentimento, ma rappresenta anzi un testamento spirituale colmo d’amore per la Francia e per l’Europa. Ciò che Venner voleva combattere era molto di più che una legge, era il suicidio quotidiano di una civiltà ormai incapace di prendere in mano il proprio destino. Il suo gesto va misurato sulla scala degli esempi fuori dal tempo, non su quella della contingenza politica”. Lo scrittore francese, prosegue Cpi, “è stato un modernizzatore lucido della destra francese ed europea: ha parlato di organizzazione agli spontaneisti, di scienza agli spiritualisti, di Europa ai nazionalisti. La sua produzione storiografica è stata torrenziale, il suo contributo a movimenti come quello della Nouvelle Droite essenziale. Per tutti questi motivi, Venner merita di essere ricordato secondo il rango che gli era proprio anziché essere confuso con quelle forme di attivismo paranoide e puritano di matrice essenzialmente statunitense. In un mondo abitato da individui che sacrificano l’interesse collettivo per salvare se stessi, Venner ha voluto sacrificare se stesso per salvare il suo popolo. Alla sua memoria va il pensiero commosso di tutta la comunità di CasaPound Italia”.

L’ultima lettera di Dominique Venner


Sono sano di spirito e di corpo e sono innamorato di mia moglie e dei miei figli. Amo la vita e non attendo nulla oltre di essa, se non il perpetuarsi della mia razza e del mio spirito. Cionondimeno, al crepuscolo di questa vita, di fronte agli immensi pericoli per la mia patria francese ed europea, sento il dovere di agire finché ne ho la forza; ritengo necessario sacrificarmi per rompere la letargia che ci sopraffà.
Offro quel che rimane della mia vita con un intento di protesta e di fondazione. Scelgo un luogo altamente simbolico, la cattedrale di Notre Dame de Paris che rispetto ed ammiro, che fu edificata dal genio dei miei antenati su dei luoghi di culto più antichi che richiamano le nostre origini immemoriali.

Mentre tanti uomini si fanno schiavi della loro vita, il mio gesto incarna un’etica della volontà. Mi do la morte per risvegliare le coscienze addormentate. Insorgo contro la fatalità. Insorgo contro i veleni dell’anima e contro gli invasivi desideri individuali che distruggono i nostri ancoraggi identitari e in particolare la famiglia, nucleo intimo della nostra civiltà millenaria. Così come difendo l’identità di tutti i popoli presso di loro, mi ribello al contempo contro il crimine che mira al rimpiazzo delle nostre popolazioni.

Essendo impossibile liberare il discorso dominante dalle sue ambiguità tossiche, spetta agli Europei trarre le conseguenze.
Non possedendo noi una religione identitaria alla quale ancorarci, abbiamo in condivisione, fin da Omero, una nostra propria memoria, deposito di tutti i valori sui quali rifondare la nostra futura rinascita in rottura con la metafisica dell’illimitato, sorgente nefasta di tutte le derive moderne.

Domando anticipatamente perdono a tutti coloro che la mia morte farà soffrire, innanzitutto a mia moglie, ai miei figli e ai miei nipoti, così come ai miei amici fedeli.
Ma, una volta svanito lo choc del dolore, non dubito che gli uni e gli altri comprenderanno il senso del mio gesto e che trascenderanno la loro pena nella fierezza.
Spero che si organizzino per durare. Troveranno nei miei scritti recenti la prefigurazione e la spiegazione del mio gesto.

Dominique Venner




20 Comments to: Suicidio Venner, CasaPound: basta banalizzazioni, lui come Mishima e Palach

  1. Maggio 22nd, 2013

    Provocatori e decerebrati sono pregati di stare lontani da questo post, grazie.

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    • emilio paoletti

      Maggio 22nd, 2013

      Quanto leggo è la roprova di quanto sostengo…sfugge l'essenza,ma vive la invettiva come galline che all'avvicinarsi della volpe appunto "sgallinano". Non conoscendo Venner ne conoscendo nessun suo scritto, alla notizia del suo suicidio,prima ho pensato che fosse il "classico omofobo"…mi si passi il termine. Ma comprendo leggendo la sua lettera che c'è qualcosa di più profondo e in me allora si è accesa la curiosità e andrò a leggere per capire meglio questa persona ed il suo pensiero. Penso che chiunque e sempre prima di " sgallinare" debba concedersi il grande regalo di informarsi, magari in silenzio e dopo esprimere un parere, proprio prendendosi casomai anche il gusto e piacere di dissentire. Ma non "sgallinate".E soprattutto almeno il nome metteticelo quando scrivete senza nascondervi dietro il banale ANONIMO…..

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    • Anonimo

      Maggio 23rd, 2013

      " Sono sano di spirito e di corpo e sono innamorato di mia moglie e dei miei figli. Amo la vita e non attendo nulla oltre di essa, se non il perpetrarsi della mia RAZZA e del mio SPIRITO.

      Cionondimeno, al crepuscolo di questa vita, di fronte agli immensi pericoli per la mia PATRIA francese ed europea, sento il dovere di agire finché ne ho la forza; ritengo necessario sacrificarmi per rompere la letargia che ci sopraffà.

      Offro quel che rimane della mia vita con un intento di protesta e di fondazione. Scelgo un luogo altamente simbolico, la cattedrale di Notre Dame de Paris che rispetto ed ammiro, che fu edificata dal genio dei miei ANTENATI su dei luoghi di culto più antichi che richiamano le nostre origini immemoriali. "

      Ergo: ripulire l'Europa dalla scoria malsana proveniente dal Terzo Mondo, e liberarla dall'imbastardimento razziale. Si è sacrificato per questo: " il perpetrarsi della mia RAZZA ".

      .

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  2. Anonimo

    Maggio 22nd, 2013

    Sono cattolico e come tale non mi sento molto vicino a CasaPound, ma sono anti-sistema e dunque non li demonizzo di certo. Condivido la critica di Venner al matrimonio gay quale tappa finale di un processo di dissoluzione morale portato avanti dai nemici della nazione e della religione per distruggere i popoli, annientare la cultura europea e la sua tradizione cristiana e romana.
    Se un gay viene insultato in città la cosa finisce in prima pagina sui gionali laici (e anti-cristiani) se il candidato di Casa Pound viene sprangato, i democratici e progressisti lo considerano un fatto da nulla… BASTA! Maledetta democrazia progressista, laicista e omosessualista! Solidarietà cristiana sia a Venner (seppur il suo gesto per noi è moralmente non corretto) sia a Di Stefano. Un cattolico non progressista

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    • Anonimo

      Maggio 27th, 2013

      e te sei cattolico? incredibile…hai mai letto la Bibbia?? leggi ed informati meglio, che le tue parole sono cariche di odio nei confronti di persone che sono perfettamente uguali a te e per questo hanno gli stessi tuoi diritti. Un cattolico non progressista sta bene solo nei libri di storia… quella medievale!

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    • Anonimo

      Maggio 28th, 2013

      Qualcuno mi deve dimostrare che tutti gli uomini nascono uguali…..diciamo che è un assioma, dato per vero ma non dimostrato anche perché se ci facciamo ben caso gli uomini sono in effetti tutti diversi; alti, bassi, con molta memoria, smemorati, capaci e meno capaci…e poi maschi e femmine, con propensioni diverse… una legislazione decorosa dovrebbe tener conto delle differenze…

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  3. Anonimo

    Maggio 22nd, 2013

    Onore a Dominique Venner. La sua lettera è testimonianza limpida di un gesto che trascende il mero politichese (di cui il matrimonio gay è solo un aspetto) e del tutto travisato dagli organi di stampa italiani. Dite bene: non riescono a capire le motivazioni del gesto e la profondità della sua lettera non scalfisce e non scalfirà di un millimetro le perverse e ottuse coscienze del sistema.

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  4. Anonimo

    Maggio 22nd, 2013

    RIPOSA IN PACE GUERRIERO!

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  5. Anonimo

    Maggio 23rd, 2013

    Merci à la Casapound de rappeler que le combat de Venner est celui de tous les nationalistes europeens .Par dela sa nation il est d'abord un des nôtres Frank

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  6. Anonimo

    Maggio 23rd, 2013

    C'è scritto "Anonimo" ma non è per pudore (viene messo in automatico, credo perché non sono iscritto). Comunque il mio nome è Giuseppe Ippolito e, se vi interessa, questo è quello che penso:
    PARTE I:
    Da Verren al “suicida” – [L’eRroREismo]
    Quelli come Venner, intellettuali e ottusi, "combattono" quello che non capiscono (o che non accettano) in due modi: uccidendo o uccidendosi. Molti poi, prima uccidono e solo dopo si uccidono, quindi sì, esiste una terza via. Alla luce di questo avrei voluto ringraziare Venner (fra le opzioni sembrerebbe aver scelto la più "pulita"), ma a ottant'anni e dopo aver fatto parte attiva dell'OAS (un'associazione terroristica contraria all'indipendenza Algerina dalla Francia) tutto posso fare tranne che ringraziarlo. Non mi basta il fatto che sia stato capace di scrivere decine di volumi di analisi storiche o che abbia lasciato una lettera veramente ben scritta (per me, un pregio di tale pezzo di carta). Una simile lettera sarebbe capace di instillare in una mente debole e bisognosa di "eroi", l'idea che le visioni del suo autore possano diventare culto .. prima la lettera e poi il gesto, sono atti di un individuo che ha la presunzione di ergersi ad esempio. “Intellettuale” è una parola inflazionata, un po’ come la parola “mito”. Alcuni con l’investitura da intellettuale ci creano carriere, altri (i meno consapevoli della propria realtà e di conseguenza i meno capaci di utilizzare l’intelletto) mirano a rendere la propria vita un'opera d'arte. Per me questi individui offendono l'intelligenza di chi è testimone del loro operato.
    L’opera d’arte non è mai stupida, che lo imparassero certi invasati!
    Di seguito avrei voluto riportare la lettera di Venner ritrovata di fianco al suo corpo, ma per motivi di spazio non la trascrivo (la potete trovare in questa pagina).
    Le parole di quella lettera mi offendono, lo ripeto … (è un mio personale stato d’animo). Leggere “belle” parole, guardare dietro la loro “armonia” e trovarci il vuoto, è sempre una delusione.
    Uno storico ottantenne ( gioco di parole fastidioso, ma che in qualche modo riassume tutta questa mia riflessione) fossilizzato nella stessa storia che pure (pare) sapesse ben raccontare. Ma anche un uomo dalla contraddizione evidente: andava bene che la Francia occupasse l'Algeria, ma il melting pot Francese, Europeo, mondiale dei nostri tempi, no, quello non va bene ..è un male per la nostra identità, per le nostre radici! Così come il tema più "colorito" (definizione usata da un sostenitore di Venner su un sito di notizie) affrontato dal “suicida” nel suo blog poco prima di morire: la sua contrarietà alla "legalizzazione" dei matrimoni gay in Francia.
    Il “suo” Dio cristiano non accetterebbe mai una cosi “aberrante” unione e, cosa più grave, concepire una cosa simile significherebbe vedere minata la solidità europea a favore dell’avanzata islamica! Al contrario, spararsi un colpo di rivoltella in nome della propria vanità sull’altare di una cattedrale, a questo il suo Dio applaudirebbe (o forse no, ma non è importante ..i cristiani “intellettuali” come lui hanno il placet dal loro Dio per tutte le sciocchezze fatte su questa terra o almeno di questo sono fermamente convinti ..quindi..). Vorrei dire al “suicida”, ma soprattutto a chi lo sostiene, che un Dio (cristiano o meno) non potrà mai negare l’amore e che al contrario infiocchettare il gesto vile e disperato di un uomo alla fine della propria esistenza come un atto eroico teso a “salvare” l’Europa dalla minaccia Islamica ..beh, questo è, passatemelo,“intellettualmente” patetico.

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    • Anonimo

      Maggio 27th, 2013

      sei un grande! posso citare le tue parole? … Vorrei dire al “suicida”, ma soprattutto a chi lo sostiene, che un Dio (cristiano o meno) non potrà mai negare l’amore e che al contrario infiocchettare il gesto vile e disperato di un uomo alla fine della propria esistenza come un atto eroico teso a “salvare” l’Europa dalla minaccia Islamica ..beh, questo è, passatemelo,“intellettualmente” patetico.

      commento semplicemente fantastico!

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    • Maggio 29th, 2013

      Felice di incontrare qualcuno che condivide le mie idee. Peccato che non ti sei firmato e non posso ben indirizzare la mia gratitudine. Comunque Grazie! 😉

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  7. Maggio 24th, 2013

    PARTE II:
    Si sono scomodati esempi come Mishima e Palach … io sono convinto che gli eroi sono quelli che vivono per le proprie convinzioni e non quelli che abbandonano la lotta … e vi prego basta con la favola sull’esempio.. secondo questa logica a Magda Goebbels andrebbe un monumento come madre esemplare! Fra l’altro mi viene in mente che questi individui, prima di compiere il gesto, riescono ad avere una lucidità e una “sensibilità” nell’annunciare la loro follia che è sconcertante.. te li rende quasi teneri.. le parole della Goebbels sono struggenti, mi basterebbe poco per esclamare: che donna! – ..sarebbe sufficiente avere poca capacità d’analisi e di questa “miseria” in giro ne vedo tanta. Altrimenti non si spiegherebbe come si possa vedere l’eroe, lì dove l’eroe non può esistere.
    Hai un’idea e vuoi che venga ascoltata? Il tuo popolo è oppresso? A me (personalissimo punto di vista –come tutto quello che ho scritto) l’esempio lo danno le donne e gli uomini che con lucidità si sacrificano e lottano (anche a rischio della propria vita – a rischio, non a negazione)senza la presunzione che il loro cadavere debba diventare, necessariamente, un qualche tipo di salma da “venerare”. Ecco, è questo L’eRroREismo! Un suicida è una persona che ha perso la speranza, c’è chi ha il “coraggio” di ammetterlo magari tacendolo e c’è chi, forte di una innata vanità, decide di dare un qualche “senso” alla sua morte, lo stesso “senso” che la sua vita gli ha negato giorno per giorno.. questi individui sono persone tristi o, in certi casi, semplicemente stupidi. Badate, la stupidità di cui parlo è l’incapacità di trovare alternative al gesto estremo che si è pensato.. si può essere la persona più colta del modo o la più intelligente, ma sotto pressione e con una profonda debolezza d’animo di base la stupidità di cui parlo può prendere il sopravvento .. quindi, dite bene voi, “basta banalizzazioni” ..e riflettete sul fatto che il “suicida di Notre Dame” si è “banalizzato” con le sue stesse mani! Aprite gl’occhi (lo chiedeva persino lui se pur da una prospettiva deformata) e nel caso in cui il mondo che vi circonda non vi dovesse piacere e desiderate un cambiamento, ricordate avete tre scelte: I- lottare organizzandovi e argomentando le vostre ragioni. II- lottare eliminando i vostri rivali. III- Ammazzarvi pensando di dare un qualche esempio. Una preghiera, se siete tipi da scartare la prima opzione e siete indecisi fra la seconda e la terza, beh, vi prego: SEGUITE IL VOSTRO GUERRIERO!

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  8. Maggio 24th, 2013

    P.S. mio pensiero a parte (che immagino possiate condividere o meno) ho una domanda per gli autori del post di Casapoud. Premetto che non conosco il francese, quindi è con la massima trasparenza che vi espongo il mio dubbio: Nella lettera di Venner leggo "Amo la vita e non attendo nulla oltre di essa, se non il perpetrarsi della mia razza e del mio spirito." avete notato pure voi che il termine "perpetrarsi" almeno in italiano ha una connotazione negativa? banalmente poi, ho messo la frase "perpetrare della razza" su Google e me la corregge con "perpetuare della razza" (temine che ho da subito pensato più corretto). Ripeto la mia è una sincera richiesta di chiarimento linguistico e nel caso non stia valutando qualcosa vi prego di farmelo presente. Io ho pensato più cose, una è che a me manca qualche elemento per capire l'espressione usata (e qui sta a voi aiutarmi), un'altra è che vi siate sbagliati nel tradurre letteralmente dal francese e in fine che si sia sbagliato Verren ..anche se mi sembra difficile che uno come lui possa fare un errore simile (se errore c'è..ovviamente). Bene, se avete voglia e modo di chiarirmi la cosa ne sarei grato.

    Rispondi
  9. Anonimo

    Maggio 24th, 2013

    Chers camarades européens
    Il faudrait pouvoir produire une traduction de la lettre de Dominique Venner, en suédois (c'est d'actualité !), en norvégien, en espagnol, en russe, en hollandais, et en grec.

    Cari concittadini europei
    Dovrebbe essere in grado di produrre una traduzione della lettera Dominique Venner, svedese (questa è una notizia!), Norvegese, spagnolo, russo, olandese e greco.

    Dear fellow Europeans
    Should be able to produce a translation of the letter into Swedish (this is news!), Norwegian, Spanish, Russian, Dutch and Greek.

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  10. Anonimo

    Maggio 25th, 2013

    dalla mistica di venner se ne potra' discutere con calma, come anche analizzare la sua storia personale che dice molto sullo spessore del personaggio; solo questo suo solitario estremo gesto mi lascia perplesso.
    e qui in Italia anche, terra di umili parrocchie e spettacolari cattredrali che raccontano, a chi vuol sentire, storie secolari di eroi caduti in difesa dei nostri valori della civilta' occidentale; dai monti alla pianure, dal nord al sud; in chiese umili o meno che aspettano solo di essere rimpite di martiri che con l'estremo gesto lanciano un "Je accuse!!" contro questa rivoltante deriva contemporanea; suggerisco l'immolamento collettivo e sincronizzato di tutti voi, giovani e non che abbiano a cuore i destini della civilta' occidentale, la strada e'segnata: ammazzatevi tutti!!!!
    che sarebbe pure ora……….

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  11. Maggio 26th, 2013

    Per Giuseppe Ippolito, hai ragione su "perpetrare", che è un errore/svista di traduzione della quale mi assumo la responsabilità avendo rivisto e parzialmente corretto la traduzione stessa, che era già in rete, prima di postarla.

    Rispondi
    • Maggio 26th, 2013

      Grazie Cristiano Coccanari, ma quindi in francese il termine ha un significato diverso.. proprio come immaginavo. Ti ringrazio per la risposta ..probabilmente abbiamo idee diverse sul gesto e sul pensiero di Verren, ma con la volontà di voler ascoltare l'"altro", io credo, che anche due idee lontane fra loro si possano in qualche modo "capire" e se è il caso "modificare" .. Io sono per il dialogo sempre e comunque a prescindere dal colore politico, dai costumi o dal fatto che ci si incipri o meno..(sono sposato e ho un figlio battezzato.. mia moglie è una cristiana di sinistra, è tanto devota alla Madonna quanto al Che, .. io sono un agnostico, mi piace sperare in un Dio, ho i miei dubbi e detesto il sapore politico/economico della chiesa ..questo per darti un quadro.. e per chiedere a te e a chi legge: se fossi stato un ragazzo innamorato di un'altro ragazzo che volesse poter avere i diritti che io in quanto etero mi vedo riconosciuti dalla società civile, cambierebbe qualcosa? Il mio pensiero potrebbe in qualche modo essere giudicato diversamente? ..sono domande importanti da farsi.. Sto spostando un po il focus del discorso perché è un argomento che mi interessa.. Io personalmente sono più preoccupato se mio figlio da grande dovesse prende il vizio del fumo, che se il suo cuore e i suoi sensi lo porteranno a provare attrazione e affetto per un altro ragazzo.. Insomma, sopra ogni cosa non ci dovrebbe essere la felicità e l'amore anche in forme diverse dalla nostra?) Quello che detesto è l'atteggiamento di molti della destra o della sinistra (specie delle frange più estreme) che hanno la presunzione di conoscere la verità su qualsiasi argomento ..quando poi provi a parlare con queste persone scopri, nella maggior parte dei casi, che si tratta di esaltati che seguono un'idea (senza capirne il reale senso) a mo di pecora.. In ogni caso grazie ancora per il chiarimento e scusa la mia "prolissaggine"!.

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  12. Anonimo

    Maggio 27th, 2013

    Dominique venner PRESENT!
    EUROPE VAINCRA

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  13. Dicembre 4th, 2014

    Testimonianza di un prestito in 24 ore per il vicino a una signora cristiana e molto seria, vorrei informarvi che a seguito di molte pubblicazioni del record di banche come sta cercando di prestito per più di 2 anni ho avuto il mio prestito di € 15.000 tra particolare attraverso questa signora CINZIA Milani può aiutare come me, che sono nel bisogno esso è raggiungibile indirizzo e-mail: [email protected]

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