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Sorrento, CasaPound protesta contro il caro TARES

Sorrento (NA), 20 febbraio – Sacchetti per i rifiuti con il simbolo dell’Euro, locandine affisse in tutta la città, e manifesti che recitano“TARES USURA”: così si sono presentati stamane le città di Sorrento,Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Massa Lubrense agli occhi dei cittadini, in seguito alla protesta contro il caro TARES messa in atto dai militanti di CasaPound Italia. “Abbiamo voluto richiamare l’attenzione delle Amministrazioni Comunali – afferma Tommaso Guarracino, referente sorrentino di CasaPound Italia – sulla questione rifiuti, ed in particolare sullo spropositato aumento della TARES, imposta che dal 2011, anno in cui è entrata in vigore, è aumentata in molti casi del 400%”. “Su numerosi giornali locali è possibile leggere – continua Guarracino – di positivissimi dati e fiduciosissime statistiche sulla gestione della raccolta differenziata in Penisola Sorrentina; ci chiediamo se gli amministratori locali si rendano conto che i cittadini e i commercianti sono letteralmente esasperati, in quanto soggetti ad una tassazione tra le più care d’Italia, restando di fatto ingabbiati tra canoni di locazione tra i più alti del Paese e tasse da strozzini”. “Chiediamo ai Sindaci – conclude la nota di CPI Sorrento – se ritengono giusto che il senso civico dei sorrentini, grazie al quale la città è diventata un riferimento per tutto il turismo e l’economia del sud Italia,sia ripagato e contraccambiato con un aumento esponenziale e certamente inaccettabile delle imposte. Se la raccolta differenziata, almeno in teoria, è pensata anche per la riduzione dei costi della gestione della catena dei rifiuti, ci duole dire che tutto ciò non accade, almeno in penisola sorrentina”.

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