V municipio:
CasaPound, 300 firme per stop a discriminazioni contro bimbi italiani negli
asili nido comunali
CasaPound, 300 firme per stop a discriminazioni contro bimbi italiani negli
asili nido comunali
Roma, 16 luglio – “Da tempo CasaPound combatte al fianco dei
residenti del V municipio (ex VI-VII) perché non ne vengano calpestati i
diritti sociali e il diritto a vivere dignitosamente, di cui ogni cittadino
dovrebbe godere. Per questo motivo, sosteniamo ora più che mai le famiglie del
V municipio nella battaglia per l’annullamento e la riformulazione degli
attuali requisiti d’accesso alle graduatorie delle scuole comunali
dell’infanzia e dei nidi privati convenzionati che, ad oggi, danno la
precedenza ai bambini extracomunitari e rom, a scapito dei bambini italiani”.
Così Roberto Farinelli, responsabile per CPI al V municipio, commenta il disagio che
numerosi genitori italiani devono affrontare per iscrivere i propri figli
presso le strutture scolastiche comunali presenti sul territorio.
residenti del V municipio (ex VI-VII) perché non ne vengano calpestati i
diritti sociali e il diritto a vivere dignitosamente, di cui ogni cittadino
dovrebbe godere. Per questo motivo, sosteniamo ora più che mai le famiglie del
V municipio nella battaglia per l’annullamento e la riformulazione degli
attuali requisiti d’accesso alle graduatorie delle scuole comunali
dell’infanzia e dei nidi privati convenzionati che, ad oggi, danno la
precedenza ai bambini extracomunitari e rom, a scapito dei bambini italiani”.
Così Roberto Farinelli, responsabile per CPI al V municipio, commenta il disagio che
numerosi genitori italiani devono affrontare per iscrivere i propri figli
presso le strutture scolastiche comunali presenti sul territorio.
“Non permetteremo che venga negato il diritto all’istruzione
dei nostri figli, trattati da bambini di serie b perche’ ‘colpevoli di essere
italiani’ e, pertanto, esclusi dalle graduatorie d’accesso agli asili nido
comunali”. Per CasaPound questa situazione “non solo costringe i genitori
italiani ad iscrivere i figli presso scuole private, ma, laddove i bambini
rientrano nelle graduatorie e con notevole ritardo, il processo d’istruzione
subisce molto spesso rallentamenti, a causa della massiccia presenza di bambini
extracomunitari con ovvie difficoltà sia comportamentali, specie nel caso
dei rom, che di comprensione della lingua italiana, a fronte della totale
assenza di insegnanti di sostegno”.
dei nostri figli, trattati da bambini di serie b perche’ ‘colpevoli di essere
italiani’ e, pertanto, esclusi dalle graduatorie d’accesso agli asili nido
comunali”. Per CasaPound questa situazione “non solo costringe i genitori
italiani ad iscrivere i figli presso scuole private, ma, laddove i bambini
rientrano nelle graduatorie e con notevole ritardo, il processo d’istruzione
subisce molto spesso rallentamenti, a causa della massiccia presenza di bambini
extracomunitari con ovvie difficoltà sia comportamentali, specie nel caso
dei rom, che di comprensione della lingua italiana, a fronte della totale
assenza di insegnanti di sostegno”.
CasaPound Italia esprime solidarieta’ alle famiglie italiane
con queste difficoltà e fa sapere Farinelli che “questa mattina e’ stata
trasmessa all’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, al
Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici e al presidente del V municipio,
Giammarco Palmieri, una lettera con allegate 299 firme a nome delle famiglie,
in cui si denuncia tale discriminazione sociale, adottata nei confronti dei bambini
italiani. Ci aspettiamo dagli organi competenti una risposta, nonché
l’immediata rielaborazione degli attuali criteri che regolano l’accesso agli
asili comunali”.
con queste difficoltà e fa sapere Farinelli che “questa mattina e’ stata
trasmessa all’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, al
Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici e al presidente del V municipio,
Giammarco Palmieri, una lettera con allegate 299 firme a nome delle famiglie,
in cui si denuncia tale discriminazione sociale, adottata nei confronti dei bambini
italiani. Ci aspettiamo dagli organi competenti una risposta, nonché
l’immediata rielaborazione degli attuali criteri che regolano l’accesso agli
asili comunali”.