“Il raptus di Kabobo è solo una prefigurazione del prossimo far west sociale”
Roma, 12 mag – “Prima di ogni perizia psichiatrica, prima che sia nota qualche notizia biografica approfondita su Mada Kabobo, giornali e politici hanno già concluso che il picconatore di Milano è solo un povero folle e un malato, rifiutandosi di inserire questa tragedia nel suo contesto sociale, quello del neoschiavismo che sta alla base della società multirazziale”. Così CasaPound Italia commenta la vicenda del ragazzo ghanese che a Milano ha ucciso un uomo e ferito altri passanti armato di piccone. “Siamo assolutamente consci – continua Cpi – del fatto che la ferocia di Kabobo non è rappresentativa della totalità degli immigrati e che molti di loro sono onesti lavoratori animati dalle migliori intenzioni. Ma se l’immigrato non è intrinsecamene criminale, l’immigrazione è sempre e necessariamente criminogena e l’opacità che circonda il soggiorno italiano di questo ragazzo ghanese ne è una testimonianza. Di fatto di lui non si sa ancora nulla: non si sa dove e di che vivesse, chi conoscesse nel nostro Paese, cosa facesse dalla mattina alla sera. Kabobo di fatto era un fantasma. Di lui si sa solo che avesse gravi precedenti, cosa che per il lassismo di magistrati compiacenti e per la follia burocratica che domina in Italia non ha portato a nessuna espulsione immediata, come sarebbe stato giusto aspettarsi. Gli attacchi a colpi di piccone – prosegue CasaPound – saranno anche frutto di un raptus isolato, ma il contesto in cui tale tragedia è maturata è la normalità dell’immigrazione, che è bieca importazione di forza lavoro senza diritti mascherata da accoglienza caritatevole, in una perfetta simbiosi fra le esigenze della destra economica e della sinistra culturale. In tutto questo appare criminale e devastante la deregulation per cui sta irresponsabilmente spingendo il ministro Kyenge, che al di là della retorica buonista porterebbe solo il far west sociale, la guerra fra poveri e la completa realizzazione del modello multirazzista”.
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Anonimo
Perfetta analisi che nessuno ha avuto il coraggio di portare (seppur condividendola)! L' immigrazione così deregolamentata è come lo schiavismo d' altri tempi. Chiaro che in questo caso si tratti di un gesto isolato, ma in che condizioni vivono questi "stranieri"? Chi li tutela? Chi li controlla? Chi si assicura che qui non vengano sfruttati? E soprattutto a quali conseguenze può portare questa "considerazione"?
Anonimo
"Ma se l'immigrato non è intrinsecamene criminale, l'immigrazione è sempre e necessariamente criminogena e l'opacità che circonda il soggiorno italiano di questo ragazzo ghanese ne è una testimonianza." Condivido in pieno la vostra analisi sulla miseria della maggioranza degli immigrati in Italia e quanto scritto nella nota, ma col dire che "l'immigrazione e' sempre e comunque criminogena", cosa intendete dire precisamente? Che qualsiasi immigrato, non importa se viene nel nostro Paese a delinquere o per svolgere un lavoro regolare e magari anche ben retribuito, in quanto immigrato si trovera' piu' facilmente nella condizione di delinquere? Non e' in contraddizione con quanto scritto appena prima? O vi riferite all'immigrazione selvaggia e senza controlli e tutele per nessuno di cui parlate e che criticate, tipica del nostro Paese? Non capisco.
Casapound Italia
Il concetto espresso è piuttosto chiaro, così come il perchè definiamo l'immigrazione come 'criminogena' senza sostenere che tutti gli immigrati sono dei criminali.
Citando il comunicato:
"Il contesto in cui tale tragedia è maturata è la normalità dell'immigrazione, che è bieca importazione di forza lavoro senza diritti mascherata da accoglienza caritatevole, in una perfetta simbiosi fra le esigenze della destra economica e della sinistra culturale. In tutto questo appare criminale e devastante la deregulation per cui sta irresponsabilmente spingendo il ministro Kyenge, che al di là della retorica buonista porterebbe solo il far west sociale, la guerra fra poveri e la completa realizzazione del modello multirazzista”.
emilio paoletti
perfattamente d'accordo,pericoloso e retorico sarebbe criminalizzare l'immigrazione. Gli ultimi fatti di cronaca…Milano, Castagneto Carducci evidenziano solo la carenza di polso che la nostra giustizia così strutturata esprime rendendosi per negligenza quantomeno complice, se non colpevole. Il colore della pelle non deve essere motivo di discriminazione. altri fatti di cronaca riportano per altro di persone di colore che anzi aiutano la giustizia, come successo proprio a Castagneto dove il presunto colpevole è stato catturato grazie a suoi connazionali. LA VERGA E LA SCURE,cosa meglio del fascio littorio esprime il concetto più alto e giusto di giustizia. Massima disponibilità a chi vive legalmente e massima repressione per chi delinque, ed ogni altro aspetto sparirebbe da solo…Poi non capisco perchè quando si parla di razzismo, generalmente ci riferiamo ai "neri" quando chi maggiormente delinque da noi sono "bianchi" come noi…vedi est europa…ma fatemi il piacere e impariamo dalla nostra millenaria storia e non facciamoci menar per l'aia….
Anonimo
Sto' cercando una collocazione politica personale , penso estremo, cerco un estremo non lo trovo , troppe femminucce vedo, sento………azione!!!! Siete mosci!!!!
Anonimo
Prima gli Italiani poi il resto del mondo….
Anonimo
La criminogenità dell'immigrazione odierna è intrinseca a se stessa, in quanto Neo-Schiavismo coloniale travestito da carità e diritti umani.
Che cosa ci sia di caritatevole nel ridurre i popoli alla fame nello sfruttamento più bieco per indurli ad emigrare in altri paesi nei quali verrano, nei migliori dei casi usati come schiavi per estromettere la forza-lavoro autoctona dai posti di lavoro ed azzerarne i diritti, nei peggiori a diventare spacciatori, membri di gangs oppure di morire di fame in qualche topaia.
LunarEclipse
Anonimo
Neo-Schiavismo su tutta la faccia della terra, pienamente d accordo! Gli unici ad arricchirsi sono i grandi capitali.In sintesi un guerra fra poveri oggi e fra poco fra miserabili.
Anonimo
Grazie a una politica di apertura
incontrollata alla immigrazione abbiamo
oltre ai nostri disoccupati le proteste violente degli
immigrati , rabbia , violenza , crisi economica ,
c'è una bomba che colpisce le periferie del mondo.
Sfogano con furia il loro malessere e sfidano le autorità ,
perchè l'esclusione sociale genera questo.
Soluzioni ?
Proteggere le attività produttive nazionali , sovranità nazionale e monetaria.
Basta permettere la produzione del MADE IN ITALY in stati diversi dal nostro.
Abbassare le tasse e aiutare gli imprenditori , aiutare il reinserimento lavorativo dei
disoccupati over 30 e togliere il limite dell'apprendistato.
Sarebbe bello , ma ci devono togliere oltre la terra e la moneta anche la dignità ,
così lavoreremo per 0,50 centesimi di euro all'ora come i Cinesi.
Venite Tedeschi , Russi ( con i soldi della loro Mafia e del gas che ci vendono ) , Cinesi
e compratevi L'italia , le sue eccellenze , la sua storia , la sua bellezza , la sua e la nostra anima.
Grazie Berlusconi , Prodi , Monti …..
Grazie moneta unica , Europa , Globalizzazione……..