Incontri a Damasco con presidente parlamento siriano e ministro dell’Informazione – Fronte Europeo e Solid

DAMASCO, 1 set. – Prosegue la missione in Siria del Fronte Europeo e di Solid. Oggi la delegazione, insieme ai rappresentanti della comunità siriana in Italia, si è recata in visita al parlamento siriano ed è stata ricevuta per l’occasione dal Presidente Jihad Allaham, che ha ribadito “la determinazione delle autorità e del popolo siriano di resistere agli attacchi eterodiretti all’interno dai gruppi terroristici, e all’esterno da parte degli stati che li sostengono”.
“Oggi manderemo una lettera al congresso Usa – ha detto il presidente Allaham – siamo per il dialogo ma pronti a difenderci. Dal Congresso Usa ci aspettiamo un nuovo schiaffo per Obama dopo quello ricevuto dal parlamento inglese”.
Successivamente la nostra delegazione è stata in visita al Ministero dell’Informazione dove è stata lungamente a colloquio con il ministro Omran Al Zoubi. Nell’occasione è stato ribadito il difficile compito per i media siriani, già oscurati dai principali satelliti del mondo arabo, arabsat e nilesat, di contrastare efficacemente la distorta informazione ad opera dei principali media occidentali ed arabi. “Esiste una guerra mediatica contro la Siria – ha spiegato il ministro Al Zoubi – come dimostra la bufala dell’utilizzo di armi chimiche da parte del governo di Assad. Ad utilizzare le armi chimiche sono i cosiddetti ribelli, in particolare i fondamentalisti di Al Nusra che hanno attaccato con i gas velenosi nel quartiere di Jobar”.
Per dare voce al governo siriano in Italia e in Europa abbiamo proposto al ministro una più stretta collaborazione tra le nostre piattaforme internet ed i network siriani in modo da diffondere in maniera più efficace le notizie provenienti dalla Siria.

132 Comments to: Reportage da Damasco della delegazione di Fronte Europeo per la Siria e onlus Sol.Id.

  1. Anonimo

    Settembre 3rd, 2013

    Fronte Europeo per la Siria
    27 gennaio 2013

    Queste sono le ragioni della costituzione in Italia del Fronte Europeo di Solidarietà per la Siria:

    L’Europa si sveglia e si schiera affianco del popolo siriano e del suo legittimo presidente Bashar Assad. A loro supporto si è aperto un nuovo fronte solidaristico perché nessuno deve toccare la Siria, perchè un’intera nazione sta difendendo la propria terra e la propria sovranità contro il terrorismo e la propaganda dei mass media occidentali!
    Movimenti sparsi tra Francia, Finlandia, Belgio, Olanda, Grecia, Cipro, Spagna e Polonia, hanno già aderito alla nostra battaglia.
    Due anni fa il movimento di proteste siriano, come parte della primavera araba, ha rivendicato pacificamente nuove riforme in un paese, nel quale, varie realtà etniche e religiose in centinaia di anni hanno imparato a coesistere l’una con l’altra su uno stesso territorio. Come è accaduto esattamente per la Libia, questo delicato equilibrio è stato sconvolto dall’intervento dei governi occidentali e dei suoi alleati del Quatar e dall’Arabia Saudita, che pur sostenendo la forte volontà di volere la pace nel paese a favore dei diritti umani, allo stesso tempo hanno infiltrato agenti fornendo armi e denaro alle fazioni ribelli anti-governative. Le file dei ribelli continuano a essere ingrossate dall’arrivo di mercenari affiliati anche a movimenti integralisti come Al-Qaeda, gli stessi terroristi contro cui la Francia ha recentemente intrapreso una campagna militare in Mali ma che paradossalmente supporta attivamente in Siria. Essi, quindi, non rappresentano il popolo siriano, ma gli sforzi delle potenze occidentali che con il beneplacito appoggio dell’integralismo islamico vogliono fare della Siria un nuovo stato fantoccio nelle loro mani nello scacchiere mediorientale. Per questo motivo il Fronte Europeo di Solidarietà per la Siria è al fianco del popolo siriano, del suo esercito, del presidente Assad e del suo governo. Abbiamo il dovere di essere la loro voce in Europa e cercare di svegliare più coscienze possibili dinanzi a questa ennesima dimostrazione di arroganza imperialista dell’Occidente! Sveglia Europa.. è ora di lottare per la verità!

    CONDIVIDO IN PIENO LO STATUTO DELL'ORGANIZZAZIONE ANTITERRORISTICA.

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    • Anonimo

      Settembre 3rd, 2013

      “Esiste un altro Sud Africa”, Sol.Id. presenta le proprie missioni tra i Boeri

      (20 aprile 2013) LECCE- – “Esiste un altro Sud Africa” è il tema della conferenza organizzata da Solidaritè Identitès, onlus di CasaPound Italia, sabato alle 18 presso il Rifugio Uruz a Galatone.
      Sol.Id Sud Africa

      “Nel corso dell’incontro parleremo di un popolo spesso dimenticato, quello Boero – spiega Guido Bruno, responsabile regionale di Sol.Id. – puntando la nostra attenzione sulle numerose problematiche che lo affliggono, difficoltà amplificate dall’isolamento del quale i boeri sono vittime. Inoltre presenteremo i nostri progetti di cooperazione internazionale che prenderanno avvio con la missione in Sud Africa prevista a cavallo tra luglio e agosto”. Alla conferenza prenderanno parte anche Ruben Rosiers, volontario di Sol.Id., e Klodiana Cuka, presidente di Integra Onlus, associazione che secondo la sua responsabile “crede fermamente nella possibilità che il cambiamento e la crescita culturale e sociale, passino attraverso il confronto e la conoscenza, aspetti ineludibili per la creazione di una positiva convivenza tra popoli diversi. L’integrazione – conclude Klodiana Cuka – deve basarsi sul rispetto reciproco dei diritti e dei doveri”.

      GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE FATE IN GIRO PER IL MONDO

      fai del bene e scordati
      fai del male e pensaci

      Altro che chiacchiere…..quì si fanno i fatti.

      complimenti ai militanti di CPI

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    • Anonimo

      Settembre 3rd, 2013

      mi associo

      paolo da firenze

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    • Anonimo

      Settembre 10th, 2013

      STIAMO ATTENTI CHE IN SIRIA LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE E' DI FEDE ISLAMICA E COSTORO SONO BRAVI A PRENDERE SOLIDARIETA' ED AIUTI E INCAPACI DI CONTRACCAMBIARE CON GESTI ANALOGHI.

      A QUANDO UNA DELEGAZIONE SIRIANA CHE VENGA IN ITALIA A PORTARE SOLIDARIETA' ED AIUTO CONCRETO AI POVERI ITALIANI DOC TARTASSATI ED AFFAMATI DA QUESTO GOVERNO MAFIOSO-COMUNISTOIDE-ANTITALIANO…???
      NON FACCIAMO GLI SPLENDIDI SULLA PELLE NOSTRA.
      L'IDEOLOGIA E I BUONI RAPPORTI AMICALI SONO UNA COSA,LA SOPRAVVIVENZA DELL'ITALIA E DELL'EUROPA MINACCIATA DA UNA GIA' INIZIATA INVASIONE ISLAMICA,UN'ALTRA COSA.
      EVITIAMO DI SOCCOMBERE SOTTO LA NOSTRA INGENUITA'….!!!!

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  2. Anonimo

    Settembre 3rd, 2013

    NESSUNO CHE ABBIA I NEURONI A POSTO NEL CERVELLO PENSEREBBE MAI DI SCATENARE UNA GUERRA NEL MEDIORIENTE.
    COME MAI OBAMA NON FECE LE STESSE MINACCE AGLI IRANIANI NON APPENA SI EBBE LA PROVA PROVATA DELL'ESISTENZA DI UNA LORO ATTIVTA' DI COSTRUZIONE DI BOMBA ATOMICA????……..PER PAURA O INTERESSI INCONFESSABILI??

    ADESSO OBAMINO CERCA DI ROSOLLEVARE LA SUA CREDIBILITA' ARRIVATA SOTTO I PIEDI PRENDENDO PER BUONE LE OVVIE BUGIE DEI TERRORISTI DI AL QAIDA CHE SONO LORO A BUTTARE BOMBE CHIMICHE PER DISPREZZO TOTALE DELLA RAZZA UMANA E COSI' DA ILLUDERSI DI ANDARE NEL PARADISO DI ALLAH TANTO TRONFIAMENTE SCRITTO IN QUEL CORANO????

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  3. Anonimo

    Settembre 4th, 2013

    CHE FA L'AMERICA……CI PROVA A SCATENARE UN CONFLITTO MONDIALE?
    MA IL PRESIDENTE """OBAMA BIN LADEN""" NON E' STATO INSIGNITO IMMERITATAMENTE E SENZA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE COL PREMIO NOBEL DELLA PACE…??
    FORSE DELLA ""PACE ETERNA""…….!!!!!!!

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  4. Anonimo

    Settembre 4th, 2013

    ‘Ribelli siriani’ beccati col gas nervino

    03-09-2013

    Due mesi fa agenti di frontiera turchi hanno bloccato alcuni ‘ribelli’ siriani mentre trasportavano un cilindro pieno di gas nervino sarin, lo stesso che, secondo le indagini, sarebbe stato usato nell’attacco chimico siriano di alcuni giorni fa.

    Lo riportava il 13 Giugno scorso, questo giornale turco del quale inseriamo link ed estratto:

    Russia has called on Turkey to share its findings in the case of Syrian rebels who were seized on the Turkish-Syrian border with a 2kg cylinder full of nerve gas sarin.

    Russia’s top foreign official Sergei Lavrov tolday said the Kremlin wanted to get clear on the issue of chemical weapons used in Syria, since the allegation had taken on the role of a trading card in the conflict, becoming a focus of constant provocations.

    “I do not rule out that some force may want to use it [the rumour] to say that the “red line” has been crossed and a foreign intervention is needed,” the minister said.

    “We are still waiting on a comprehensive report from our Turkish colleagues,” he added, citing the incident when a gang of terrorists carrying a canister with nerve gas sarin was arrested inside the Turkish territory about two weeks ago.

    http://www.turkishweekly.net/news/151261/russia-asks-turkey-for-info-on-sarin-terrorists.html

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    • Anonimo

      Settembre 25th, 2013

      ce fame x noi

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  5. Anonimo

    Settembre 4th, 2013

    Solo 1 americano su 3 per bombardare Siria

    03-09-2013

    L’America è la patria della democrazia. E’ il refrain stantio che sentite spesso nei media di distrazione di massa. Ed è per questo che un presidente, Obama, eletto da meno del 25% delle popolazione, sta per dichiarare con la collusione del partito unico al Congresso guerra alla Siria, contro l’opinione di oltre il 70% dei suoi cittadini. Una democrazia matura, la definiscono. Quasi marcia.

    Una nuova ricerca di Pew Center rivela che solo il 29 per cento degli americani approva l’attacco alla Siria.

    Pew ha detto che la sua ultima indagine “trova ampia preoccupazione per le possibili conseguenze di un’azione militare in Siria e poco ottimismo che sarà efficace.”

    Quasi tre quarti dei 1.000 intervistati ritengono che attacchi aerei degli Stati Uniti in Siria rischiano di creare un effetto domino e il 61 per cento ha detto di temere possa portare a un impegno militare a lungo termine degli Stati Uniti nella zona.

    E solo il 33 per cento crede gli attacchi aerei scoraggeranno il futuro uso di armi chimiche.

    Hanno esportato talmente tanta democrazia, da essere rimasti senza.

    http://voxnews.info/2013/09/03/solo-1-americano-su-3-per-bombardare-siria/

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  6. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    Putin furioso: “Usa mentono, sono disonesti, i ‘ribelli’ sono legati ad AlQaida”

    05-09-2013

    Le cose non sono esattamente in fase di disgelo tra l’amministrazione Obama e Vladimir Putin, proprio mentre il presidente Obama arriva a San Pietroburgo per il vertice del G-20.

    Putin ha definito il segretario di Stato di Obama John Kerry bugiardo, parlando della testimonianza di Kerry questa settimana davanti al Congresso americano.

    Riferendosi in particolare alla domanda se al Qaeda influenza i ribelli siriani, un problema che Kerry ha incredibilmente minimizzato.

    Parlando al suo Consiglio per i diritti umani, Putin ha detto: “Questo è stato molto sgradevole e sorprendente per me, parliamo con loro (gli americani) e supponiamo che siano persone oneste, ma lui sta mentendo e sa che sta mentendo.. questo è triste. ”

    Putin si stava chiaramente riferendo, alla testimonianza davanti alla Commissione Esteri del Senato, quando Kerry ha negato che l’opposizione siriana era diventata più infiltrata da Al Qaeda.

    “Kerry ha risposto che quella era una visione ‘fondamentalmente scorretta’ e che l’opposizione è ‘diventata sempre più definita dalla sua moderazione.’ …

    “Nella testimonianza, Kerry ha detto che lui non era d’accordo con il fatto che ‘la maggioranza (dei ribelli) sono di al-Qaeda ed estremisti.’ Gli estremisti, secondo lui, sono solo il 15 o il 25 per cento dell’opposizione, ha detto, tra cui al-Nusra e molti altri gruppi che stanno ‘combattendo tra di loro, anche adesso.’ ”

    Alla domanda sui commenti di Putin, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Ben Rhodes ha detto: “Beh, noi certamente saremo a fianco del segretario Kerry”. E di Al-Qaida.

    http://voxnews.info/2013/09/05/putin-furioso-usa-mentono-sono-disonesti-i-ribelli-sono-legati-ad-alqaida/

    AL QAIDA FARA' RECAPITARE UN ""PRESENTE"" ALL'AMMINISTRAZIONE USA DI OBAMA PER LA CORTESIA DIMOSTRATA.

    IL MONDO E' ALLA ROVESCIA….!!!!!!!!!!!!!!!

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  7. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    Siria, il video choc: i ribelli fucilano 7 soldati di Assad

    Impressionante documento pubblicato dal NY Times: "Non avete morale né Dio", e gli islamisti sparano a sangue freddo ai lealisti.
    Una guerra aiuterà davvero il Paese?

    05/09/2013
    Orrore islamista in Siria: i ribelli fucilano 7 soldati.
    Ecco chi andiamo ad aiutare

    Un gruppo di ribelli siriani che puntano i fucili sulle schiene nude di sette militari lealisti, legati e accovacciati ai loro piedi. E poi la raffica: un'esecuzione brutale, davanti alle videocamere, per far capire ai soldati di Assad che il lodo destino è quello dell'esecuzione sommaria. Il video-choc, pubblicato dal New York Times, sarebbe stato girato lo scorso aprile nei pressi di Idlib, nella parte Nord-Occidentale della Siria verso il confine con la Turchia. A guidare il plotone d'esecuzione il 37enne Abdul Samad Issa: "VIsto che non avete né morale né religione, noi giuriamo davanti al Signore: ci vendicheremo. Un giuramento è un vincolo per noi", spiega prima di fare fuoco.

    Un aiuto alla Jihad? – Esempi di violenze come questo, si domanda il New York Times, non fanno altro che accrescere i dubbi su un intervento militare internazionale contro il regime di Assad e a favore dei ribelli. Come in Libia, come in Egitto, il rischio è che per abbattare il dittatore si finisca per dare forza alle fronde dell'Islam integralista e jihadista. Con un unico risultato: destabilizzare la Regione, creare tensioni tra Iran e Israele, e condannare i civili siriani ad altri anni di sofferenze e crudeltà. Semplicemente, questa volta, nel nome di Allah.

    obama bin laden islamico amico di al qaida??
    Io non credo……voi???

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  8. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    Navi militari russe hanno attraversato Bosforo: attese in Siria

    05-09-2013

    Siria, tre navi russe nel Mediterraneo
    Tre navi militari russe dirette verso
    le coste della Siria hanno attraversato
    il Bosforo provenienti dal Mar Nero. Lo
    riferisce Hurriyet online.

    Una nave è attrezzata per la “guerra
    elettronica” e le altre sono da sbarco.

    Le tre navi sono “in missione” nel Me-
    diterraneo Orientale, dicono Fonti mi-
    litari citate dall’agenzia Interfax. La
    Russia ha una base militare portuale a
    a Tartous, in Siria. Il loro invio è
    stato deciso da Mosca alla luce delle
    tensioni internazionali sulla Siria.

    http://voxnews.info/2013/09/05/navi-militari-russe-hanno-attraversato-bosforo-attese-in-siria/

    MA SI'…….FACCIAMOLA STA 3^ GUERRA MONDIALE E TOGLIAMOCI STO PENSIERO.
    NON SE NE PUO' PIU' DI QUESTA INCERTEZZA CHE CI HA FATTO DIVENTARE ANSIOSI,IRREQUIETI,INSONNI,IRACONDI…..
    BASTA….!!!!!
    SI DECIDESSE L'AISLAMICO OBAMA BIN LDEN A BUTTARE UNA BOMBETTA ATOMICA SUL PALAZZO DI QUEL CATTIVONE DI ASSAD COSì DA PAREGGIARE IL CONTO.
    LE PROMESSE SI MANTENGONO E LUI E' STATO ELETTO E RIELETTO COI VOTI MASSICCI DEI MUSULMANI D'AMERICA ANCHE ALQAIDISTI A CUI DEVE IL FAVORE DI RITORNO.
    PUTIN LO SA E NON ASPETTA ALTRO CHE BOMBARDARE LO SA LUI CHI….MICA E' FESSO…LUI E' CRISTIANO ORTODOSSO E NON HA MICA PAURA DI BOMBARDARE GLI ISLAMISTI TERRORISTI DEL MEDIORIENTE.

    PUTIN-OBAMA 1-0

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  9. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    IO NON CI CREDO PIU' ALLA STORIELLA CHE GLI EBREI SIANO PORTATORI DEL MALE,ANZI.
    IO RITENGO INVECE CHE DAL 7^ SECOLO D.C. GLI ISLAMICI SONO STATI LA CAUSA DI TANTE GUERRE E DISTRUZIONI IN GIRO PER L'AFRICA-ORIENTE-EUROPA-AMERICHE.
    L'ISLAM CON IL CORANO PROFESSA UNA VISIONE DEL MONDO ASSURDA-INCIVILE-BARBARA-CASTRANTE-MENZOGNERA-MEDIEVALE.
    IL CORANO SI RIFA' ANCHE AL VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO GIUDAICO-CRISTIAN,SCOPIAZZANDO MALAMENTE E INVENTANDO LA FAVOLETRTA CHE L'ARCANGELO GABRIELE AVREBBE DETTATO IN SOGNO A MAOMETTO IL TESTO DI QUEL LIBRO,INCITANDO A OBBLIGARE TUTTI A OSSERVARE DELLE REGOLE DI VITA POLITICHE E SOCIALI ED ECONOMICHE BEN PRECISE A PENA DI ESSERE CONSIDERATI BLASFEMI E MERITEVOLI DI MORTE DA PARTE DI CHI E' DEPUTATO.
    L'ISLAM HA SEMPRE COMBATTUTO SIA EBRAISMO CHE CRISTIANESIMO ED IN EFFETTI LE OCCUPAZIONI DI TERRITORI E' SEMPRE STATO ATTUATO CON METODICA DA QUEI PRINCIPI ORIENTALI.
    CON LA SCUSA DI DOVER RISPETTARE I DETTAMI DEL CORANO I VARI SULTANI ED EMIRI HANNO UCCISO NEMICI E CONQUISTATO TERRITORI ALTRUI.
    INFATTI IN QUEI PAESI DOVE L'ISLAM HA UNA DIFFUSIONE ESAGERATA I PROBLEMI SOCIALI SONO TANTI IN QUANTO PER LORO VALE SOLO IL CORANO E SE NE FREGANO DI RISPETTARE LE LEGGI DEI PAESI CHE LI OSPITANO.

    QUESTI PROBLEMI IN MEDIORIENTE SONO CAUSATI ANCHE DALLE GUERRE INTESTINE ALL'ISLAM.
    C'E' UNA PAURA FOTTUTA A CRITICARE I MUSULMANI E IL LORO PENSIERO E IL LORO CORANO CHE PER NOI "NON MUSULMANI" NON HA ALCUNA VALENZA.
    SUNNITI CONTRO SCIITI CHE SI ODIANO E INSIEME ODIANO A MORTE EBREI E CRISTIANI PORTATORI DI DUE RELIGIONI VERE E STORICHE DI CUI ESISTONO FATTI DOCUMENTATI.
    NON E' PIU' GIUSTIFICATA AL GIORNO D'OGGI TANTA FEROCIA E VIOLENZA DEI MUSULMANI CHE IN EFFETTI FIN DA BAMBINI VENGONO INDOTTRINATI E OBBLIGATI A OSSERVARE IL CORANO PENA LA CONDANNA ANCHE IN CARCERE O ADDIRITTURA LA MORTE.
    SE NON SI ARRESTA L'INVASIONE DEL MONDO DA PARTE DEGLI ISLAMICI PETROLIERI SPECIE FANATICI FONDAMENTALISTI TERRORISTI,TRA QUALCHE ANNO CE LI RITROVEREMO NEI NOSTRI PARLAMENTI A LEGIFERARE SECONDO IL CORANO.
    CAPITE COSA VOGLIO DIRE?
    GLI ISLAMICI A CASA LORO ED INVECE A CASA NOSTRA SIANO CONTROLLATI ED OBBLIGATI A RISPETTARE LE NOSTRE LEWGGI E USANZE ALTRIMENTI PIAN PIANO CI CREERANNO PROBLEMI DI SOPRAVVIVENZA O COMUNQUE DI CONVIVENZA.
    NOI OCCIDENTALI NON DOBBIAMO ACCETTARE CATEGORICAMENTE LA CONCEZIONE TEOCRATICA DELLO STATO SOCIOPOLITICO.
    RIFLETTIAMO SU QUESTO.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      condivido l'analisi.
      infatti i ragazzi di casapound si comportano da "cristiani" il cui volontariato,a favore dei bisognosi senza distinzione religiosa,e' diffusissimo nel mondo.
      io non conosco analoghe iniziative umanitarie universali da parte di islamici o di altre religioni.
      ci sara' un motivo….

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      cristiano magdi allam e' testimone vivente di questa problematica.

      Rispondi
  10. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    personalmente non condivido la eccessiva vicinanza coi siriani di Assad che sempre islamico è e quindi un po' partigiano nelle sue scelte politiche.
    gli stati islamici non hanno una democrazia compiuta come in Occidente appunto perche' si fanno condizionare dal corano e conservano la visione dello stato come un sultanato militarizzato e nedievale.

    Rispondi
    • Settembre 5th, 2013

      Il non essere una "democrazia liberale" come quella Occidentale non è che un punto a favore del governo laico e socialista di Assad

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      1^ parte:
      La Siria è un Paese che si regge su una composizione etnica e religiosa complessa.
      Oltre alla maggioranza della popolazione sunnita,
      ci sono tre grandi minoranze:
      1)quella alawita del Presidente Assad
      2)quella cristiana
      3)quella drusa.
      Inoltre, accanto alla componente etnica araba, è
      presente una vasta comunità curda, che abita la parte settentrionale del Paese.
      in Siria il potere è principalmente nelle mani della comunità alawita, da quando nel 1971 Hafez Assad, padre dell'attuale Presidente, ha preso il controllo del Paese. Da allora,Assad padre, grazie alle sue capacità politiche, è riuscito a costruire una struttura di potere che
      ha permesso ad una minoranza, come è quella degli alawiti, di assumere le posizioni cardine per il controllo del Paese, sia in campo militare sia in campo economico, incorporando in una tale piramide di potere anche esponenti delle altre minoranze, drusi, cristiani, così da assicurarsene l'appoggio.
      Questa struttura di potere basata su un “accordo” tra le varie minoranze ha di fatto estromesso
      la maggioranza sunnita che, tranne che per un numero realmente ristretto di esponenti, è stata
      marginalizzata dal regime degli Assad.
      Dunque, sfruttando le varie minoranze contro la maggioranza sunnita, la leadership è riuscita a
      mantenere il controllo della leva coercitiva. Il protrarsi della rivolta, però, e il parallelo inasprirsi
      della repressione e delle violenze, hanno ampliato l’opposizione al regime anche all’interno di
      queste comunità che hanno da sempre appoggiato il regime. In tutto questo contesto, il reale
      ago della bilancia rimane la comunità curda che, continuando a giocare la propria partita per
      una maggiore autonomia, ha avuto un ruolo che non ha ancora spostato gli equilibri della crisi,
      ma che, potenzialmente, potrebbe avere un ruolo determinante nella sopravvivenza del regime.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      2^ parte:
      La comunità curda è la minoranza numericamente più importante del Paese. Con 3 milioni di
      persone, circa il 15% dell’intera popolazione, i curdi hanno mantenuto rapporti ondivaghi con il
      regime degli Assad, spesso schiacciati tra le dinamiche regionali della propria causa e il fatto
      che Damasco ha usato più volte la causa curda per il proprio tornaconto, soprattutto in funzione
      anti turca.
      Inoltre, dal punto di vista politico, i curdi siriani sono divisi in più realtà che riflettono il diverso atteggiamento
      nei confronti del regime e della rivolta da parte della comunità. Città come Qamishli,
      Efrin, Amuda, Ayn al-Arab, a maggioranza curda, sono state molto attive fin dall’inizio delle
      proteste, anche se in maniera molto diversa rispetto a centri come Homs, Hamah, Idlib e Daraa,
      roccaforti sunnite, fin da subito teatri di violenti scontri tra le Forze di Sicurezza di Assad e gli
      insorti. Questo anche perché la repressione nei centri curdi non è stata paragonabile a quella
      attuata nelle città a maggioranza sunnita. L’obiettivo di Assad, consapevole dell’importanza
      curda negli equilibri del Paese, è stato, infatti, fin da subito, quello di cercare di ingraziarsi la
      comunità. Per fare questo, le autorità di Damasco, all’inizio delle proteste, hanno deciso di concedere
      la cittadinanza siriana a 200 mila curdi, che, fin dall’epoca del censimento del 1963, sono
      considerati stranieri in terra siriana.
      E non si può dire che questo atteggiamento non abbia avuto i suoi frutti, anche perché, in un
      primo momento, le compagini curde hanno assunto delle posizioni attendiste nei confronti del
      regime. Ma con il proseguire della repressione e le violenze perpetrate dalle Forze di Sicurezza
      nei confronti della popolazione, l’opposizione ad Assad si è fatta netta anche all’interno della
      comunità curda, anche se le posizioni adottate dai vari partiti non sono state unitarie. Il fulcro
      delle divisioni riguarda le modalità con le quali raggiungere l’autonomia, il vero obbiettivo della
      comunità curda, piuttosto che la caduta del regime di Assad. Anche perché, a causare
      un’ulteriore divisione all’interno della comunità, sono stati, appunto, i grandi dubbi
      sull’atteggiamento nei confronti della causa curda del Consiglio Nazionale Siriano (CNS), organo
      dominato da realtà sunnite, come la Fratellanza Musulmana, con cui, finora, la maggioranza
      dei partiti curdi non ha trovato un accordo proprio sulla futura autonomia della comunità.
      Per questa ragione è stata creato il Consiglio Nazionale Siriano Curdo (CNSC). Questo organo,
      nato nell’ottobre del 2011, anche grazie ai buoni uffici del Presidente della Regione Autonoma
      del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, raccoglie 15 partiti che non hanno raggiunto un accordo
      con il Consiglio Nazionale Siriano. A luglio 2011 c’è stato un tentativo di integrazione dei
      due Consigli, nella conferenza di Antalya, in Turchia, non coronato da successo. L’impossibilità
      di trovare un’intesa si è ripetuta anche in occasione di un secondo incontro svoltosi a Erbil, nel
      Kurdistan iracheno, a gennaio 2012, e nel corso delle due Conferenze degli Amici della Siria (a
      Tunisi e a Istanbul).
      Le divergenze, come accennato in precedenza, riguardano il riconoscimento da parte del CNS
      dei diritti di nazionalità ai curdi. Di fatto le posizioni del CNS rimangono assestate sulla concessione
      di un decentramento amministrativo nei confronti delle regioni a maggioranza curda, mentre
      la leadership del CNSC chiede una soluzione federale e una reale autonomia.
      Ad aumentare le divergenze tra i due organismi, vi è il ruolo della Turchia, primario sostenitore
      del CNS e uno degli attori esterni principale della crisi siriana. Ankara, infatti, rappresenta un
      motivo di diffidenza per i partiti del CNSC. Questo perché la Turchia, avendo storicamente ignorato
      le istanze autonomistiche dei circa 14,5 milioni di curdi (prima minoranza nel Paese), non
      rappresenta un alleato credibile per i curdi siriani, la cui autonomia potrebbe diventare un problema
      di stabilità interna per lo Stato turco.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      3^ parte:
      A queste divisioni si devono aggiungere le posizioni assunte del Partito Curdo di Unità Democratica
      (PCUD), braccio politico siriano del PKK (Partito dei Lavoratori Curdi). I rapporti tra il
      PKK e il regime degli Assad risalgono agli Anni Ottanta, quando Damasco dava asilo e formava
      i miliziani di Ochalan, leader del gruppo, in funzione anti turca. Con il miglioramento delle relazioni
      con Ankara e la sottoscrizione dell’accordo del Protocollo di Adana, l’atteggiamento di
      Damasco nei confronti di questa realtà è mutato, e da un aperto appoggio si è passati ad una
      “sopportazione” nei confronti dell’emanazione siriana del gruppo.
      Il PCUD è nato nel 2003 e le sue rivendicazioni si sono subito assestate sul diritto all’autodeterminazione
      dei curdi, all’interno dei confini siriani, con, al massimo, la costituzione di una
      confederazione con il Kurdistan iracheno. Il fatto che i rapporti tra la leadership del partito e il
      regime siriano non siano stati mai molto chiari ha alimentato i dubbi sul reale atteggiamento del
      PCUD nella rivolta siriana. La circostanza, poi, che le relazioni tra Ankara e Damasco si siano
      interrotte nell’agosto del 2011 ha amplificato le speculazioni sul fatto che il regime potesse utilizzare
      il PKK nuovamente per minacciare il vicino turco.
      D’altronde, il susseguirsi delle dichiarazioni da parte della leadership del PCUD nel corso di tutto
      il 2011 ha palesato ambiguità e ha fatto trasparire la volontà di non schierarsi apertamente.
      Per cui, mentre a marzo 2011, il PCUD si dichiarava apertamente all’opposizione, richiedendo
      una nuova Costituzione, il voto democratico in tutta la Siria e una maggiore autonomia per i
      curdi, il fatto che a novembre 2011 il leader Salih Muhammad, in piena repressione da parte del
      regime, potesse rientrare tranquillamente in patria dal vicino Kurdistan iracheno aveva destato
      sospetti sull’effettiva lealtà del partito alla causa delle forze anti-Assad. A ciò si devono aggiungere
      le pesanti accuse nei confronti di membri del PCUD di violenze nei confronti di manifestanti
      curdi in numerose occasioni, l’ultima delle quali avvenuta nella cittadina di Efrin nel mese di
      febbraio scorso.
      Da qui si può pensare ad una “cooperazione tattica” tra il PCUD e il regime: da una parte, Damasco
      potrebbe usare il movimento sia in funzione anti-turca sia per destabilizzare ulteriormente
      il contesto curdo, dall’altra, il PCUD potrebbe sfruttare le difficoltà del regime per ottenere un
      più ampio margine in vista dell’obbiettivo dell’autonomia.
      Dunque, il filo conduttore tra tutte le realtà curde, nella crisi siriana, rimane quello di aver assunto
      posizioni non strettamente legate ad abbattere Assad, bensì ad un riconoscimento e al miglioramento
      dei diritti per la propria comunità. Qualora, dunque, si riuscisse ad arrivare ad un
      accordo tra il CNS e il CNSC, gli equilibri all’interno del Paese risulterebbe profondamente modificati
      e metterebbero in discussione la reale sopravvivenza del regime.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      4) parte:
      La comunità cristiana siriana – nelle sue componenti maronita, greco-ortodossa, siriaca-ortodossa
      e greco-cattolica – è alquanto divisa al proprio interno tra l’appoggio ad Assad e il sostegno alla rivolta. Questa posizione è principalmente dettata dal fatto che sotto il regime del partito Baath, i cristiani hanno goduto della relativa laicità di questo, al punto da considerarlo un
      garante del pluralismo religioso. Nonostante la Costituzione siriana preveda che il Presidente
      debba essere obbligatoriamente musulmano, ciò non ha impedito la presenza di cristiani in importanti
      posizioni di governo. Nello stesso gabinetto di Assad vi sono tre ministri cristiani, due cattolici e un greco-ortodosso. Quest’ultimo è Dawud Rajha che ha sostituito Ali Habib alla carica di Ministro della Difesa, dicastero, sino a questa nomina, sempre appannaggio di personalità
      provenienti dalla comunità alauita.
      Il fatto, poi, che all’interno del Consiglio Nazionale Siriano (CNS) sia forte anche un’impronta islamista,
      crea numerosi dubbi nella comunità cristiana circa il reale rispetto e la rappresentatività della propria minoranza all’interno del CNS. Le stesse autorità ecclesiastiche hanno in più
      occasioni espresso – unitamente al sentimento di preoccupazione per le sorti delle comunità cristiane – il proprio sostegno al Presidente Assad, stigmatizzando anche l’appoggio di alcuni fedeli alla rivolta. D’altro canto, nello stesso CNS, l’unico personaggio di rilievo di provenienza cristiana è il Presidente dell’Assemblea Generale, il greco-ortodosso George Sabra (recente=
      mente fuggito da Damasco, dov’era stato arrestato nell’aprile 2011). Sabra, però, non si può definire,
      politicamente, un portavoce dei cristiani, poiché tende a focalizzare la propria attività politica in seno all’opposizione su tematiche più vicine al nazionalismo arabo. Ciò è emerso dalle dichiarazioni rilasciate durante la Seconda Conferenza degli Amici della Siria in cui ha difeso l’unicità etnica dello Stato siriano come Stato arabo, a discapito delle minoranze.
      Dunque, la sottorappresentazione dei cristiani all’interno del CNS prefigura, per la comunità cristiana,
      il rischio, in una Siria senza Assad, di perdere le garanzie dei propri diritti e di quella tolleranza
      religiosa che il regime ha finora garantito.D’altra parte, la comunità cristiana è stata già vittima di episodi di violenza religiosa da parte di miliziani dell’opposizione per la mancata adesione alla rivolta. Per quanto non si possa parlare di una scelta di rappresaglia sistematica,
      tali atti hanno finora avuto un peso nella titubanza cristiana a schierarsi con l’opposizione. Gli episodi più gravi si sono verificati a Homs e a Kusayr. Nella prima, dopo che gli scontri tra il Free Syrian Army e l’Esercito nazionale hanno portato il 90% della comunità cristiana
      a lasciare la città ed a rifugiarsi nelle montagne, gli islamisti radicali hanno riparato nelle case dei cristiani fuggiti e le hanno saccheggiate. A Kusayr, città di 30 mila abitanti nella Siria centro-occidentale, invece, dei militanti islamisti sunniti hanno attaccato direttamente i cristiani,
      uccidendone alcuni, distruggendo e bruciando edifici di culto, la casa del parroco locale e, soprattutto,
      ridistribuendo i beni mobili e immobili alle famiglie sunnite.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      5^ parte:

      I drusi, in quanto fedeli di una religione sincretica con preponderante componente musulmana,sono sempre stati considerati dal regime degli Assad vicini alla minoranza alawita e, dunque,hanno goduto della sua protezione. Nonostante questo, non si può parlare di un’indistinta fedeltà da parte dei drusi nei confronti del regime, poiché la comunità è sostanzialmente divisa. Nelle
      città a maggioranza drusa si sono verificati episodi di proteste, ma questi non sono paragonabili
      in intensità a quelli delle città dove è scoppiata la rivolta. Ciò potrebbe essere stato favorito anche
      dalla relativa accondiscendenza tenuta fin qui dal regime nei confronti delle manifestazioni,motivata dalla volontà di Assad di non inimicarsi una minoranza influente in funzione antisunnita,e tutto questo anche se il governo è stato accusato di avere delle responsabilità nella
      morte (apparentemente per un incidente stradale) di Ahmed Salman al-Hariri, uno dei leader
      drusi che si è maggiormente esposto nell’appoggio all’opposizione.
      Sia nel CNS che nei Comitati di Coordinamento Nazionale sono presenti elementi provenienti dalla comunità drusa, però nessuno di questi ricopre posizioni autorevoli. Per quanto il loro ruolo non sia eccessivamente incisivo nell’ambito delle eventuali decisioni dei membri della comunità drusa siriana, dal Libano, alcuni esponenti di rilievo della locale comunità drusa hanno preso
      posizione per esortare i vicini siriani a schierarsi, ma anche in questo caso le posizioni sono
      contrastanti. Se da un lato i leader del Partito Socialista Progressista (PSP) Jumblaatt si è
      schierato contro Assad, il clero druso libanese ha censurato le dichiarazioni del leader socialista,
      riconoscendo all’attuale regime di Damasco il ruolo di garante delle minoranze religiose, arrivando
      addirittura ad asserire che, in caso di una crisi interna al Libano che dovesse minacciare i drusi, l’unica sponda sicura sarebbe la Siria di Assad.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      leggendo i 5 commenti si deduce che il regime socialista di ASSAD TANTO LAICO NON E'.
      IN PRIMIS IN QUANTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SIRIANA DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE MUSULMANO ED OSSERVANTE DEL CORANO.
      POICHE' LA MAGGIORANZA MUSULMANA IN SIRIA E' QUELLA SUNNITA ORTODOSSA, L'ASSAD ALAWI E' ALLEATO PER COVENIENZA CON LE ALTRE MINORANZE PER MANTENERE SALDAMENTE IL POTERE ANCHE SE I SUNNITI STESSI SONO AMPIAMENTE PRESENTI IN POSTI IMPORTANTI STATALI.
      COMUNQUE ASSAD PREDILIGE LE MINORANZE RELIGIOSE E TRIBALI DI OSSERVANZA ISLAMICA TIPO I DRUSI.

      Gli Alawiti sono un gruppo religioso diffuso principalmente in Siria.
      Alawita è Bashār al-Asad,presidente siriano dal 2000, così come, prima di lui, suo padre Hafiz al-Asad.
      Gli alaWiti si fanno chiamare ʿAlawī. Il termine ʿAlawī fu riconosciuto dai francesi quando occuparono la regione nel 1920. Storicamente venivano chiamati Nuṣayrī.
      Il termine ʿAlawī per mostrare la loro reverenza ad ʿAlī, cugino e genero del profeta Maometto.
      .

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      Teologicamente, gli alaWiti odierni sostengono di essere sciiti duodecimani, ma tradizionalmente sono stati indicati come "estremisti" (ghulāt) e sono considerati al di fuori dell'Islam dalla corrente principale dei musulmani(SUNNITA), a causa della loro quasi deificazione di ʿAlī b. Abī Ṭālib

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      Anche se gli alawiti riconoscono i cinque pilastri dell'Islam, essi li considerano doveri simbolici e pochi li seguono, motivo questo perché la massima parte dei musulmani (sunniti) considerino eretici gli alawiti.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      le guerre civili nei paesi islamici(Iraq-Iran-Afganistan-Libano-Siria,etc.) hanno motivi principalmente religiosi,
      ecco perchè secondo me l'Occidente se ne deve tenere fuori ed anzi deve denunciare pubblicamente queste assurdi conflitti militari intrareligiosi che pertanto dureranno per l'eternità tra etnie musulmane differenti.
      E noi Italiani idioti ci mettiamo in casa criminali fanatici islamici che non aspettano se non la prima occasione per sterminarci tutti se non ci convrtiremo al corano.

      MEDITATE GENTE MEDITATE

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 5th, 2013

      Una nativa di Latakia, una donna alawita sui trent'anni con una istruzione avanzata, ha dato la seguente spiegazione:

      « Siamo accettati come musulmani perché abbiamo lavorato duramente per questo. Abbiamo copiato i sunniti. Alcune alawite si coprono i capelli e indossano il hijab, sia per motivi personali o perché vogliono sposare dei sunniti. Noi non mangiamo prosciutto, noi digiuniamo durante il Ramadan. Abbiamo costruito moschee nelle nostre città principali. Alcuni alawiti vanno alla preghiera del venerdì e al Hajj. Mio nonno era uno shaykh moderno che incoraggiava tutti a pregare nella moschea di Jableh. Le fondazioni di beneficenza create e gestite da Jamil al-Asad (fratello del defunto Presidente Hafiz al-Asad) finanziano centinaia di alawiti per farli partecipare al Hajj e le donne che lavorano per l'organizzazione devono indossare il hijab. Hafiz al-Asad pregava nella moschea e digiunava. Quando sua madre e suo figlio morirono, pregò per loro nella moschea. Costruì la moschea di Na'isa a Qardaha, sua città natale, in nome di sua madre. Tutte queste cose sono la prova per i sunniti che gli alauiti cercano tenacemente di essere parte dell'Islam e di essere esattamente come loro.

      ALTRO CHE STATO LAICO MODERNO.
      E' UNA DIATRIBA ITRARELIGIOSA INIZIATA NELLA NOTTE DEI TEMPI CHE SE ALIMENTATA DA NOI OCCIDENTALI INGENUI E AVIDI DI BUSINESS PROVOCHERA' UN REDDE RATIONEM DEFINITIVO TRA SUNNITI,SCIITI,ALAWITI,DRUSI,ETC

      CHE IDDIO CRISTIANO-CATTOLICO-EBRAICO CE NE SCAMPI.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 6th, 2013

      I MUSULMANI DISPREZZANO GLI INFEDELI PERCHE' RITENGONO FAVOLISTICAMENTE CHE DOPO LA MORTE I NON MUSULMANI SI REINCARNERANNO IN ANIMALI,MAGARI MAIALI.

      Rispondi
  11. Anonimo

    Settembre 5th, 2013

    secondo me il governo di Assad è laico solo a parole tant'è che sunniti e sciiti di altri Paesi musulmani viciniori si sono schierati diversamente riguardo l'opposto o la condanna del regime al potere.
    storicamente ed attualmente per me è improponibile la visione laica del governo Assad tant'è che la vita sociale delle persone è influenzata dal corano.
    nelle immagini televisive della Siria non ho mai visto una donna per strada senza il velo islamico e il ruolo della donna stessa nel regime di Assad è subalterno a quello dell'uomo,tipico dell'islam.
    Non capisco quindi in cosa sia laico il regime di Assad visto che nelle moschee gli Imam fanno proseliti coi loro sermoni islamici e condizionano in effetti e segretamente le decisioni statali.
    io la penso così ma rispetto la visione di CPI

    Rispondi
  12. Anonimo

    Settembre 6th, 2013

    Il terrorismo in Siria dei ‘nuovi italiani’
    Haisam detto Abu Omar arrestato e subito dopo rilasciato a Roma il 10 febbraio 2012 dopo che insieme ad Ammar Bacha,legato alla famiglia di Nour Dachan presidente emerito dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia,immortalato in compagnia di Bersani ad una manifestazione romana e altri 10 “attivisti” legati al “Coordinamento dei siriani liberi di Milano” avevano attaccato l’ambasciata siriana nella capitale come si puo vedere in un video; il terrorista rilascia dichiarazioni dopo la sua scarcerazione; l’attacco all’ambasciata ripreso dagli stessi e caricato sui canali degli oppositori siriani in Italia.
    Dopo quei fatti, i militanti “pro democrazia” furono identificati, interrogati e infine ascoltati dal giudice monocratico Marina Finiti che li ha rinviati a giudizio per direttissima il 15 marzo 2012 imponendo loro l’obbligo di firma, essendo infatti indagati per danneggiamento aggravato, violazione di domicilio e violenza privata aggravata.Quest’ultima imputazione si riferiva all’aggressione dei due vigilanti in servizio all’interno dell’ambasciata.Intanto a Roma il ginecologo Feisal al Mohammed dissidente siriano capitolino a capo dell’Unione dei coordinamenti per il sostegno della rivoluzione in Siria,dopo essere stato avvertito da una telefonata alle 6 del mattino dei “fratelli milanesi”,si occupo’ anche della loro difesa, rintracciando gli avvocati Simonetta Crisi e Amedeo Boscaino.
    Qui in seguito i commenti della giornalista anconetana e figlia del presidente emerito dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia: “Il prossimo 15 marzo a Roma verrà giudicato il gruppo di attivisti per i diritti umani in Siria che il 10 febbraio scorso ha assalito l’ambasciata di Damasco nella capitale italiana.Il gesto,dall’alto valore simbolico,è stato fatto in nome del diritto alla vita del popolo siriano ed è stato dedicato alle donne,ai bambini,ai giovani, all’intero popolo, che sta pagando con la vita la scelta della libertà e della democrazia. L’ambasciata siriana rappresenta il governo siriano, quindi coloro che stanno massacrando il nostro popolo e, di conseguenza, non rappresenta chi crede nel diritto alla sacralità della vita umana.(prrrrrr…ndr.). La bandiera dell’indipendenza, invece, ci rappresenta, mi rappresenta, rappresenta il futuro di pace e libertà della Siria. Asmae Dachan”.
    Dopo il 15 marzo non si hanno notizie certe sull’esito della sentenza delle autorità italiane ma poco dopo come si puo’ notare in questo video alcuni dei 12 attivisti si recarono in Siria per imbracciare le armi al fianco dei terroristi che la insanguinano con i loro massacrando la popolazione civile.
    Nel video ottenuto dal “The New York Time” girato vicino Idlib in Siria nell’aprire 2013 dove si vedono sette uomini a torso nudo, inginocchiati e con la faccia rivolta verso il suolo. Dietro di loro, altri nove uomini tra i quali si può notare sulla sinistra Haisam “Abu Omar”, vestiti e armati di ak-47 che rivolgono contro i corpi dei sette. Inizia così il video che un ex ribelle siriano ha fatto recapitare al New York Times alcuni giorni fa. Le immagini mostrano in diretta l’esecuzione di sette soldati dell’esercito di Assad. Nelle immagini si vede il leader di questo commando, il trentasettenne Abdul Samad Issa,ordinare ai suoi compagni l’uccisione dei sette ufficiali.Ci chiediamo come le autorità italiane abbiano permesso la fuga di questo terrorista dal proprio territorio nazionale permettendoli di continuare a commettere
    crimini.

    STI FURBETTI VORREBBERO RIFARE LA ""FINTA PRIMAVERA ARABA"" MA COME DICE IL DETTO NAPOLETANO:

    ACCA' NISCIUNE E' FESSE….

    Rispondi
  13. Anonimo

    Settembre 6th, 2013

    Egitto:

    Islamici occupano città cristiana, monasteri e chiese in fiamme

    06-09-2013

    In Egitto, un gruppo di islamisti ha preso il controllo della città di Dalga, dove ora 20.000 cristiani vivono sotto l’oppressione, la paura e la violenza .

    Un antico monastero di 1600 anni fa è stato bruciato e saccheggiato, 40 case di cristiani e aziende sono state attaccate (saccheggiate e bruciate), tra cui la casa di un prete di 80 anni.

    Islamici armati pattugliano le strade, e quasi ogni giorno gli islamisti tengono comizi fuori della stazione di polizia, chiedendo la reintegrazione di Morsi.

    La maggior parte dei cristiani rimangano in casa il più possibile, in particolare durante i raduni. Dicono che sono regolarmente insultati per strada da musulmani, compresi i bambini. Le donne cristiane stanno a casa in ogni momento, temendo vessazioni da parte degli islamici, secondo molteplici cristiani che hanno parlato alla AP. La maggior parte hanno chiesto che i loro nomi non siano pubblicati per paura di rappresaglie.

    “I copti di Dalga vivono in uno stato di umiliazione”, ha detto l’attivista dei diritti locali Ezzat Ibrahim. “Vivono nel terrore e non possono condurre una vita normale.”

    Nessuna delle chiese della città ha tenuto la Messa per un mese, fino a mercoledì, quando si è svolta in una delle due chiese del monastero. Circa 25 persone hanno partecipato, in calo rispetto ai soliti 500 o più.

    “Non vogliono vedere nessun cristiano con qualsiasi potere, non importa quanto modesto”, ha detto un cristiano. “Vogliono solo vederci poveri senza soldi, senza un mestiere o un lavoro di cui essere orgogliosi.”

    Ma l’Occidente fa la guerra alla Siria dove la minoranza cristiana sostiene ed è protetta da Assad.

    http://voxnews.info/2013/09/06/egitto-islamici-occupano-citta-cristiana-monasteri-e-chiese-in-fiamme/

    VERGOGNA A TUTTI I SOSTENITORI ED AMICI DEI TERRORISTI ISLAMICI….

    Rispondi
  14. Anonimo

    Settembre 6th, 2013

    Siria: ‘ribelli’ ammettono uso armi chimiche – VIDEO

    06-09-2013

    Nel video, un combattente dell’opposizione degli estremisti islamici che combatte il governo siriano ammette l’utilizzo dei gas.
    L’uomo è Nadeem Baloosh, membro del gruppo Riyadh Al Abdeen, attivo nella zona di Latakia.
    Baloosh parla di “chemicals which produce lethal and deadly gases that I possess,” before going on to state, “We decided to harm them through their women and kids.”
    Agenti chimici che producono gas letali che il suo gruppo possiede e che ha deciso di utilizzare per uccidere donne e bambini.

    IL VIDEO SI PUO' VEDRE NEL LINK SEGUENTE:

    http://voxnews.info/2013/09/06/siria-ribelli-ammettono-uso-armi-chimiche-video/

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 6th, 2013

      MALEDETTI ISLAMICI TERRORISTI.
      FA BENE ASSAD A STERMINARLI
      SONO COME IL CANCRO CHE VA ESTIRPATO ALL'INSORGERE.

      BRAVI CPI CHE AVETE PRESO UNA POSIZIONE GIUSTA ANCHE SE ASSAD SFRUTTA I CRISTIANI PER RIMANERE AL POTERE.
      D'ALTRONDE SE NON CI FOSSE ASSAD I CRISTIANI SAREBBEO UCCISI TUTTI.
      UNA MANO LAVA L'ALTRA….

      Rispondi
  15. Anonimo

    Settembre 6th, 2013

    Russia: in Siria si rischia disastro nucleare

    05-09-2013

    Un portavoce del ministero degli Esteri russo ha avvertito che qualsiasi intervento militare in Siria creerebbe un disastro nucleare.

    “Se una testata, per volontà o per caso, dovesse colpire il Miniature Neutron Source Reactor (MSNR) vicino a Damasco, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche”, secondo il portavoce del ministero degli Esteri russo Aleksandr Lukashevich.

    Lukashevich ha aggiunto che la regione del Vicino Oriente e del Nordafrica potrebbe essere a rischio di “contaminazione da uranio altamente arricchito e non sarebbe più possibile tenere conto del materiale nucleare, la sua sicurezza e il controllo.”

    Egli ha esortato l’Agenzia Internazionale delle Nazioni Unite per l’energia atomica (AIEA) a completare una valutazione del rischio ed effettuare “un’analisi dei rischi legati a possibili attacchi americani sulla MNSR e altre strutture in Siria.”

    Rueters ha citato un portavoce dell’Aiea affermando che l’agenzia era a conoscenza della dichiarazione, ma è in attesa di una richiesta formale.

    http://voxnews.info/2013/09/05/russia-in-siria-si-rischia-disastro-nucleare/

    Rispondi
  16. Anonimo

    Settembre 6th, 2013

    non condivido l'analisi che le guerre recenti nei paesi musulmani siano di origine religiosa. al contrario è evidente la causa in primis economica, vedi petrolio, che fa gola a tutti in primis a Francia, USA e GB (vedi Libia). Noi Italioti (=Italiani Idioti), a causa della maldestra sinistra viscida e subdola oltre che antiitaliana e anticristiana, siamo sempre i primi ad accettare profughi da ogni dove, che sono principalmente di religione islamica e quasi sempre criminali incalliti senza nè arte nè parte. al contrario dovremmo pensare di più ai nostri interessi. Per esempio in Libia Francia e GB ci hanno soffiato da sotto il naso accordi favorevoli stipulati alcuni mesi prima, per quanto concerne il petrolio. insomma a loro L'oro nero, e a noi i profughi…siamo dei fessi…dovremmo investire di più in armamenti e tecnologia militare, piuttosto che pagare generali incmpetenti e colonnelli pieni di stelline che sono bravi solo a leggere le previsioni del tempo…piuttosto iniziamo a farci rispettare, riconquistiamo almeno in maniera simbolica il mare nostrum e giochiamo un ruolo fondamentale nel mediterraneo… solo allora potremo sperare in una Grande Italia Imperiale che sono convinto che tutti i militanti di CPI, FN, MSI MFeL etc… auspicano di poter un giorno rivedere…

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 6th, 2013

      l'Italia Imperiale e' aspirazione storica della Destra specie neofascista per la gloria in epoca mussoliniana che fece Grande l'Italia nel consesso mondiale.
      Ventennio fulgido che fu vissuto fino all'ultima goccia di vita ,vedi RSI.
      L'Italia post-fascista é stata un'italietta cattocomunista incapace di prendere con orgoglio il meglio del Fascismo ed arricchirlo di novita' comunque nell'alveo italiano senza prostrarsi al nemico furbetto e viscido serpe velenosa pronta ad iniettare per suo interesse il veleno della vergogna e della vendetta interna.
      In fondo Mussolini aveva ereditato un'Italia allo sfascio ed in pochi anni ne aveva fatto un'Impero temuto e rispettato nel mondo.
      Se i governanti dell'epoca post-fascista avessero provato amore per la propria Patria,invece di portarla ad un finto benessere per il popolo a tutto vantaggio di poche famiglie speculatrici,si sarebbero seduti al tavolo coi fascisti perdenti ma ancora Patrioti motivati e utili alla causa,per il bene della Nazione si poteva ricreare un fronte unico politico-popolare-sociale,scrollandosi di dosso qualsiasi vergogna.della perduta guerra.Il piano Marshall servi da volano economico ma non da pacificatore politico post guerra.
      L'Italia aveva l'opportunita' di costruire almeno 15 centrali nucleari che al giorno d'oggi l'avrebbero tanto alleggerita dai ricatti dei Paesi produttori di idrocarburi.
      Il vizio di ideologizzare ogni scelta economica ed industriale ha frenato di un buon 50% la capacita' creativa italiana.
      Ritornando al tema in discussione,mentre GB -Francia-Germania-USA. si sono dedicati agli interessi nazionali senza remore,Noi Italiani abbiamo dedicato i successivi 50-60 anni nel 2^ dopoguerra a perseguitare stupidamente ed egoisticamente i Fascisti perdenti.
      Grosso errore che non ha fatto la perdente Germania che ha archiviato il nazismo politicamente ed è compatta nei momenti decisivi delle grandi scelte.
      Gli arabi petrolieri islamici sognano il Califfato Universale e le loro scelte strategiche sono finalizzate a questo.
      Sognano un Pianeta Islamizzato e a loro non interessa chi compra i loro idrocarburi .
      La guerra del Petrolio è combattuta tra le Nazioni occidentali industrializzate e succhiatrici di energia da idrocarburi.
      Le apparenti amicizie o preferenze da parte dei Paesi petrolieri sono in funzione della disponibilta' dei governi acquirenti ad intessere trame di corrutela colle autorita'petrolifere. ministeriali venditrici.

      Rispondi
  17. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    Siria: alleati di Obama massacrano intero villaggio cristiano

    6.9.2013, nocristianofobia.org

    Continua la strage di cristiani in Medio Oriente.

    Come riporta l’agenzia israeliana, in lingua francese, Alyaexpress-News, lo scorso lunedì membri dell’Esercito libero siriano hanno attaccato il villaggio l’al-Duvair a maggioranza cristiana, situato alla periferia di Homs. E’ stato un massacro di civili, tra cui donne e bambini, prima dell’intervento dell’esercito del presidente siriano Bashar al-Assad. Questo attacco avviene dopo intensi combattimenti nella città di al-Qusseir, questo fine settimana, dove le forze di Bashar al-Assad hanno inflitto pesanti perdite ai ribelli.

    SYRIE; Un village chrétien entièrement massacré par les rebelles syriens

    Ce lundi, les membres de l’Armée syrienne libre auraient attaqué le village d’al-Duvair à prédominance chrétienne dans la ville de Reef à la périphérie de Homs. Ils auraient massacré des civils, y compris des femmes et des enfants, avant que l’armée syrienne de Bachar al Assad intervienne en faveur des chrétiens selon les sources plus bas dans l’article.

    Cette attaque arrive après d’intenses combats dans la ville d’al-Qusseir, ce week-end, où les forces de Bachar Al-Assad ont infligé de lourdes pertes aux rebelles. Les forces d’Assad ont lancé une offensive en Avril dans le but de couper les lignes d’approvisionnement aux rebelles et en prenant la ville et ses environs conquise depuis l’année dernière.

    syria-christian-massacre-2

    Il y a deux semaines, les forces syriennes ont atteint le centre de la ville. Le massacre de ce lundi a été favorable à Assad, car ce sont les groupes rebelles qui combattent le régime d’Assad composés de membres d’Al-Qaïda et les groupes affiliés à Al-Qaïda qui ont commis ces crimes de guerre et ces atrocités contre cette communauté.

    Jabhat al-Nusra, la branche d’Al-Qaïda qui a combattu et tué des soldats américains et alliés en Irak, s’est positionnée en Syrie et contrôle le mouvement rebelle. Les États-Unis et d’autres gouvernements occidentaux ont reconnu la présence de djihadistes, mais disent qu’ils ne sont qu’une petite partie du mouvement rebelle.

    En Avril, Abou Mohamad al-Joulani, le chef d’Al-Nusra, a fait allégeance à Ayman al-Zawahiri, le chef d’Al-Qaïda.
    Les membres de la FSA ont admis que leur organisation respecte la charia, les rebelles ont maintenant une brigade nommée Oussama ben Laden.

    Malgré l’évidence des rapports sur al-Qaïda, le gouvernement américain continue à soutenir la FSA.La semaine dernière, Robert Menendez-Sens et Bob Corker ont rédigé un projet de loi qui, s’il est adopté, pourrait armer directement les rebelles syriens avec des armes létales. Le gouvernement américain n’a jusqu’à présent fourni que du matériel non létales et de l’aide humanitaire.

    Lundi, le sénateur John McCain a fait une visite surprise en Syrie où il a rencontré le général Salem Idris, le chef du Conseil militaire suprême de la FSA. McCain a également appelé à armer les rebelles ainsi qu’à l’intervention militaire américaine directe dans la guerre.

    http://voxnews.info/2013/09/06/siria-villaggio-cristiano-interamente-massacrato-dai-ribelli/

    PAPA FRANCESCO SI STA RIVELANDO UNA DELUSIONE.
    RICORDO PAPA GIOVANNIPAOLO II° TUONARE A VOCE ALTA IN SICILIA AMMONENDO I MAFIOSI DI SMETTERLA COI LORO COMPORTAMENTI CRIMINALI.
    QUESTO PAPA INVECE DI STRILLARE CONTRO I TERRORISTI ISLAMICI CHE MASSACRANO I CRISTIANI IN SIRIA E NEL MONDO,STA RINTANATO NELLA SUA DIMORA SANTA MARTA(TIPO CENTRO ANZIANI) E NON SI DEGNA DI MALEDIRE GLI ASSASSINI ISLAMICI,ANZI E' ANDATO DA SOLO A LAMPEDUSA A RICEVERE QUESTI CRIMINALI IN POMPA MAGNA,SI E' PROSTRATO COME UN ROM CHE GHIEDE LA FINTA CARITA' E LI HA BENEDETTI PER ESSERE VENUTI IN MASSA IN ITALIA ED ANZI SI E' SCUSATO PER CONTO DEI CRISTIANI RIOTTOSI A FARSI INVADERE DAL NEMICO MUSULMANO MASSACRATORE DI CATTOLICI.

    che mondo di merda
    che italia penosa
    che governo di cacca

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    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      MI SCUSO A NOME DEGLI ITALIANI MERDOSI CHE ACCETTANO VOLNTIERI TUTTO QUESTO E TIFANO PER QUESTO GOVERNO DI TRADITORI DELLA PATRIA.

      Rispondi
  18. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    Rottura sulla Siria, fallisce il G20

    Putin: «Se attaccate aiuteremo Assad»

    Marco Conti

    Il gelo tra Usa e Russia paralizza il vertice. Gli alleati europei firmano un documento fortemente voluto da Washington

    07-Settembre-2013

    SAN PIETROBURGO – Barack Obama non molla e costringe i suoi tradizionali e storici alleati atlantici, Italia in testa, a un faticoso esercizio d’equilibrismo perché – sostiene Enrico Letta «una spaccatura fra Usa e Europa avrebbe effetti disastrosi». Per non permettere a Putin di stravincere, al termine del G20 Italia, Spagna, Francia e altri otto paesi mettono la firma sotto un documento nel quale si condanna l’uso delle armi chimiche, si attribuisce ad Assad la responsabilità del suo uso, e si chiede una risposta forte.

    LA GERMANIA
    La Germania si sfila, per ragioni elettorali, e Obama si consola. Non il sostegno all’azione militare che avrebbe voluto, ma una sorta di condivisione per quanto gli Usa si apprestano a fare militarmente in Siria. Al G20, che si è chiuso ieri pomeriggio, si sarebbe dovuto parlare di rilancio globale dell’economia, di paradisi fiscali e lotta ai protezionismi. La due giorni è stata invece monopolizzata dalla crisi siriana anche se il padrone di casa, Vladimir Putin, ha cercato di confinare l’argomento nella cena di giovedì. Così formalmente è stato ma il gelo da anni Settanta tra Putin e Obama è stato una tale costante del summit, da rendere scivoloso anche il più banale passaggio di un documento finale nel quale non c’è nessun accenno alla Siria, ma si ripetono gli auspici di cooperazione economica già letti in documenti di precedenti G20.

    In effetti, sbrigati gli appuntamenti dell’agenda – frutto dell’impegno di delegazioni e sherpa che avevano lavorato sui temi fissati nei precedenti vertici – nelle stanze dello sfarzoso Palazzo Costantino è stato un fiorire di capannelli e di vertice bi e trilaterali con un unico argomento: cosa fare in Siria. Obama in Russia è arrivato con la sola Francia al proprio fianco, oltre alla Turchia, e Letta, pur ribadendo la posizione dell’Italia, ha cercato in tutti i modi di non lasciare sola Parigi e di non creare divisioni con Washington. A Obama Letta ha spiegato ciò che ha poi ripetuto nella conferenza stampa finale. Ovvero che l’Italia non può militarmente muoversi senza un mandato Onu, ma che non può restare impunito chi ha gassato bambini e civili. Una linea che cerca di tenere unita la solidarietà atlantica con il quadro giuridico interno che non permette azioni senza mandato Onu. Una posizione che di fatto sfuma la durezza con la quale il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, si era detta contraria all’intervento armato evocando lo spettro di una guerra mondiale. «Il mio impegno è far sì che questa vicenda non allarghi l’Atlantico, per non ripetere i disastri di dieci anni fa», ha sostenuto Letta.

    I CONTI
    Altra America, rispetto a quella di Bush, e altra Italia, differente da quella interventista di Berlusconi in Iraq, ma si ripropongono le difficoltà di allora nei rapporti tra paesi europei e Washington. Al termine del summit Obama conta undici paesi che condannano Assad e sottoscrivono una dichiarazione finale. I conti di Putin sono diversi, ma la sostanza non cambia: il G20 si chiude con una sonora spaccatura. «Non ci sono posizioni che convergono», ammette Putin che afferma, nel caso di un attacco alla Siria da parte degli Usa, «aiuteremo Damasco». Anzi, «lo stiamo già facendo perché inviamo armi, cooperiamo nella sfera economica e auspichiamo di estendere tale cooperazione al settore umanitario».
    A fianco di Mosca ci sono il Brasile e la Cina. Obama rientra in patria forte della comprensione degli undici, non molto ma per Washington basta a sostenere l’azione militare. Congresso permettendo.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      UNA DIFFERENZA ABISSALE TRA IL REPUBBLICANO G.W.BUSH CHE SAPEVA IL FATTO SUO E QUESTO MOLLUSCHETTO COMUNISTELLO ABBRONZATO OBAMA BIN LADEN CHE DA "BUON ISLAMICO INTEGRALISTA" FA PENDERE LA BILANCIA DEI SUOI DESIDERATA A SINIsTRA ESTREMA AIUTANDO I SUNNITI ED ALQAIDA AD ISTAURARE L'ENNESIMA REPUBBLICA TEOCRATICA MUSULMANA.
      CI VUOLE MOLTO PER CAPIRLO?
      E QUELLA FETECCHIA DI LETTA,MANOVRATO DALL'ALTO DaGLI INTEGRALISTI ISLAMICI EUROPEI,SI PROSTRA DA MOLLUSCHETTO ANCHE LUI E FA FARE UNA FIGURA DI MERDA ALL'ITALIA CHE SI RITROVA AMICA DEI TERRORISTI ANTICRISTIANI.

      SE NON FACCIAMO UNA RIVOLUZIONE SUBITO CI RITROVIAMO SUI BARCONI DIREZIONE….VAFFANCULO……!!!!!!

      Rispondi
  19. Settembre 7th, 2013

    alla fine permettemi una domanda:SADDAM HUSSEIN aveva armi di distruzione di massa? i faudatori della democrazia nel mondo e il NOBEL per la pace si interessano di nazioni allo sbaraglio quali ne sono nel centr'africa? LETTA GO OUT!

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      Non ne aveva nemmeno una di arma di distruzione di massa.

      Basti pensare comunque che il partito Baʿth aveva un programma socialista che puntava a modernizzare e secolarizzare l'Iraq. Saddam Hussein si attenne alla linea del partito continuando le riforme modernizzatrici dei suoi predecessori,portando a termine riforme quali la concessione alle donne di diritti pari a quelli degli uomini,l'introduzione di un codice civile modellato su quelli dei paesi occidentali (che sostituì la Sharīʿa) e la creazione di un apparato giudiziario laico che comportò l'abolizione delle corti islamiche.
      Dopo essere stato incaricato di sovrintendere alla nazionalizzazione dell'industria petrolifera irachena nel 1972, egli utilizzò una parte robusta dei profitti petroliferi per programmi di stato sociale (istruzione gratuita e obbligatoria; sanità pubblica gratuita) o per modernizzare le infrastrutture e l'economia dell'Iraq, ad esempio portando l'elettricità in tutto il Paese.

      L'ABBATTIMENTO DEL REGIME LAICO SOCIALISTA DI SADDAM HUSSEIN E' STATO UN ERRORE GRAVISISSIMO DI CUI GLI USA SI PENTIRANNO PER SEMPRE.
      TRA L'ALTRO CORREVA VOCE ALLORA CHE FINANZIASSE I TERRORISTI DI AL QAIDA,ASSOLUTAMENTE NON VERO.

      PER QUANTO ATTIENE ALLE RISORSE IMMENSE DELL'AFRICA,QUESTE SONO IN MOLTI CASI IN MANO A FEUDATARI MEDIEVALI FEROCISSIMI LOCALI CHE TRAFFICANO CON AZIENDE COMMERCIALI SENZA SCRUPOLI OCCIDENTALI A DANNO DELLA POPOLAZIONE CHE PATISCE LA FAME E SE NON MUORE VIENE IN ITALIA DOVE LA KAKASETTETE CONGOLLESE CECILIA KYENGE LI ASPETTA A BRACCIA APERTE E SU AUTORIZZAZIONE DI NAPOLITANO-LETTA-PDL,LI METTE PER IL MANTENIMENTO A CARICO DEI RICCHISSIMI CONTRIBUENTI ITALIANI.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      per cosa?

      Rispondi
  20. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    all'alba del possibile attacco alla SIRIA al camerata ASSAD da parte del SIONISMO che utilizza propri schiavi STATUNITENSI x aver forza militare altrimenti inesistente ricrdo le parole degli yankee prima dell'attacco al camerata SADDAM. Vi rendete conto che fanno lo stesso in Siria.Gli attuali capi di governo sono tuttti mercenari al soldo dei JUDEI.L'eventuale attacco contro ASSAD e' erimane una operazione SIONISTA. SOLIDARIETA' X IL POPOLO PALESTINESE

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      Gli USA schiavi di Israele è difficile immaginarlo in quanto i due Stati hanno avuto un'origine ed una storia differenti.
      Che gli USA siano alleati "politico-militare" di Israele è vero ma se così non fosse il medioriente sarebbe interamente ISLAMIZZATO compreso il NORD-AFRICA e questa POTENZA NUCLEARE MUSULMANA avrebbe già mosso guerra all'Europa per sottometterla e a quest'ora non saremmo quì a scrivere nel sito di casapound.
      Gli ebrei sono affaristi ma non FANATICI RELIGIOSI come gli islamici.
      Per quanto attiene ai Palestinesi c'è da dire solo questo:
      Nel medioriente essi sono invisi a tutti gli altri popoli arabi ed infatti nel Libano esistono campi profughi con 4 milioni di Palestinesi apolidi(quasi tutti sunniti) che stanno sulle scatole principalmente agli altri stati musulmani viciniori che non li vogliono ospitare e questo per il loro fanatismo religioso terroristico.
      Basti pensare che l'11.9.2001 fu festeggiato in Palestina come un ""GRANDE GIORNO DI GIOIA"".
      In Israele il popolo vive liberamente e non esiste fanatismo religioso,altrettanto non si puo' dire della Palestina.
      Nella sua tesi di dottorato in storia svolta presso il Collegio Orientale di Mosca nel 1982 e intitolata "La connessione tra nazismo e sionismo, 1933-1945" Abu Mazen(presidente dell'ALP) afferma:
      "Sembra che il movimento sionista sia interessato ad aumentare le stime dei morti a causa dell'Olocausto per averne un maggiore tornaconto.Questo li ha portati ad enfatizzare questa stima[sei milioni]per conquistare la solidarietà dell'opinione pubblica internazionale.Molti studenti hanno analizzato tale stima ed hanno raggiunto conclusioni sorprendenti, fissando il numero di vittime a poche centinaia di migliaia."
      Ecco chi sono i Palestinesi che vorrebbero che fosse cancellato geograficamente uno Stato libero e democratico(Israele).

      Tre anni dopo il successo di "Eurabia", Bat Ye'or torna a occuparsi della resa dell'Europa all'islam sotto l'abile regia dell'Organizzazione della Conferenza Islamica, che riunisce 57 paesi e più di un miliardo di persone. Lungi dal pianificare conquiste di tipo militare (almeno nelle forme tradizionali),la strategia dell'OCI è sottile e insinuante. Controlla la politica del Vecchio Continente con la minaccia del terrorismo e l'arma dell'immigrazione (insieme a quella, connessa, della demografia). Lo ricatta economicamente grazie al petrolio. Lo inibisce culturalmente facendo leva sulla mancanza di un'identità condivisa e sfruttando i sensi di colpa di élite ostaggio del "politically correct". Lo insidia sul piano religioso, incoraggiando il proselitismo e le conversioni, mentre la predicazione (e anche la semplice pratica) cristiana resta un tabù in molti paesi musulmani. Ma soprattutto l'OCI si muove innanzitutto sul piano legislativo e giuridico per veder sancito in tutto il mondo il principio in forza del quale i musulmani sono soggetti solo alla legge islamica, la sharì'a, ovunque risiedano. Questo principio è uno dei cardini della dhimmitudine e ha trovato la sua prima applicazione europea nel 2007, in Gran Bretagna, quando la sharì'a è stata ufficialmente riconosciuta come fonte di diritto – in materia di divorzio, eredità e violenze interne alla famiglia.

      TI BASTA PER AVERE UNA IDEA DI CHI SIANO GLI ISLAMICI,CHE NON AVREBBERO PROBLEMI A TAGLIARE LA GOLA A TUTTI GLI STUPIDI CONVERTITI EUROPEI COME GIA' HANNO FATTO CON PARECCHI DI COSTORO CHE SONO "VOLATI" IN PALESTINA PER PORTARE SOLIDARIETA' ED INVECE SONO ""VOLATI NELL'ALDILA' COME CHIESTO DAL CORANO PER MANO AMICA MUSSULMANA???

      TOTO' DIREBBE: MA MI FACCIA IL PIACERE..!!!!

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      io posso considerare un palestinese mio amico secndo il concetto occidentale laico dell'amicizia.
      Il Palestinese,in quanto fanatico religioso islamico,considera i non musulmani INFEDELI che per convenienza fa finta di considerare "fratello" ma solo in funzione della vittoria della sua causa.
      Non appen l'infedele non gli serve piu' per la sua causa,anche se questi ha messo a repentaglio la sua vita,lo molla.
      Così l'infedele si ritrova straniero in territorio nemico.
      Hai voglia a convertirti all'islam in quanto saresti considerato comunque uno spurio,un meticcio,un cittadino di serie B.

      QUESTA E' LA REALTA'.

      INFATTI QUELLA DEFICIENTE DELLA BONINO IN UN PRIMO TEMPO AVEVA INCAUTAMENTE PRESO LE DIFESE DEI SUNNITI OPPOSITORI DEL GOVERNO LEGITTIMO DI ASSAD.
      QUALCUNO DEVE AVERLE SPIEGATO CHE LA FACCENDA SCOTTAVA ED ALLORA HA TIRATO IN BALLO L'ONU E POI HA FINALMENTE DICHIARATO CHE A SUO VEDERE NON ERA IL CASO CHE L'ITALIA PARTECIPASSE MILITARMENTE AD UN EVENTUALE RAID CON GLI USA IN TERRITORIO SIRIANO.

      Rispondi
  21. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    Le vignette di Mana Neyestani e Kianoush Ramezani sfidano gli ayatollah iraniani.Una mostra a Parma lascia vedere le voci della rivolta e le matite dell’esilio.A Villa Soragna (Collecchio, Parma) è ospitata per la 1^ volta in Italia una mostra di denuncia,lezione forte di storia e di politica,delle vignette di Mana Neyestani (Teheran, 1973)e Kianoush Ramezani (Rasht,Iran 1973),selezione originale di opere di due tra i più celebrati autori satirici iraniani,oppositori del regime degli ayatollah, perseguitati in patria e costretti a riparare nell’esilio europeo,da dove continuano con le loro vignette fulminanti e amare,a far sentire la loro voce,in un dialogo ininterrotto con la patria perduta;certamente una nuova eco al richiamo di rivolta lanciato dai tetti di Teheran. Neyestani,fumettista incarcerato in Iran a causa di un disegno,è oggi esule in Francia e ha raccontato la sua kafkiana vicenda nel graphic novel “Una metamorfosi iraniana”.Ha studiato da architetto ma ha iniziato poi un’intensa attività di disegnatore e illustratore per diverse riviste culturali, economiche e politiche in Iran.A partire dal 2000 ha pubblicato i volumi Kaaboos,Ghost House e M.Ka’s Love Puzzle.Nel 2006, a causa di una sua vignetta,è stato coinvolto nella vicenda kafkiana narrata poi in Una metamorfosi iraniana, che lo ha condotto alla fuga dall’Iran. Riparato in Malaysia,ha continuato a disegnare per i siti web degli esuli dissidenti iraniani sparsi in tutto il mondo e il suo lavoro è diventato un’icona della libertà d’espressione e della sfida del popolo al regime di Teheran.Più volte premiato,ha ottenuto di recente il Prix du Courage del network CRNI (Cartoonists Rights Network International).Vive a Parigi.Ramezani è un fumettista e attivista per i diritti umani.Porta il cappello e ha sempre occhiaie profondissime,le notti le passa a pensare.Passeggia ai bordi della Senna,dove ogni pomeriggio va a disegnare le sue vignette.Lo faceva quando era in Iran,e continua a farlo ora, dopo che i fatti del 2009 lo hanno costretto a partire:disegna e utilizza la sua penna per raccontare l’attualità.È membro di Cartooning for Peace e nella sua camera ha tutti i vestiti ammassati come se fosse sempre in procinto di partire o appena arrivato da un lungo trasloco.Le vignette, graffianti e fortemente chiare e comunicative,sono il meglio della satira iraniana,denunciano lo squallore e il dramma di un popolo oppresso dalla dittatura degli ayatollah,sono il meglio non solo del disegno come racconto della storia,ma chiedono la partecipazione degli uomini liberi, a chi ha il cuore grondante di sangue.

    Carlo Franza

    http://blog.ilgiornale.it/franza/2013/09/06/le-vignette-di-mana-neyestani-e-kianoush-ramezani-sfidano-gli-ayatollah-iraniani-una-mostra-a-parma-lascia-vedere-le-voci-della-rivolta-e-le-matite-dellesilio/

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      L'ISLAM E' LA NEGAZIONE DELLA VITA PER QUESTO NON SOPPORTO CHE L'OCCIDENTE LO ABBIA FATTO ATTECCHIRE COSI' TANTO.CE NE PENTIREMO QUANDO I MUSULMANI SARANNO VERAMENTE NUMEROSI ED ALLORA SI' CHE LA FARANNO DA PADRONI E CI TRATTERANNO A CASA NOSTRA DA NEMICI INFEDELI.
      MEDITATE GENTE MEDITATE
      ALTRO CHE CHIACCHIERE DA SALOTTO E FINTI DIALOGHI.
      L'UNICO DIALOGO CHE GLI ISLAMICI,AL 99,99% FANATICI INTRANSIGENTI INTOLLERANTI,CONOSCONO E' SCRITTO NEL LORO LIBRICCINO DETTO CORANO E NON VOGLIONO SENTIRE RAGIONE.
      NON LI FACCIAMO PROLIFERARE TROPPO ED OBBLIGHIAMOLI A RISPETTARE LE NOSTRE LEGGI PENA IMMEDITA ESPULSIONE DELL'INTERA FAMIGLIA.
      INTOLLERANZA CHIAMA INTOLLERANZA.
      CIO' CHE SUCCEDE IN SIRIA E' CONSEGUENZA DEL MIO RAGIONAMENTO.
      ADDIRITTURA I MUSULMANI SONO SFILETTATI IN TANTE TRIBU' ISLAMICHE,SUNNITI,SCIITI,ALAWITI,ETC.ETC., TRA LORO ANCHE IN FEROCE GUERRA INTESTINA.
      E NOI DOBBIAMO STARE A PIETIRCI QUANDO QUESTI INVASORI ""FINTI POVERI DERELITTI"" ARRIVANO CON CELLULARE IN MANO E VELO BIANCO IMMACOLATO A BORDO DI BARCONI DOPO ESSERE STATI IVI TRASBORDATI DA COMODE NAVI.
      CI STANNO PRENDENDO PE I FONDELLI E SOLO UN GOVERNO BEOTA O INTERESSATO COME QUESTO DI LETTA POTEVA CADERE NEL TRANELLO.
      RESPINGIAMOLI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI COME STA FACENDO SIA LA SPAGNA SIA LA GRECIA SIA MALTA SIA LA CROAZIA.
      RICORDATEVI DI QUESTE MIE PAROLE.
      COMUNQUE BUON LAVORO A CASAPOUND

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 7th, 2013

      SOSTENIAMO GLI OPPOSITORI DELLA FEROCE DITTATURA ISLAMICA IRANIANA.

      Rispondi
  22. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    anche io credo che l'islam abbia generato odio e morte ovunque abbia attecchito in modo incontrollato.
    Vedi afganistan dove i talebani vivono nel medioevo e pretendono che tutti i cittadini facciano altrettanto pena la morte immediata

    Rispondi
  23. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    chi si presenta al varco di ingresso dei paesi islamici tipo arabia saudita-yemen-iran con un crocefisso cristiano al collo viene respinto e non potrà piu' fare ingresso in quel paese nemmeno per lavoro.
    e noi occidentali li facciamo entrare a casa nostra con tutti i simboli della loro religione……siamo dei fessi..

    Rispondi
  24. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    INFATTI MA PERCHE' SIAMO COSI' TOLLERANTI COGLI INTOLLERANTI?
    PER PAURA,PER INTERESSE…?

    Rispondi
  25. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    PER ME QUESTA GUERRA IN SIRIA FA PARTE DI UNA STRATEGIA GLOBALE DEI MUSULMANI CHE IN QUESTO MODO,PARLO DEI CAPI,SACRIFICANO CENTO PER PERMETTERE A MIGLIAIA E MIGLIAIA DI INVADERE IN MODO INDOLORE IL MONDO CON LA SCUSA DELLA FUGA DALLA GUERRA.
    APRIAMO GLI OCCHI CHE QUESTI SONO ARABI,BUGIARDI,TRAFFICHINI,SPIETATI,INTOLLERANTI.

    Rispondi
  26. Anonimo

    Settembre 7th, 2013

    io rispetto caspound per il suo impegno sociale in italia ma non condivido la sua presa di posizione partigiana a favore di un regime islamico che tollera comunque sotto sotto la persecuzione degli ""infedeli"".

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      mi sono espresso male.
      Pardon.
      Ho sbagliato a scrivere ""regime islamico"",comunque
      volevo dire che in medioriente secondo il mio modestissimo parere non puo' esistere nessn governo laico al 100% tant'è che in Siria convivono tante componenti di differenti religioni da 40 anni e forse piu' per merito di Addad padre e figlio,esse coesistono male nel senso che sono sempre sul piede di guerra e questo per colpa precipuamente della componente islamica sunnita,maggioranza tra il popolo siriano ma minoranza al governo statale,ma sempre attiva per rovesciare anche sanguinosamente Assad.
      Non sono un politologo ma qualcosa la leggo talvolta e mi pare di avere letto che la Costituzione siriana preveda che il Presidente debba essere per forza musulmano,
      anche se ciò non ha impedito la presenza di cristiani in importanti posizioni di governo.
      Nello stesso gabinetto di Assad vi sono tre ministri cristiani, due cattolici e un greco-ortodosso.
      Lo stesso Assad è un alawita,cioè facente parte di un gruppo religioso islamico mediorientale diffuso principalmente in Siria,in lotta feroce coi sunniti ortodossi che non accettano assolutamente che gli alawiti si considerino dei musulmani autorevoli anche se gli alawiti(alawi) dichiarano di non rifarsi a maometto ma al cugino e genero Alì.
      L'origine degli alawiti è oggetto di discussione. Secondo alcune fonti essi erano in origine dei Nusayri, una setta che spezzò i legami con gli sciiti duodecimani nel IX secolo. Gli alawiti fanno risalire le loro origini all'undicesimo Imam, Ḥasan al-ʿAskarī (m. 873), e al suo pupillo Ibn Nuṣayr (m. 868).

      A ben vedere,secondo me, è molto difficile etichettare ""LAICO AL 100%"" il governo di Bashar ASSAD.
      Finora Assad è riuscito a barcamenarsi tra le faide interne di cristiani,cattolici,drusi,curdi,sunniti,
      greco/ortodossi,alawiti.
      Praticamente il potere in Siria è suddiviso tra le fazioni religiose minoritarie che litigano continuamente tra loro e principalmente coi musulmani sunniti i quali sono maggioranza della popolazione siriana ma quasi opposizione storica e feroce di Assad.
      C'è da dire inoltre che la famiglia ASSAD ha fatto della Presidenza della Nazione siriana un fatto ereditario,
      quindi non mi pare ci sia inoltre tanta democrazia almeno come la concepiamo noi in Europa.

      A me sta bene ASSAD che,come Saddam Hussein,teneva a bada gli islamici sunniti o sciiti che sono intolleranti con gli "INFEDELI" e ci godono solo quando li ammazzano anche a costo della loro vita stessa(kamikaze),però immaginare per sempre un medioriente scenario di continue guerre tra islamici tra di loro e tra islamici contro gli "infedeli" mal tollerati nel loro "SACRO SUOLO DI MAOMETTO/ALLAH
      mi mette paura in quanto una bombetta atomica prima o poi potrebbe scappare dalle mani di qualche pazzoide.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      Per quanto attiene Arabia Saudita e Pakistan,affermare che questi due stati siano alleati mi viene da sorridere anche pensando solo che Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan che lo ospitava da sempre,nonostante formalmente dall'11.9.2001 il presidente militare di carriera Musharraf avesse stretto un'alleanza politica e militare con gli Stati Uniti d'America.
      La Repubblica federale Islamica del Pakistan(NON TEOCRAZIA) è uno Stato dell'Asia meridionale che con più di 180 milioni di abitanti è il sesto Stato più popoloso del mondo: oltre ad essere il secondo maggior stato musulmano nel mondo dopo l'Indonesia,è membro importante dell'Organizzazione della Conferenza Islamica ed è anche una delle nazioni che posseggono ufficialmente armi nucleari.
      La nazione che oggi è il Pakistan è stata parte dell'India fino al 14 agosto 1947.

      Circa il 97% dei pakistani sono musulmani che appartengono a diverse scuole chiamate Madhahib (singolare: Madhhab) cioè "Scuole di Giurisprudenza" (anche 'Maktab-e-Fikr' (Scuole di Pensiero) in Urdu). Quasi l'80% dei musulmani pakistani sono sunniti ed è presente una corposa minoranza di circa il 20% di sciiti. La maggioranza dei musulmani sunniti seguono la scuola hanafita ed una minoranza quella hanbalita nelle correnti definite wahhabita o degli Ahle Hadith. La scuola hanafita ha poi le correnti barelvita e deobandita. Sebbene la maggioranza degli sciiti pakistani siano duodecimani è presente una discreta minoranza ismailita, composta da Nizari e Mustaali.

      Le percentuali di appartenenti alle diverse religioni sono le seguenti:
      Islam 173 000 000 (97%) (dei quali circa 80% sunniti e 20% sciiti)

      Induismo 3 200 000 (1,85%)

      Cristianesimo 2 800 000 (1,6%)

      Sikh circa 20 000 (0,04%)

      con minoranze di parsi, ahmadi, buddisti, ebrei, bahai e animisti (soprattutto i Kalash di Chitral). Il Pakistan è il secondo Paese musulmano per popolazione ed anche il secondo Paese al mondo per popolazione sciita.

      L'Arabia Saudita ha una monarchia totalitaria(musulmana al 100%) che si allea col piu' forte del momento(USA ma non solo) per garantirsi una copertura militare in caso di bisogno.

      Rispondi
  27. Anonimo

    Settembre 8th, 2013

    “O ti converti, o sarai decapitato”:
    testimonianze dal villaggio cristiano occupato.

    08-09-2013

    Gli estremisti islamici alleati di Obama e della Ue, tra cui combattenti di al-Qaida, hanno preso ormai il totale controllo di un villaggio cristiano a nordest della capitale Damasco.

    Non è stato possibile verificare in modo indipendente i rapporti da Maaloula, una comunità cristiana di montagna della quale parlammo giorni fa.

    Maaloula è uno dei pochi luoghi al mondo dove gli abitanti parlano ancora l’antica lingua aramaica, la stessa che parlava Cristo. Il villaggio è nella lista UNESCO dei siti patrimonio mondiale.

    L’avanzata degli islamici nella zona è guidata da Jabhat al-Nusra, braccio di AlQaida in Siria.

    Rami Abdurrahman dell’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che Nusra sostenuta da un altro gruppo armato, il Fronte di Liberazione Qalamon, ha occupato il villaggio dopo pesanti scontri con l’esercito.

    “L’esercito si è ritirato di nuovo ai margini del villaggio e gli islamici sono in totale controllo di Maaloula ora”, ha detto a The Associated Press in un’intervista telefonica.

    Ha detto che i combattenti filo-governativi rimangono all’interno del villaggio, in clandestinità. L’esercito circonda il villaggio e controlla le sue entrate e le uscite.

    Un residente di Maaloula ha detto che i ‘ribelli’, molti di loro con lunghe barbe gridano Allahu Akbar, mentre attaccano e danno alle fiamme case di cristiani e chiese.

    “Hanno sparato e ucciso persone. Ho sentito degli spari e poi ho visto tre corpi che giacevano in mezzo a una strada nel quartiere vecchio del paese”, ha detto il residente, raggiunto telefonicamente dalla vicina Giordania. “Tante persone hanno abbandonato il villaggio per sicurezza.”

    Ora, Maaloula “è una città fantasma. Dove è il presidente Obama per vedere cosa accade a noi?” chiede l’uomo.

    Un altro residente che è fuggito dal villaggio di 3.000 abitanti nel corso della giornata, ha detto in un’intervista telefonica che le forze di Assad sono distribuite alla periferia del villaggio.

    Gli occupanti islamici armati hanno rifiutato di permettere la fuga di civili che volevano portare cinque cadaveri fuori dal villaggio con loro.

    Una delle chiese, Demyanos, è stata incendiata e uomini armati hanno fatto irruzione in altre due chiese razziandole e vandalizzandole.

    La maggior parte degli uomini armati sono stranieri, ha detto, un altro testimone sentito da AP, aggiungendo che ha sentito diversi dialetti arabi, soprattutto di tunisini, libici, marocchini e ceceni.

    Un altro residente, sempre cristiano, ha detto che ha visto i militanti costringere i residenti cristiani a convertirsi all’islam. “Ho visto i militanti afferrando cinque abitanti del villaggio mercoledì e minacciandoli (dicendo):` O ti converti all’Islam, o sarai decapitato, ‘” ha detto.

    Altri due residenti hanno detto che hanno sentito parlare delle conversioni.
    Tutti e tre hanno parlato a condizione di anonimato per timori di ritorsioni. Una donna cristiana che ha parlato con l’AP giovedì ha confermato che ci sono state segnalazioni che i militanti islamici hanno minacciato gli abitanti dei villaggi di morte se non si fossero convertiti all’Islam.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      QUESTO E' L'ISLAM…..
      PENSA SOLO AD OBBLIGARE LA GENTE FANATICAMENTE.
      SONO INVASATI CRIMINALI COME I PALESTINESI E TUTTI GLI ISLAMICI DEL MONDO.
      SOSTENIAMO ISRAELE CONTRO GLI ISLAMICI TUTTI TERRORISTI.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 8th, 2013

      obama dimettiti…..

      Rispondi
  28. Anonimo

    Settembre 8th, 2013

    Il segretario di stato americano Johon Kerry sostiene che il regime di Assad ha perso ogni credibilità. Ma, è forse credibile il suo, dominato e governato dalle lobbies? Il suo che, unico nella storia ha lanciato su delle città le bombe atomiche ? Il suo che ha sulla coscienza le centinaia di migliaia di morti che ci sono stati in Iraq grazie ad una abbominevole aggressione incentrata su menzogne e falsità? Credo ce ne sia quanto basta per capire che, se c'è un regime che non merita credibilità, quello è proprio il suo.

    Rispondi
  29. Anonimo

    Settembre 8th, 2013

    Norvegia: Siv Jensen denuncia la crescente diffusione dei “Tribunali islamici” nel Regno Unito
    4 settembre 2013 – Articoli, Europa – Islam, Norvegia, Regno Unito, Tribunali islamici

    islamic-sharia-council2(Lupo Glori) I “Consigli della Sharia” si diffondono sempre di più nel Regno Unito come sistema legale parallelo alla Common Law. E’ quanto denuncia al quotidiano inglese “The Daily Telegraph”, Siv Jensen, quarantaquattrenne leader norvegese del partito liberal-conservatore “Partito del Progresso” (Progress Party), candidata come Primo Ministro alle prossime elezioni parlamentari di domenica 8 settembre.

    Come aveva riportato, il 3 maggio scorso su “Il Foglio”, Giulio Meotti, «di corti della sharia in Inghilterra ne esistono ottantacinque. Poi c’è una vasta rete di “consigli” informali islamici, che operano esternamente alle moschee, occupandosi di divorzi e di custodia dei figli. Nessuno ne conosce il numero reale. Le corti operavano a porte chiuse, inaccessibili a osservatori esterni indipendenti». I casi che ricorrono più frequentemente, come oggetto della giurisdizione di questi tribunali islamici, riguardano: la poligamia, la mutilazione genitale, il ripudio della moglie (noto come “talaq”) e la prevenzione dei matrimoni misti. Come scrive, sempre, Meotti, «Giudici e corti, formati all’interno di moschee, centri islamici e scuole, hanno già emesso decine di migliaia di sentenze relative allo stato civile e famigliare dei musulmani inglesi. L’Alta corte britannica di recente ha sentenziato, nel caso di una coppia di ebrei ortodossi, che le corti religiose hanno il diritto di gestire i casi di divorzio, aprendo così direttamente alla possibilità di una legislazione autonoma delle corti della sharia».

    Siv JensenLa leader norvegese Siv Jensen, mette, dunque, in guardia rispetto al cedere alle pretese dei “Consigli della Sharia”, alla maniera inglese, affermando che, «in Norvegia abbiamo una legge, e che è la legge norvegese», e sottolineando come la Gran Bretagna stia pagando gli errori di una propria errata politica sull’immigrazione.

    Il “Progress Party”, fondato nel 1973 da Anders Lange, con una visione socio-economica di stampo liberista e una ferma politica sull’immigrazione, ha ottenuto il suo primo importante successo elettorale alle elezioni parlamentari del 1997. Oggi è la terza forza elettorale del paese e punta, con le imminenti elezioni di domenica prossima, ad entrare nella coalizione di governo assieme al “Partito Conservatore” di Erna Solberg e porre fine cosi alla doppia legislatura della coalizione guidata dal laburista Jens Stoltenberg in carica dal 2005.

    Christian Tybring-Gjedde, che guida il “Partito del Progresso” a Oslo, parla di una vera e propria guerra culturale in atto con l’Islam. Come riporta, infatti, lo stesso al “Telegraph”, «Non possiamo celebrare il Natale a scuola , non possiamo cantare Christmas Carols, (…), questa è una piccola parte della nostra cultura, che viene a poco a poco dispersa, ed è molto doloroso. Abbiamo dato loro una casa, e adesso siamo noi che dobbiamo adattarci alla loro cultura».

    L’allarme che giunge dai paesi del nord Europa, che da anni hanno aperto le loro porte all’immigrazione e dove i processi di integrazione con la popolazione islamica possono essere valutati alla luce di fatti concreti, speriamo serva da monito a tutti coloro che si ostinano a sottovalutare, se non ignorare del tutto, lo scontro culturale in atto e li risvegli dal torpore relativista nel quale sono immersi. (Lupo Glori)

    http://www.nocristianofobia.org/norvegia-siv-jensen-denuncia-la-crescente-diffusione-dei-tribunali-islamici-nel-regno-unito/

    QUESTO E' L'ISLAM IN EUROPA E NEL MONDO E TRA POCO SARA' COSI' ANCHE IN ITALIA GRAZIE AI BUONI UFFICI DI NAPOLITANO-LETTA-PDL

    INVITO TUTTI I LETTORI A RAGIONARE SULLA REALTA'.
    LA VICENDA IN SIRIA E' LA PUNTA DELL'ICEBERG DI UN PROBLEMA GLOBALE:
    ISLAM
    ISLAM

    IO DICO

    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM
    NO ISLAM

    Rispondi
  30. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Chi comanda gli estremisti islamici o i governi occidentali ha scopi e motivazioni che sono molto lontani dalla religione, anzi è utilizzata come un pretesto o come un modo per assoggettare, manipolare, fare il lavaggio dl cervello agli ignoranti.
    Questo è quello che penso: Gli Stati Uniti, Israele e chi li controlla dopo aver buttato giù le torri gemelle per fare la guerra all’Afghanistan, aver accusato Saddam di avere armi di distruzione di massa per fare la guerra in Iraq ora hanno bisogno di trovare un casus per fare la guerra alla Siria. Hanno scatenato la rivolta interna iniziata nel 2011 con lo scopo di destabilizzare il governo siriano; ma poiché Assad sta vincendo la guerra contro i “ribelli”, devono inventarsi un qualcosa che giustifichi un intervento armato diretto, cioè la messinscena dell’attacco chimico.
    Dopo la Siria seguiranno Libano, Giordania, Iran, Egitto, Sudan secondo un programma elaborato già da qualche tempo. L’obiettivo è tutta quella zona che va dal mediterraneo al golfo persico (per capirci l’antica Mesopotamia.)
    Gli Stati Uniti condannano l’uso di armi chimiche utilizzate dai ribelli e fornite da “qualcun altro” quando essi stessi hanno usato fosforo bianco (in rete si trovano numerose foto di cadaveri di civili iracheni la cui pelle è letteralmente squagliata come cera di candela) durante l’attacco al villaggio di Falluja in Iraq.

    Rispondi
  31. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Siria: Arabia Saudita è il primo alleato Usa nell’attacco

    08-09-2013

    Non c’erano dubbi. Visto che i sauditi si sono offerti di pagare le spese di un eventuale rovesciamento di Assad.

    Il loro scopo: un governo talebano a Damasco di stampo wahabbita.

    Il segretario di Stato John F. Kerry ha detto oggi Domenica, che l’Arabia Saudita ha deciso di partecipare all’attacco USA contro la Siria, e che altri governi arabi sono pronti a firmare una dichiarazione che denuncia l’uso di armi chimiche da parte del presidente Bashar al-Assad.

    Dopo una sessione di tre ore qui con nove ministri degli esteri arabi e il segretario della Lega araba Nabil Elaraby, Kerry ha detto che “un certo numero di paesi” aveva accettato il documento di denuncia approvato la scorsa settimana da circa la metà del gruppo del G20 al summit della scorsa settimana in Russia.

    In piedi al fianco di Kerry nel corso di una conferenza stampa dopo la riunione, il ministro degli Esteri del Qatar – altro grande sponsor finanziario dell’operazione Siria -, Khalid al-Attiyah: “Chiediamo a tutti gli altri paesi di intervenire per proteggere il popolo siriano.” Ha detto che il suo governo stava considerando come aiutare lo sforzo ‘siriano’. Il Qatar ha inviato bombardieri e altre risorse militari per l’intervento della NATO in Libia nel 2011.

    L’Arabia Saudita ha fortemente indicato nelle ultime settimane che avrebbe partecipato a un attacco a guida USA contro la Siria. Ora la conferma ufficiale.

    GUERRA DI RELIGIONE PER ABBATTERE VIOLENTEMENTE UN GOVERNO ALAWITA CON UNO WAHABBITA(sunnita).

    ALTRO CHE GUERRA PER IL PETROLIO…….!!!!

    ASSAD NON E' NE' SUNNITA NE' SCIITA E QUINDI E' NEMICO DELL'ARBIA SAUDITA,

    CHE SCHIFO DI MONDO ABBIAMO..
    CI VORREBBE UN BEL DILUVIO UNIVERSALE PER FAR SPARIRE L'UOMO DI MERDA CHE ABITA IL PIANETA E RIFONDARE LA RAZZA.

    Rispondi
  32. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Italiano liberato:

    “Rivoluzione non è laica, mi ha tradito”

    09-09-2013

    Quirico: trattato non bene, ho temuto.

    “Ho cercato di raccontare la rivoluzio-
    ne siriana, ma può essere che questa
    rivoluzione mi abbia tradito. Non è più
    la rivoluzione laica di Aleppo, è di-
    ventata un’altra cosa”. Così l’inviato
    della Stampa Domenico Quirico.

    Il giornalista ha detto di ‘non essere
    stato trattato bene’, di ‘avere avuto
    paura’ e di essere vissuto per cinque
    mesi “come su Marte”. Le sue condizioni
    di salute appaiono ottime. Trascorrerà
    la notte a Roma, dove nella mattinata
    sarà interrogato dagli inquirenti e do-
    ve sarà raggiunto dai suoi familiari.

    diteglielo alla emma bonino che fino a ieri stava dalla parte dei terroristi di alqaida che hanno preparato questa azione militare per rovesciare il governo di bashar assad.

    Rispondi
  33. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Sfigura e mutila una ragazza:
    non può essere espulso per ‘leggi europee’
    08-09-2013
    Valentino Harverye,un cittadino dello Zimbabwe,è stato condannato a 5 e1/2 anni per lesioni personali gravissime,dopo aver “mutilata” e “umiliata” 1 ragazza di 34 anni che rimarrà segnata per il resto della vita.Il Ministero Interni ha cercato di espellerlo in base alle norme secondo le quali,ogni straniero incarcerato per più di 12 mesi dovrebbe essere oggetto di espulsione automatica.Ma il 22enne,con l’aiuto delle associazioni che lucrano sull’immigrazione,
    si è appellato ai diritti umani e ha vinto.
    I giudici hanno stabilito che Harverye potrebbe subire “maltrattamenti” se fosse rimandato in Zimbabwe.E questo violerebbe l’art.3 Conv. europea diritti dell’uomo.Sempre le leggi della Ue.Ci stiamo suicidando con le regole assurde che ci siamo autoimposte.E‘ emerso nel caso di Harverye che anche suo fratello aveva vinto l'appello contro un’espulsione,sempre per ‘motivi di diritti umani’ lo scorso anno dopo essere stato condannato per aggressione.Harverye è arrivato in Gran Bretagna nel 1998 come ‘rincongiungimento’ di sua madre,che aveva sposato un cittadino britannico.
    Ha ricevuto la sua prima ammonizione nel 2004 per aggressione,ed è stato poi condannato per altri 12 reati nei successivi cinque anni.
    Il più grave è stato l’assalto alla ragazza di 34 anni, nel gennaio 2009.Richard Thatcher, che ha perseguito il caso alla Nottingham Crown Court,ha detto che Harverye sembrava trovare l’episodio divertente.Di fronte a un gruppo di cinque o sei persone,Harverye aveva dato fuoco a una bottiglia di plastica tenendola vicina al viso della vittima, prima di versargliela fusa addosso.“Lei corse urlando in bagno, senza nessun aiuto.Poi è stata costretta a tornare nella stanza a ballare per tutti i presenti”,ha detto il signor Thatcher.“Ha ballato per circa 1 min. o poco più,distrutta dal dolore.”
    Il Giudice Dudley Bennett ha imprigionato Harverye,un trafficante di droga, e ha descritto il crimine come “orribile”.“Ha abusato di lei, l’ha mutilata, e umiliata”, ha detto il giudice.“Lei è segnata per la vita e ha dovuto subire interventi chirurgici.“Ha usato una bottiglia di plastica fusa versandola sul suo collo.Questo è terribile.E se ciò non bastasse l’ha umiliata,cercando di convincerla a spogliarsi e ballare di fronte a un gruppo e avvertendola di non andare alla polizia e minacciandola”.Quando il ministero Interni ha cercato di espellerlo Harverye ha presentato ricorso e ha vinto,ma il Ministero Interno ha presentato appello e il caso dovrebbe essere ascoltato di nuovo.
    Nel luglio di quest’anno il Giudice Hanson ha stabilito che Harverye affronta un “rischio reale di maltrattamenti se tornasse in Zimbabwe,perché non sarebbe in grado di dimostrare lealtà al ZANU-PF,il partito al governo guidato da Robert Mugabe.
    Un portavoce del Ministero ha detto:“Siamo delusi dalla decisione del tribunale,come noi crediamo fermamente che i cittadini stranieri che infrangono la legge dovrebbero essere espulsi.Stiamo esaminando il dettaglio della sentenza prima di decidere se fare appello.».Sarebbe drammatico che,a causa della brutalità e incapacità degli africani all’autogoverno–Zimbabwe–si sia costretti a tenerceli in Europa.Il ragionamento è semplice e suicida:nei loro paesi si scannano,le loro società sono violente:ergo non possiamo rimandarli nei loro paesi.Ma visto che le loro società sono tali a causa loro,tenendoli qui, rendiamo i nostri paesi più simili ai loro.
    Sullo Zimbabwe.C’era una volta la Rodhesia, granaio d’Africa e società ordinata.Era un paese retto dalla minoranza bianca e sul concetto attualissimo della separazione razziale.Poi la GB fece in modo di abbattere il governo bianco.Questi sono i risultati.Ed è ‘ironico’ che oggi considerino quella società che hanno tanto desiderato,come luogo dove non si può espellere qualcuno.Ma non ammetteranno mai di avere sbagliato,perché i fanatici non riconoscono mai i loro errori. E se la realtà non è come avevano previsto, è la realtà che sbaglia.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      Tra poco in tutta EUROPA sara' ovunque così e faremo la fine del topo stretti tra criminali comuni e religiosi islamici.

      MEDITATE GENTE MEDITATE

      ALTRO CHE APPOGGIARE LA CAUSA DELLA PALESTINA DI CUI "HAMAS"(MOVIMENTO ISLAMICO DI RESISTENZA) E' UNA CENTRALE DI DELINQUENTI DICHIARATI TALI ANCHE DALLA UNIONE EUROPEA.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      Ḥamās, acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya

      Movimento Islamico di Resistenza,
      è un'organizzazione palestinese, di carattere politico, paramilitare e terrorista secondo l'Unione Europea, in base alle Posizione comune del suo Consiglio (2005/847/PESC del 29 novembre 2005),gli Stati Uniti e l'Australia.

      DIFENDIAMO LA CRISTIANITA' ED IL CATTOLICESIMO ALTRIMENTI SARA' LA FINE DELL'EUROPA LIBERA E DEMOCRATICA.

      Rispondi
  34. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Siria: oltre 70% americani contro attacco

    09-09-2013

    Washington – Mentre il presidente Barack Husssein Obama preme per un attacco alla Siria, una nuova indagine nazionale mostra una forte e crescente opposizione dell’opinione pubblica che non vuole gli Stati Uniti siano coinvolti.
    Il sondaggio internazionale CNN / ORC rilasciato lunedi mostra che, anche se otto americani su 10 ritengono che il regime di al-Assad Bashar abbia usato armi chimiche, una forte maggioranza non vuole che il Congresso approvi una risoluzione che autorizzi un attacco militare contro la Siria.

    Più di sette americani su 10 dicono che un tale attacco non raggiungerebbe obiettivi significativi per gli Stati Uniti e che non è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti di essere coinvolti nella sanguinosa guerra inter-etnica siriana.

    ottima notizia ma non consideriamo il regime di assad laico al 100% in quanto il suo governo è costituito da ministri provenienti da etnie religiose.

    Rispondi
  35. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Assad: “Non ho usato armi chimiche, se attaccati reagiremo”

    08-09-2013

    «Non ci sono prove che io abbia usato armi chimiche contro la mia gente, non sono stato io», ha detto in quella che è la prima intervista di Assad a un network americano in quasi due anni. Una parte dell’intervista andrà in onda domani mattina. Assad non ha ovviamente confermato né smentito che il regime abbia armi chimiche.

    In caso di attacco contro la Siria ci saranno «ritorsioni» da parte di chi ci appoggia. E’ chiaro l’avvertimento lanciato agli Usa dal presidente siriano Bashar al Assad in un’intervista al popolare anchorman americano Charlie Rose della Cbs.

    SONO CON CASAPOUND CHE E' CONTRO QUALSIASI INTERVENTO ARMATO IN SIRIA PER FAR CADERE IL LEGITTIMO GOVERNO ASSAD.

    Rispondi
  36. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Nuova pagliacciata del milionario Prandelli:
    digiuna per la Siria…

    07-09-2013

    Anche Cesare Prandelli prega per la pace in Siria e osserva il digiuno come da invito di Papa Francesco. Il commissario tecnico della Nazionale azzurra ha fatto una scelta personale di adesione all’appello del Pontefice dal ritiro a Torino, il giorno dopo Italia-Bulgaria. ”La pace è un valore e questo Papa va seguito”, ha spiegato Prandelli.

    In questo caso l’attacco alla Siria sarebbe un’aggressione, ma la pace in sé non è un valore. Lo è la giustizia. E queste pagliacciate come i digiuni servono solo a farsi pubblicità.

    E’ un po’ come il ramadan, diguno fino al tramonto, e poi grande abbuffata.

    http://voxnews.info/2013/09/07/nuova-pagliacciata-del-milionario-prandelli-digiuna-per-la-siria/

    CONDIVIDO L'ARTICOLO DI CUI SOPRA DALLA PRIMA PAROLA ALL'ULTIMA.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      Io il digiuno l'ho fatto e, ti assicuro, non mi sento affatto un pagliaccio!

      Rispondi
  37. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Kerry: "Assad consegni le armi chimiche ed eviterà l'attacco"

    Il Segretario di Stato Usa ha incontrato il ministro degli Esteri inglese Hague.
    La Russia vuole agire in coordinamento con l'Iran

    Orlando Sacchelli – Lun, 09/09/2013 – 14:25

    Da Londra il segretario di Stato Usa John Kerry torna sulla Siria affermando che "i rischi che comporta non agire sono maggiori di quelli di un’azione".

    Il capo della diplomazia americana fa una timida apertura ad Assad: "Potrebbe evitare un attacco consegnando le sue armi chimiche alla comunità internazionale entro la settimana prossima". Ma aggiunge che il presidente siriano "non sembra sul punto di farlo". Kerry insiste poi appellandosi alla comunità internazionale sottolineando che non può restare a guardare mentre il regime di Assad fa ricorso alle armi chimiche. Nel ribadire la linea della fermezza Kerry mette le mani avanti: "Lasciate che io sia chiaro. Gli Stati Uniti, il presidente Obama, io stesso e tanti altri siamo assolutamente d’accordo che la soluzione del conflitto in Siria richieda una strada politica. Non esiste una soluzione militare, non ci facciamo illusioni su questo".

    Kerry ribadisce che in Siria gli Usa "non stanno dicendo di volere una guerra", ma pensano a un attacco militare "incredibilmente ristretto e limitato" per soffocare la capacità bellica di Assad. Dopo l’incontro con il capo del Foreign Office, William Hague, Kerry aggiunge di comprendere l’ostilità serpeggiante nell’opinione pubblica verso un nuovo intervento armato, che metterebbe a rischio la vita di militari. Tuttavia spiega che lo sforzo bellico non prevede l’invio di truppe sul terreno e punterà invece a far capire ad Assad che non deve più usare armi chimiche.

    La relazione tra Usa e Gran Bretagna è "speciale" ed è "più forte di un voto in Parlamento", è una relazione che si basa su "valori condivisi e le regole con cui la società organizza le proprie relazioni": Kerry ha commentato in questo modo, smorzando ogni polemica, il recente voto alla Camera dei Comuni che ha bocciato la richiesta di intervento in Siria al fianco degli Usa presentata dal governo Cameron. "Non c’è partner migliore in questo sforzo che il Regno Unito e il nostro legame è un modello di collaborazione internazionale", ha assicurato Kerry.

    La Russia fa sapere di voler agire "in coordinamento" con l’Iran sulla crisi siriana "per evitare una situazione catastrofica nella regione": lo ha detto il viceministro degli esteri russo Mikhail Bogdanov incontrando il suo collega iraniano a Mosca. Bogdanov ha annunciato che il presidente Vladimir Putin e quello iraniano, Hassan Rohani, si incontreranno a breve Intanto i ministri degli Esteri delle sei monarchie del Golfo favorevoli a un intervento militare (Arabia Saudita, Kuwat, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein e Oman) si riuniranno domani a Gedda, in Arabia Saudita, per discutere della questione. L’Arabia Saudita, capofila della coalizione, sostiene senza riserve un attacco militare contro il regime di Assad. "Il genocidio e le gravi violazioni dei diritti umani subìti dal popolo siriano esigono un intervento immediato della comunità internazionale", aveva afferamto alcuni giorni fa il segretario generale del Consiglio, Abdellatif al-Zayani.

    http://www.ilgiornale.it/news/esteri/kerry-assad-consegni-armi-chimiche-ed-eviter-lattacco-948844.html

    GLI USA DOVREBBERO BOMBARDARE I RIBELLI SUNNITI ISLAMICI TERRORISTI I QUALI STANNO FACENDO SCOMPARIRE DALLA FACCIA DELLA TERRA SIRIANA TUTTI I CRISTIANI,CHE HANNO RAPPRESENTANTI NEL GOVERNO ASSAD.

    Rispondi
  38. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    L'uomo rapito con Quirico: "Assad non è responsabile dell'attacco chimico".

    Piccinin ha riferito di un colloquio tra i ribelli ascoltato di nascosto mentre era prigioniero: "Sostengo l'esercito libero siriano, ma è un dovere morale dire la verità"

    09/09/2013
    L'uomo rapito con Quirico:
    "Assad non ha usato i gas"
    L'ombra del complotto sulla Siria

    Non è il regime di Bashar al Assad il responsabile dell'attacco con armi chimiche del 21 agosto scorso, a seguito del quale gli Stati Uniti potrebbero intervenire militarmente in Siria.
    E' la convinzione espressa da Pierre Piccinin,
    lo scrittore belga rilasciato ieri insieme al giornalista della Stampa Domenico Quirico, che riferisce di una conversazione tra i ribelli ascoltata di nascosto mentre era prigioniero. "E' un dovere morale dirlo", ha affermato parlando con la radio Rtl. "Non è il governo di Bashar al-Assad ad aver utilizzato il sarin o altri gas alla periferia di Damasco". L'insegnante 40enne ha poi ammesso quanto "gli costi dire" tutto ciò, perchè "dal maggio del 2012 sostengo fortemente l'Esercito libero siriano (le milizie dei ribelli) nella sua giusta lotta per la democrazia".

    Kerry accusa, Assad nega – ''Non c'è dubbio su chi sia responsabile per l'attacco chimico'' a Damasco, ha ribadito invece oggi a Londra il segretario di Stato Usa John Kerry ripetendo che la quantità di prove a carico di Assad disponibili al momento ''non ha precedenti''. Accuse che il presidente siriano è tornato a contestare negando che il regime sia dietro agli attacchi di gas nervino e sostiene che le forze governative siano state esse stesse prese di mira dall'uso di armi chimiche. Se ci sarà un attacco contro la Siria, aspettatevi risposte a tutto campo, perche' ''non siamo l'unico attore nella regione'', ha detto Bashar al Assad alla Cbs. Come si legge sul sito di CbsNews, il presidente iraniano, riferendosi ai suoi alleati iraniani e agli Hezbollah, ha detto che gli Usa ed i suoi alleati devono ''aspettarsi qualsiasi azione'' di risposta. All'anchorman Charlie Rose, il presidente siriano ha spiegato: ''Dovete aspettavi qualsiasi cosa. Non necessariamente da parte del governo. ''Avete diverse parti, fazioni diverse, ci sono ideologie diverse – ha chiosato Assad -. Avete di tutto nella regione in questo momento''.

    http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/1306808/L-uomo-rapito-con-Quirico—-Assad-non-e-responsabile–dell-attacco-chimico-.html

    LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

    Rispondi
  39. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Siria, Damasco apre al controllo internazionale sull'arsenale chimico

    Accolta positivamente la proposta dei russi.
    Non è chiaro se basterà a fermare un attacco dagli Usa

    Andrea Cortellari – Lun, 09/09/2013 – 18:36

    Prima le parole del Segretario di Stato americano John Kerry, che ha ipotizzato – in tono ironico – che la Siria consegnasse le armi chimiche entro una settimana, per evitare un attacco da parte degli Stati Uniti.

    Poi la controproposta del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che, cogliendo la palla al balzo, ha rilanciato con la proposta di adesione di Bashar al-Assad all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) e sul controllo internazionale sull'arsenale non convenzionale.

    Kerry: Assad consegni armi

    Un'idea salutata dal Segretario dell'Onu, Ban Ki-Moon, che ha proposto la destinazione dell'arsenale chimico a "un posto sicuro all’interno del Paese dove possono essere distrutte". Ma anche da Damasco.
    Il ministro degli Esteri Walid Muallem, a Mosca per incontrare il suo omologo Lavrov, ha detto in conferenza stampa di accogliere positivamente l'idea russa di mettere l'arsenale siriano sotto il controllo internazionale, definendo prioritarie "le vite dei nostri cittadini e la sicurezza del nostro Paese".
    Non è chiaro se un'adesione della Siria alla proposta russa possa portare a uno stop o a un rallentamento nelle operazione previste dagli Stati Uniti. Il dipartimento di Stato ha chiarito che le parole di Kerry non erano altro che "un’argomentazione retorica" e non un'apertura nei confronti di Damasco, aggiungendo che "non ci si può fidare di questo brutale dittatore, abituato a travisare i fatti".
    Il premier inglese David Cameron ha messo in guardia da una mossa coordinata tra Mosca e Damasco, che potrebbe essere semplicemente un "diversivo", per ritardare il possibile intervento nel conflitto in atto. Ha però anche detto che sarebbe "un grande passo in avanti". Una fonte ufficiale israeliana ha definito il piano di disarmo "la migliore soluzione anche per Israele".
    La Casa Bianca ha nel frattempo annunciato che altri 14 Paesi sono pronti a firmare il documento di condanna del regime, già siglata da altri 11, Italia compresa.

    http://www.ilgiornale.it/news/esteri/siria-damasco-pronto-mettere-armi-chimiche-sotto-controllo-948912.html

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      sono matti in tanti a voler far dimettere Assad che ,dipinto falsamente come un feroce dittatore,in fondo riesce a far convivere in Siria etnie variegate e comunità religiose differenti con un governo che si presenta come laico,nel senso che non e' teocratico, per esempio come in Iran dove di fatto comanda l'ayatollah islamico,e nessuno lo puo' contraddire e lui e' al di sopra delle leggi statali poichè governa col corano in mano….

      Rispondi
  40. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    lino961
    Spero che Assad dimostri senza timore alcuno la sua estraneità all'uso di armi chimiche perché se dovessero vincere i ribelli le stesse armi finirebbero in mano ad al-Qaeda e allora si saranno ca..i!
    Fa bene Putin a difendere Assad!!!

    Rispondi
  41. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    serjoe

    Non c'e' niente da fare: i russi stanno giocando a scacchi con gli americani e si sa che in questo sono dei maestri.
    Lo scacco matto alleggia per Obama e compagni di merenda.

    Rispondi
  42. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    la mia opinione al riguardo è che provo disprezzo per tutto ciò che non sia prettamente ITALIANO e in particolare fascista (nel senso di imperiale come qualcuno ha sìdetto sopra…) dovremmo riarmarci e far tuonare la nostra voce. ovviamente con questa italietta penosa piena di giovani femminucce coi capelli tipo el sharaawy e ragazze "dai facili costumi" che ignorano ogni minima forma di decenza e rispetto, questo rimarrà solo un sogno, temo!
    Purtroppo è triste constatare che stiamo andando verso il burrone della ipocrisia di sinistra, la quale finirà quando saranno finiti gli Italiani, ovvero tra 50 anni. Solo allora, qualche residuo italiano (in particolare quelli che si sono trasferiti all'estero) si accorgeranno che lo sfacelo poteva a ragione essere evitato.
    una volta si esclamava:finis Poloniae. Da ora in poi: finis Italiae.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      LA STORIA E' FATTA DI CORSI E RICORSI.
      VERRA' IL MOMENTO DEL RISCATTO ITALIANO MODELLO FASCISMO DA QUESTA DERIVA LIBERAL-COMUNISTOIDE-ISLAMISTA-MASSONICA-MAFIOSA.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      basta limitarsi al minimo essenziale nel comprare quello che non e' sicuramente italiano fatto in Italia.
      Nel dubbio astenersi dall'acquisto.
      Io seguo questa regola e non mi trovo male.
      Acquisti a km. zero secondo il principio autarchico fascista e devo dire che mi trovo bene.
      Le bancarelle e i negozi anche di prodotti agricoli di extracomunitari li salto a pie' pari.

      Rispondi
  43. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Dario40

    non c'è niente da fare Obama e sodali hanno il vecchio problema dell'armamento

    Rispondi
  44. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    ….Piccinin ha anche aggiunto che "non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco".

    Un'affermazione che si basa su una conversazione tra ribelli origliata insieme a Quirico, ma che dovrà necessariamente essere provata con argomenti più convincenti. Lo stesso inviato della Stampa ha detto di avere sentito una discussione via Skype tra tre persone la cui l'identità è rimasta ignota.

    Nella conversazione, le tre persone dicevano "che l'operazione del gas nei due quartieri di Damasco era stata fatta dai ribelli come provocazione, per indurre l'Occidente a intervenire militarmente". Ma non è possibile dire "se tutto questo sia vero"…..

    http://www.ilgiornale.it/news/esteri/siria-quirico-procura-piccinin-ha-subito-due-false-948869.html

    Rispondi
  45. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    obama è sotto scacco anche della Arabia Saudita(ostile ad Al Assad) che altrimenti non gli rinnova l'autorizzazione alle basi militari USA nel suo territorio.

    Rispondi
  46. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Siria: esercito di Assad tenta liberazione città cristiana

    09-09-2013

    Le forze governative siriane hanno lanciato da questa mattina, un’offensiva per liberare la città cristiana di Maaloul dal terrore islamista.
    Negli ultimi sei giorni, la città di Maaloula ha già cambiato tre volte mano tra le forze leali e i gruppi islamici terroristici alleati di Obama presidente USA, alcuni dei quali legati ad al Qaeda.
    I combattimenti nei pressi di Maaloula, nelle montagne a nord della capitale, rischia di distruggere antichi siti cristiani immersi nelle colline che sono un luogo di pellegrinaggio per i fedeli.
    Maaloula ha diverse chiese e monasteri importanti, come il monastero greco-ortodosso di Mar Tecla, visitato da molti cristiani.
    Un numero considerevole di abitanti di Maaloula, così come Sarkha e Jabaadeen, due vicine città, parlano ancora l’aramaico, la lingua di Cristo.
    La maggior parte dei residenti erano fuggiti Maaloula quando combattimenti scoppiati mercoledì scorso intorno a un posto di blocco presidiato dai combattenti del governo.
    Tra le forze di opposizione che hanno preso il controllo della città c’è un gruppo di AlQaida.
    I membri di tale gruppo hanno caricato un video su YouTube. Il video di conclude con un colloquio con due donne anziane che indossano l’abito nero delle suore cristiane, circondate dagli estremisti islamici. Una delle donne dice che i ribelli ‘le hanno trattate “molto bene”.
    I cristiani costituiscono il 10 per cento della popolazione siriana. Una piccola percentuale che vede nell’alawita Assad, protezione dalla maggioranza sunnita legata ai sauditi.
    E’ incredibile come il cosiddetto Occidente si appresti a bombardare siti e basi dell’esercito siriano, indebolendolo, e rendendo più difficile la difesa delle città cristiane dalla furia dei ‘ribelli’.

    http://voxnews.info/2013/09/09/siria-esercito-di-assad-tentano-liberazione-citta-cristiana/

    OCCIDENTE DI MERDA

    Rispondi
  47. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Siria:
    Arabia Saudita è il primo alleato Usa nell’attacco

    08-09-2013

    Non c’erano dubbi. Visto che i sauditi si sono offerti di pagare le spese di un eventuale rovesciamento di Assad. Il loro scopo: un governo talebano a Damasco di stampo wahabbita.
    Il segretario di Stato John F. Kerry ha detto oggi Domenica, che l’Arabia Saudita ha deciso di partecipare all’attacco USA contro la Siria, e che altri governi arabi sono pronti a firmare una dichiarazione che denuncia l’uso di armi chimiche da parte del presidente Bashar al-Assad.
    Dopo una sessione di tre ore qui con nove ministri degli esteri arabi e il segretario della Lega araba Nabil Elaraby, Kerry ha detto che “un certo numero di paesi” aveva accettato il documento di denuncia approvato la scorsa settimana da circa la metà del gruppo del G20 al summit della scorsa settimana in Russia.
    In piedi al fianco di Kerry nel corso di una conferenza stampa dopo la riunione, il ministro degli Esteri del Qatar – altro grande sponsor finanziario dell’operazione Siria -, Khalid al-Attiyah: “Chiediamo a tutti gli altri paesi di intervenire per proteggere il popolo siriano.” Ha detto che il suo governo stava considerando come aiutare lo sforzo ‘siriano’. Il Qatar ha inviato bombardieri e altre risorse militari per l’intervento della NATO in Libia nel 2011.
    L’Arabia Saudita ha fortemente indicato nelle ultime settimane che avrebbe partecipato a un attacco a guida USA contro la Siria. Ora la conferma ufficiale.

    Rispondi
  48. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    Egitto e Siria, le strane guerre per procura di (e tra) Qatar e Arabia Saudita

    Mentre in Siria, dove lo scambio di accuse sull’utilizzo di armi chimiche si fa sempre più feroce, Qatar ed Arabia Saudita sono insieme nel sostegno alle milizie islamiche contro l’apostata regime nazional-socialista dell’alauita Bashir Al Assad, in Egitto le cose tra i due più potenti Paesi della penisola arabica non vanno altrettanto bene. Mentre l’Unione europea avvia timide sanzioni contro i golpisti egiziani che hanno sanguinosamente represso le proteste dei Fratelli Musulmani e gli Usa tentennano in attesa di capirci qualcosa, i loro più grandi alleati in Medio Oriente, i sauditi, appoggiano senza se e senza ma l’esercito egiziano che teoricamente avrebbe fatto una “rivoluzione laica” per fermare la deriva islamista del governo dei Fratelli Musulmani.

    Eppure l’Arabia Saudita è una monarchia integralista wahabita, custode dei luoghi della fede, che dovrebbe stare dalla parte di chi vuole la sharia messa inflessibilmente in atto a Riyadh. Invece il ministro degli esteri saudita, il principe Saoud al-Fayçal, mentre i militari massacravano gli islamisti e i Fratelli Musulmani appiccavano il fuoco alle chiese Copte, ha detto che «le posizioni della comunità internazionale hanno preso una strana direzione» ed ha poi minacciato: «Non dimenticheremo questa posizione ostile verso le nazioni arabe ed islamiche, se saranno mantenute». L’Arabia Saudita ha anche annunciato che i 5 miliardi di euro di aiuti che l’Ue non verserà saranno sostituiti da 7 miliardi di dollari in arrivo da Riyadh e da altri governi arabi.

    I Fratelli Musulmani egiziani non sono mai stati molto simpatici alle monarchie petrolifere del Golfo che già il 3 luglio, quando i militari hanno destituito il presidente eletto Mohamed Morsi, avevano annunciato un versamento di 12 miliardi di dollari per aiutare i golpisti: 5 miliardi dall’Arabia Saudita, 4 dal Kuwait e 3 dagli Emirati Arabi Uniti. Dall’elenco mancavano solo il piccolo Bahrein, di fatto diventato un protettorato saudita dopo la repressione nel sangue della rivolta sciita, e soprattutto il Qatar.

    FINE 1^ PARTE……

    Rispondi
  49. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    2^ PARTE

    È giusto re Abdallah in persona a spiegare il sostegno saudita al nuovo governo militare de Il Cairo in nome «della lotta al terrorismo, all’estremismo ed alla sedizione», le stesse parole usate dalla dittatura siriana per bollare l’opposizione armata finanziata da sauditi e qatariani. Ma in Egitto nel mirino dei sauditi ci sono i Fratelli Musulmani che appoggiavano gli islamisti che vogliono abbattere Assad in Siria e la presa di posizione saudita contro di loro è inusuale per una monarchia abituata ad agire nell’ombra e spesso su più tavoli. Probabilmente l’Arabia Saudita non perdona ai Fratelli Musulmani di aver sostituito al governo Hosni Mubarak, grande amico di Riyadh in nome dell’asse filo americano e meno palesemente pro-israeliano.
    Come spiega su Confluences Méditerranée il politologo Karim Sader, esperto delle monarchie del Golfo, «la caduta del rais Mubarak ha costituito un vero trauma in Arabia Saudita, perché gli Usa hanno abbandonato Mubarak per avvicinarsi ai Fratelli Musulmani. Guidati dal loro pragmatismo politico, gli americani si sono rapidamente accomodati con il potere della fratellanza, d’altronde più che islamisti erano ultra-liberisti a livello economico e garantivano la sicurezza di Israele. Un vero e proprio schiaffo a Riyadh che coltiva un’avversione storica per la confraternita islamista».

    Su Point.fr, David Rigoulet-Roze, dell’Institut français d’analyse stratégique (Ifas), spiega che «i Fratelli Musulmani, essendo un movimento islamista rivoluzionario impegnato in politica, sono alla fine in grado di contestare la logica dinastica wahabita nei Paesi del Golfo». È questo il contagio che teme la dinastia dei Saud che dal 1932 ha potere assoluto sui suoi sudditi e che non è stata risparmiata dai soprassalti della primavera araba. Ad est nel 2011 si è fatta sentire la minoranza sciita (il 10% della popolazione) che chiede la fine delle discriminazioni nei suoi confronti e che è stata duramente repressa dalla polizia saudita pagando le manifestazioni con 9 morti. C’è anche un movimento sciita che chiede l’indipendenza della regione petrolifera di Qatif ed Al-Hassa. Ma anche il 90% dei sunniti sauditi comincia a preoccupare il regime: sono soprattutto giovani, sempre più politicizzati e non vedono di buon occhio che la manna petrolifera finisca quasi tutta nelle tasche della ipertrofica famiglia reale. Come dice Sader, «tutti gli ingredienti di una primavera sono riuniti in Arabia Saudita».

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  50. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    3^ PARTE

    Ecco perché il golpe militare egiziano, invocato da una “rivolta popolare”, è stato accolto con entusiasmo dai sauditi che usano lo stesso bellicoso linguaggio contro i loro dissidenti Il principe Saud al-Fayçal accusa i Fratelli Musulmani di «aver incendiato edifici pubblici, ammassato armi ed utilizzato donne e bambini come scudi umani nel tentativo di guadagnare il favore dell’opinione pubblica» e non va dimenticato che il nuovo uomo forte dell’Egitto, il generale Abdel Fattah al-Sissi, è stato un attaché militare egiziano in Arabia Saudita.
    Se le monarchie petrolifere del Golfo tifano per l’eliminazione fisica dei Fratelli Musulmani, il Qatar ha da subito sostenuto gli islamisti “moderati” giunti al potere dopo le primavere tunisina ed egiziana. Il perché lo spiega bene Nabil Ennasri, dell’università d’Aix-en-Provence ed autore del libro “L’énigme du Qatar ”: «Oltre alla connivenza ideologica tra questa formazione ed una parte dell’apparato statale del Qatar, i Fratelli Musulmani presentano il vantaggio di avere la legittimità delle urne. Doha aveva compreso che questo movimento sarebbe diventato l’epicentro della vita politica di molti Paesi arabi e che quindi era meglio gettare le basi di un coordinamento mutuale e profittevole».
    Per questo l’emirato del Qatar ha dato ai Fratelli Musulmani aiuti per 7 miliardi di dollari. Contrariamente all’Arabia Saudita, l’emirato gasiero conservatore, con una popolazione di soli 220.000 cittadini completamente spoliticizzati, non rischia nessuna contaminazione rivoluzionaria islamista e per questo ha definito un colpo di Sato la destituzione di Morsi e poi ha condannato senza mezzi termini «L’uso eccessivo della forza» contro gli islamisti.
    Sader evidenzia che «il Qatar si ritrova in una posizione delicata perché non può abbandonare i Fratelli sui quali ha investito del denaro, ma non ha i mezzi per opporsi all’Arabia Saudita. Così l’emirato rompe con la sua diplomazia aggressiva e ritrova la sua passata posizione di mediatore, sotto l’impulso del nuovo emiro Tamim ben Hamad al-Thani», che ha fatto fuori il padre con un incruento golpe dinastico.
    Comunque, con la caduta del governo islamista in Egitto, l’Arabia Saudita si prende una rivincita sui rivali del Qatar. Secondo Rigoulet-Roze «interrompendo la transizione dei Fratelli, le monarchie petrolifere hanno convertito il potenziale rivoluzionario delle primavere arabe sotto forma di una logica contro-rivoluzionaria. Il solo Paese sunnita ad aver osato di tener testa a Ryad non è arabo, è la Turchia»

    Rispondi
  51. Anonimo

    Settembre 9th, 2013

    4^ PARTE

    Infatti, dopo il golpe egiziano il premier turco Recep Tayyip Erdogan non ha cessato di accusare la comunità internazionale per non essere intervenuta di fronte al massacro in Egitto, arrivando ad affermare che «non c’è alcuna differenza tra Abdel Fattah al-Sissi e Bashir Al Assad».

    E si ritorna alle contraddizioni del mondo arabo sunnita che finanzia unito le milizie islamiche che vogliono abbattere il regime militare siriano e si divide in due fronti contrapposti quando i militari prendono il potere in Egitto estromettendo, mitra alla mano e carrarmati nelle piazze, i Fratelli Musulmani.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 9th, 2013

      HO LETTO TUTTO DI UN FIATO QUESTE QUATTRO PAGINE SU EGITTO E SIRIA.
      ANCHE SE NON E' FACILE DIPANARE LA INTRICATA MATASSA DEI RAPPORTI TRA ARABIA SAUDITA QATAR E GLI ALTRI STATI ARABI ED ISLAMICI.
      L'ESSERE PRODUTTORI DI IDROCARBURI A QUEL LIVELLO LI PONE IN VANTAGGIO RISPETTO AI PAESI OCCIDENTALI INDUSTRIALIZZATI DIVORATORI DI ENERGIA DA IDROCARBURI.
      IN PIU' GLI USA CON L'ACCORDO DELLE BASI MILITARI IN QUEI PAESI DEL MEDIORIENTE INTRATTIENE FAVOREVOLI ACCORDI COMMERCIALI CHE NON FANNO SCHIFO AL TANTO DEMOCRATICO DI FORMA,TALE BARAK HUSSEIN OBAMA,INCRESCIOSAMENTE PRESIDENTE USA NONCHE' PREMIO NOBEL PER LA PACE……ETERNA(forse).

      Rispondi
  52. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Siria, il Papa: "Conventi chiusi accolgano i rifugiati"

    Il Pontefice in visita al centro Astalli di Roma:
    "I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo"
    Chiara Sarra – Mar, 10/09/2013 – 17:44

    Con l'acuirsi della situazione in Siria e degli sbarchi sulle coste italiane soprattutto di persone in fuga da Damasco, anche il Vaticano potrebbe presto aprire le sue porte a quelli che cercano asilo.
    "A cosa servono alla Chiesa i conventi chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo e i rifugiati sono la carne di Cristo",ha proposto Papa Francesco durante il suo discorso nel centro Astalli di Roma dove ha incontrato gli immigrati.
    "Grazie perchè difendete la vostra dignità, ma anche la nostra dignità umana", ha detto il Pontefice nel suo discorso nella struttura dei Gesuiti che accoglie i rifugiati, "Non basta dare un panino, ma bisogna accompagnare queste persone". Alla sua uscita dall’edificio che ospita sia il centro Astalli che l’attigua casa dei Gesuiti, Bergoglio è stato lungamente applaudito dalla folla.

    http://www.ilgiornale.it/news/siria-papa-conventi-chiusi-accolgano-i-rifugiati-949153.html

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 10th, 2013

      WSINGSING
      Molti rifugiati potrebbero anche andare ad alloggiare in Vaticano………così si capirà cosa significa trattare con gli altri (fratelli, per modo di dire……).
      Parlate con chi lavora presso i centri di assistenza e cambierete presto idea!

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 10th, 2013

      Sembra che lo Stato Italiano paghi 30 Euro al giorno di diaria a chi accoglie e da loro vitto ed alloggio agli extracomunitari arrivati clandestinamente ed in attesa di destinazione, per il periodo, in genere alcuni mesi, entro il quale il tribunale si pronuncia sullo status di rifugiati politici: ecco spiegato l'interesse della Chiesa ad accoglierli: 30 euro al giorno cadauno…..

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 10th, 2013

      fedele50

      un bel tacere nooooooooooooooooooooooooooooooo,
      questo papa fa acqua da tutte le parti,e danni a iosa,

      portali tutti a casa tua ,
      non in ITALIA , la mia PATRIA,
      ma in Argentina, LI DI SPAZIO E, DI TERRA DA LAVORARE CE N'E' E TANTA.

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 10th, 2013

      pajoe

      Adesso ho capito il vero motivo delle dimissioni di Papa Benedetto e quello per cui Papa Bergoglio è stato eletto al posto del Cardinale di Boston Sean P. O'Mally ! Probabilmente per potere meglio collaborare con la Presidente Boldrini ed Il Ministro kashetu,alias Kienge (sic)e i solerti cattocomunisti Italiani.Non dimentichiamo che questi esodi dall'Est e dall'Africa sono il più grande business del secolo per molti e che impoveriranno sempre più questa piccola Nazione.
      Ai posteri l'ardua sentenza, scriveva il Manzoni, ma quelli, erano altri tempi e per certi versi migliori, non era stato ancora inventato il già fallito multiculturalismo.

      Rispondi
  53. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    E' una splendida idea.
    Oltre questo, il buon Papa Francesco, dovrà preoccuparsi di dare loro a mangiare 3 volte al giorno, vestirli e preoccuparsi di sapere, in ogni momento, come e dove trascorrono la loro giornata. Perchè avere molto tempo a disposizione induce spesso alla voglia di delinquere.
    Come dice il proverbio:
    l'ozio è il padre di tutti i vizi!

    Rispondi
  54. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Giangi2

    Si ma prima facciamo sparire tutti i crocifissi e le immagini sacre al cattolicesimo, per non urtare la loro sensibilita'.
    Sperando che rimanga in piedi qualcosa dopo il loro utilizzo.

    Rispondi
  55. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    IO VORREI DIRE AL SANTO PADRE CHE IL 99,9% DI QUESTI ISLAMICI,CHE PROVENGONO DALLA SIRIA E SBARCANO ALLEGRAMENTE IN VACANZA PERPETUA AGGRATIS IN ITALIA,SONO PARENTI O AMICI DEGLI ASSASSINI DEI CRISTIANI E CATTOLICI CHE OPERANO TUTTI I GIORNI ORMAI DA TEMPO IN QUELLA NAZIONE E LIMITROFE.
    HANNO CHIESTO SCUSA DI QUESTI MASSACRI SIRIANI QUESTI ""POVERI PROFUGHI"" CON L'IPHONE AL SEGUITO OPPURE IL SANTO PADRE LI HA GIA' PERDONATI SENZA CONFESSARLI NE' IMPORGLI PENITENZA???
    CHE TRISTEZZA VEDERE L'OCCIDENTE CRISTIANO E GRECO-ROMANO CHE SI STA AUTODISTRUGGENDO….!!!!

    PERCHE' IL SANTO PADRE NON DICE UNA CHE SIA UNA PAROLA DI BIASIMO PROFONDO IN MERITO AI MASSACRI DI CRISTIANI IN MEDIORIENTE DA PARTE DI ISLAMICI TERRORISTI FANATICI INTOLLERANTI QUANDO PARLA DALLA FINESTRA IN PIAZZA S.PIETRO A ROMA????

    PERCHE' IL SANTO PADRE HA QUESTO INCUBO DI VOLER IMPORRE ALL'ITALIA QUESTI FURBI FINTI PROFUGHI CHE INVECE VENGONO QUI' INVIATI DAI CAPORIONI MUSSSULMANI PER OCCUPARE UN PO' ALLA VOLTA L'EUROPA E POI FARLA DIVENTARE UN ""CALIFFATO ISLAMICO""??

    NON FACCIA POLITICA SULLA PELLE DEGLI ITALIANI CHE A MILIONI PATISCONO LA FAME E CHE IL SANTO PADRE INCONTRA SOLO NELLE OCCASIONI IMPORTANTI DI ECCLESIASTICHE…!!!!
    PRIMA VENGONO GLI ITLIANI
    IN SIRIA GLI STRANIERI SPECIE SE CRISTIANI VENGONO UCCISI ALTRO CHE IMAM CHE LI ACCOLGA E LI OSPITI IN CONVENTI ISLAMICI,AL MASSIMO IN CIMITERI DI FORTUNA DOPO UNA BELLA SCARICA DI ARMA DA FUOCO.

    Rispondi
  56. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    marforio

    Quello che l'incuria del tempo risparmio , sara' distrutta dagli ultimi saraceni.
    Povera Italia tra comunisti e catto ,ci stiamo facendo karakiri.

    Rispondi
  57. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Luigi Farinelli
    I conventi, fino alla Rivoluzione Francese dei cosidetti "lumi" rappresentavano il wel.fare dell'antichità, distrutto in Francia dalla furia giacobina, in Europa da quella massonica. Nei conventi i poveri ricevevano sempre un pasto caldo e rifugio notturno e gli ospedali funzionavano, secondo gli standard dell'epoca. La furia anticristiana ha distrutto tutto, creando, in Francia, masse di disperati (di fatto, il proletariato). Chiese e conventi furono saccheggiati e così pure in Italia durante il Risorgimento: movimento spinto dalla massoneria e dal protestantesimo inglese che miravano esclusivamente alla distruzione degli Stati Borbonico e Pontificio in quanto cattolici.

    Rispondi
  58. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    giorgio.peire

    E bravo Franceschie, questa è un'altra trovata, poi vedremo come finirà.

    Rispondi
  59. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Macina

    Mohammed Francesco 1° ha parlato.

    Siamo a posto!

    Rispondi
  60. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Nadia Vouch

    Assolutamente perplessa difronte a questa proposta del Papa.
    Ma scherziamo?!
    E' come dare la patente d'ingresso a chiunque si dichiari genericamente "siriano", aprendo porte e finestre e portoni ai terroristi!
    C'è tanta gente povera da aiutare in Italia, italiani, che non hanno più né casa né cibo né lavoro, e Voi, la Chiesa, mettete le Vostre strutture al servizio di chiunque potrebbe schermarsi dietro a dei terroristi, invasori e occupatori, che vogliono annientare il Cristianesimo?

    Rispondi
  61. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Kayleigh

    Ma quando dice che a queste nuove risorse non basta dare un panino ma bisogna accompagnarle, intende accompagnarle fuori dall'Italia.
    Vero?!

    Rispondi
  62. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Macina

    Che quanti ingenuamente versano ancora l'8 per mille alla Chiesa cattolica si ravvedano!
    Io da anni ho deciso di non più farlo.
    Meglio versare allo Stato Italiano, tanto i soldi finiranno lo stesso a finanziare i nuovi "ospiti" di Mohammed Francesco 1°.
    Ma così almeno non paghiamo due volte!

    Rispondi
  63. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Questo Papa in fondo sogna l'annientamento della nostra società.
    Per lui tutti sono rifugiati, non esistono clandestini ma tutti hanno diritti e nessun dovere.
    Ovviamente ora apre le porte dei conventi che, putroppo, sono vicini ai centri abitati e di fatto obbliga la cittadinanza a sopportare questa masnada di parassiti.
    NON SONO RIFUGIATI CARO PAPA, SONO CLANDESTINI e se non ti piace la verità è ora che tu te li prenda a casa tua dove hai opportunamente vietato l'accesso ai clandest….OPS, RIFUGIATI

    Rispondi
  64. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    illuso
    Caro Francesco, il problema non è dove alloggiarli per i primi tempi, il problema grave è se una nazione di 62 milioni di abitanti come l'itaietta è in grado di ospitare milioni di persone di etnie e religioni diverse dalla tua e dalla mia. Io penso proprio di no.
    Altro problema da tenere in considerazione: Sono a norma i conventi dismessi del clero? Le spese del loro mantenimento chi le sostiene? La caritas, lo stato o chi…
    Caro Francesco queste sono le domande alle quali bisognerebbe rispondere.
    Notizia di oggi, dieci milioni di italioti hanno contenuto di molto le spese alimentari, la maggior parte sono persone anziane e giovani, non sarebbe bene pensare anche a loro magari nello stesso modo a cui si pensa ai rifugiati? Io credo di si.
    Caro Francesco, a Padova i rifugiati ai quali ti riferisci, vivono in pensioni da 3 stelle, pensione completa naturalmente a cui aggiungere sigarette, scheda telefonica e 30 euro giornalieri ,questi "signori", nostre future risorse, spesso manifestano in corteo per le vie del centro per segnalare alle istitUzioni cittadine che questo è poco…
    Per i nostri giovani questo sarebbe moltissimo. Con simpatia un illuso dalla vita.

    Rispondi
  65. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    NoSantoro

    A Castegandolfo c'è un magnifico appezzamento di terreno di circa 55 ettari fornito di vaccheria e uliveto che l'attuale Santo Padre ha deciso di non frequentare, almeno per quest'anno. Sarebbe una splendida idea dotarlo di qualche forma di alloggio per salvaguardare almeno gli storici palazzi dei Barberini ed alloggiarvi gli amati profughi. Vendendo poi qualche pezzo non eccezionale del Tesoro Vaticano si potrebbe provvedere anche al loro sostentamento.

    Rispondi
  66. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    ANGELO POLI

    L'idea del papa potrebbe essere buona, ma viene subito dopo la domanda:" Usando gli ex conventi, le centinaia di migliaia di sbandati in Italia la Chiesa riesce a sistemarli tutti, ma soprattutto a mantenerli?" Si può chiedere ad una popolazione cristiana stremata dalle tasse in Italia, con oltre tre milioni di disoccupati a cui pensare e molte persone italiane in indigenza grave e senza alloggio proprio, chiedere proprio a loro di mantenere tutti questi esuli e clandestini a tempo indeterminato? Come? Gratis? A meno che non se ne assumano la responsabilità i vari organismi vaticani e altro senza gravare ulteriormente sugli Italiani in gravissime difficoltà in questo momento loro stessi.

    Rispondi
  67. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    marcello.sanna

    Non è che qualcuno potrebbe ricordare all'Imam Badoglio che i conventi e qualsiasi altra proprietà della Chiesa provengono dalle nostre donazioni E CHE FORSE SAREBBE STATO MEGLIO FARE ACCOGLIENZA PER GLI ITALIANI BUTTATI PER STRADA ? Bravo Badoglio ! Continua così !

    Rispondi
  68. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    marforio

    Cio' che ora appartiene a questi preti odierni e´un patrimonio di tutti noi ITALIANI,credenti o no .Da parte mia la vedo sul piano culturale, non si possono mettere gente dentro a gioielli del cristianesimo , specialmente gente che vede il cattolicesimo come satana.Le dico sinceramente se vedo qualcuno in strada che ha bisogno sia nero o giallo , nel mio piccolo lo aiuto senza grandi moine.Ma la massa se ha problemi dovrebbero metterlisu di un pulman e portarli a Strassburgo .Come unione forse si darebbero da fare anche i farlocchi che sono solo capaci a dire di accogliere tutta la monnezza che viene dal mondo , specialmente da Levante.

    Rispondi
  69. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    mutuo

    La scelta del nome era già tutto un programma. La soluzione per salvare l'italia dalla coltura islamica è passare alla chiesa ortodossa. Il cattolicesimo è in mano alla coltura marxista e vede molto bene anche la dottrina di Maometto, siamo tutti fratelli, perchè costruire moschee, utilizziamo le chiese ormai vuote, magari in condominio con gli islamici, in futuro anche con gli induisti, questo sarà il prossimo messaggio di Francesco o Franceschiello?.

    Rispondi
  70. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    Non bastava la feccia ideologica comunistoide a far danni,adesso ci si mette anche il papa.
    Come al solito tutti a proporre ospitare e accogliere,però,mai visto il vaticano scucire dei soldi per i tanto cari immigrati.
    Diventeremo ostaggi di tutti gli sciagurati(ma furbi)accolti con tutti gli onori e mantenuti dalla grande nazione Italiana.
    E pensare che era partito bene ma adesso ha perso la strada,uguale ai politici Italici tutti bravi e disponibili ma con il culo degli altri.

    Rispondi
  71. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    serjoe

    Ottima idea questa di papa Francesco, con il programma monastico:
    sveglia alle 5,30..
    colazione a pane ed acqua…
    preghiera fino alle 7,30….
    quindi lavoro sui campi…
    pranzo alle ore 12,30 con pane e maremellata e acqua di fonte,
    quindi un avemaria e ritorno sui campi
    o a sbrigare le faccende domestiche.
    Alle 19,00 cena per chi avesse ancora fame ..discussione sul da farsi per l'indomani
    e alle 21,00 in punto tutti a nanna,
    non prima di lavarsi con l'acqua fredda.

    Rispondi
  72. Anonimo

    Settembre 10th, 2013

    MI PIACEREBBE CONOSCERE L'OPINIONE DELLA DIRIGENZA DI CASAPOUND RIGUARDO ALL'ARTICOLO SU PAPA FRANCESCO,E SUI COMMENTI A QUANTO DICHIARATO DAL SANTO PADRE,CONSIDERATO CHE CASAPOUND SOSTIENE IDEALMENTE LA CAUSA DI UNA PARTE DELLA SIRIA,IL GOVERNO IN CARICA,CHE COMUNQUE NON E' CHE BRILLI DI DEMOCRAZIA COME LA INTENDIAMO NOI IN OCCIDENTE..!!!!
    AL DI LA' DELLE FRASI FATTE E DEI PROGRAMMI IDEOLOGICI PRECONFEZIONATI DA TUTTI I PARTITI O FORMAZIONI POLITICHE,CASAPOUND COMPRESA,C'E' POI LA NECESSITA' DI VENIRE A PATTI CON LA REALTA'.
    IN ITALIA ED IN EUROPA DA UN PAIO DI ANNI A QUESTA PARTE E' INIZIATO UN """"ESODO BIBLICO"""
    DI DIMENSIONI EPOCALI DA PARTE DI ISLAMICI PROVENIENTI DA AFRICA E MEDIORIENTE.-
    CHE INTENZIONI HANNO COSTORO(I CLANDESTINI) CHE NON SONO CERTO VENUTI DA NOI RISPETTANDO LE REGOLE SULLA IMMIGRAZIONE ESISTENTI IN CIASCUNO STATO EUROPEO ITALIA COMPRESA?
    IN PIU' C'E' DA DIRE CHE MENTRE GRECIA-SPAGNA-MALTA-CROAZIA HANNO CHIUSO DEFINITIVAMENTE LE FRONTIERE E SE SI AVVICINA UN BARCONE SPARANO A VISTA,INVECE LE NOSTRE FORZE ARMATE E DI POLIZIA VANNO A PRENDERE QUESTI PRESUNTI RIFUGIATI NEI PORTI AFRICANI O IN ACQUE TERRITORIALI INTERNAZIONALI E LI AMMASSANO A MIGLIAIA NEI CIE A SPESE DELLA COLLETTIVITA' PUR SAPENDO CHE COSTORO,NON SOLO NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI INTEGRARSI NELL'ITALIA NE' DI DIVENTARE ITALIANI DOC MA INOLTRE NON HANNO NESSUNA VOGLIA DI LAVORARE IN ITALIA E GIA' PENSANO AL SUSSIDIO ECONOMICO ETERNO O ALLA PENSIONE/VITALIZIO DA SCROCCARE A QUESTO FESSO DI STATO ITALIANO.-
    VOI CASAPOUND CI PENSATE A QUESTO QUANDO ANDATE A FARE QUESTE INIZIATIVE NEI PAESI DOVE L'ISLAM E' RELIGIONE PREPONDERANTE E ANTICRISTIANA ED ANTIOCCIDENTE?
    INSOMMA NON SAREBBE ORA DI FERMARSI A RIFLETTERE PER CAPIRE SE LA CAUSA DA DIFENDERE ED AIUTARE PORTERA' BENEFICIO ALL'ITALIA OPPURE DISASTRI FuTURI?
    LO VEDETE COSA GLI E' VENUTO IN MENTE AL SANTO PADRE FRANCESCO,DI SUGGERIRE DI ANDARE A PRENDERE TUTTI I MILIONI DI ISLAMICI "PROFUGI" IN DIFFICOLTA',ADESSO IN SIRIA,DOMANI CHISSA' DOVE..!!!!-
    E OSPITARLI AGGRATIS NEI CONVENTI IN ITALIA??

    P U R A
    F O L L I A

    MI PIACEREBBE SAPERE COME SI PONE CASAPOUND DI FRONTE A QUESTO PROBLEMA SOLLEVATO DALLO SCRIVENTE CON QUESTO POST.
    SCUSATE L'INCOMODO MA IL MOMENTO E' GRAVE E NON C'E' PIU' TEMPO DI FARE SCELTE SBAGLIATE O AVVENTATE.-
    GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

    Rispondi
  73. Anonimo

    Settembre 11th, 2013

    Non prnetevela con obama e' solo un simpatico e bravo attore. Secondo me non capisce niente ma si diverte parecchio nella parte. Non ci sara' nessuna guerr il governo usa se ne sbatte e pensa solo a guadagnare miliardi sulle borse aimassimi storici. Purtroppo contiamo come il due di picche e se gliitaliani non si svegliano citerremo i falsi cattolici e comunisti e masso per molto anocra purtroppo.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 12th, 2013

      obama è nelle mani delle lobby finanziarie anche internazionali che lo hanno eletto e rieletto e quindi è un fantoccio.
      Ma per questo pericoloso perchè impossibilitato a decidere con la sua anche se piccola testa con quattro neuroni che vagano nel deserto.
      E gli hanno dato un premio nobel alla pace(magari eterna) e un bell'assegno di euro 1.800.000…..E IO PAGO(TOTO').

      Rispondi
  74. Settembre 12th, 2013

    cara casa pound, in primis non capisco tutti questi ANONIMI…gente che si spaventa a parlare, se cosi' e' veramente, con propri camerarati. Poi per favore fai capire meglio agli ignoranti il motivo per cui e' giusto difendere ASSAD…..(per voi
    "ignorante forse non sapete non e' una offesa)

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 12th, 2013

      Io sono d'accordo con te che Bashar Al Assad va sostenuto e difeso per evitare che la Siria diventi un regime teocratico islamico terroristico intransigente come lo stava diventando l'Egitto dopo la famosa "PRIMAVERA ARABA".
      Pero' se continua così,che l'islam viene difeso e finanziato a prescindere,come fa Letta con 50 milioni di euro inviati ai nemici di Assad,arriveremo al punto che gli ISLAMICI domineranno l'Europa e passeremo il tempo fuori dal lavoro in moschea a pregare allah,altro che internet..!!
      In Belgio,a Bruxelles,Anderlecht e altrove,gli islamici,25% della popolazione,hanno potuto presentare un partito ed hanno conseguito tanti voti ed hanno consiglieri comunali.Adesso pretendono che per loro ci sia la shari'a,il tribunale islamico,le feste islamiche,regole islamiche condivise dai belgi,tipo posti di lavoro e ricreativi con donne separate dagli uomini.
      A Pescara l'assessore comunale alla scuola ha imposto che venisse tolta la carne di maiale dalle mense delle scuole materna,elementare,asilo nido,perchè voluto dai genitori isllamici,così i bambini italiani non potranno mangiare carne di maiale a casa loro in quanto comandano gli stranieri islamici a casa nostra,altro che integrazione.
      Vogliamo fare come lgi struzzi che si dice nascondano la testa sotto terra?
      Io dico che CPI-FN e tutti i partiti di Destra mondiali occidentali liberisti devono affrontare quanto prima questo garve problema e dare una risposta.
      Se vogliamo diventare islamici va bene così,altrimenti fermiamo questa "guerra santa" combattuta e vinta dal nemico senza spargimento di sangue.
      La signora Jensen,leader del PARTITO DEL PROGRESSO,
      ultraconservatore norvegese,ha strillato forte per denunciare questo pericolo incombente della ISLAMIZZAZIONE dell'Europa e ci ha vinto le elezioni 2013 assieme ad altri partiti di centrodestra con questa denuncia in campagna elettorale.
      Inoltre definire "LAICO" al 100% il governo di Assad è difficile in quanto il suo partito,il Ba'th(rinascita),fu fondato nel 1947 da 3 rappresentanti religiosi,un alawita (islamico),un cristiano ortodosso ed un sunnita
      (islamico).
      In piu' Assad,che è un alawita(minoranza in Siria),governa con ministri scelti tra le altre religioni(cristiani-cattolici-drusi,etc.).
      Poiche' l'Islam ha già avviato da tempo la sua espansione mondiale per creare il CALIFFATO UNIVERSALE(Dio ce ne scampi..!!)…è il caso di fare finta di nulla e tifare per l'amico Assad oppure tirare i remi in barca e pensare in primis alla disastrata Italia che va alla deriva..???
      Fino al 1984 la religione cattolica era religione di stato a seguito del Concordato Stato-Chiesa scaturito nel 1929 coi Patti Lateranensi voluti da Mussolini.
      Da quella infausta data il poco rimpianto bettino craxi,su pressione comunista,impose alla Chiesa una riforma,per cui la cattolica non è piu' religione di stato ed ecco che le altre confessioni si sono fatte avanti,islam in primise reclamano parità ed anche oltre di diffusione e peso nella società occidentale smidollata e pavida.

      Rispondi
  75. Settembre 12th, 2013

    AH VORREI SAPERE ABITANDO A BUSTO ARSIZIO DOVE POTREI RIVOLGERMI PER CREARE UNA NUOVA SEDE NELLA VALLE OLONA. IN ATTESA DI RISPOSTA O MEGLIO DI UN INCONTRO, PORGO I MIEI PIU' DISTINTI SALUTI. LUIGI GHIOLDI 327 9136381.

    Rispondi
  76. Anonimo

    Settembre 13th, 2013

    Attacco terroristico a Herat:
    cordoglio del Ministro Emma Bonino
    Roma 13 Settembre 2013

    “Ho appreso con sgomento la notizia dell’attacco terroristico compiuto contro il Consolato americano a Herat dove si trovavano anche il Vice Ministro Pistelli e una delegazione di parlamentari italiani. In questo momento di cordoglio voglio esprimere al collega John Kerry, ai funzionari del Dipartimento di Stato in servizio in Afghanistan e alle famiglie degli agenti afghani che hanno perso la vita tutta la mia personale vicinanza e solidarietà”: con queste parole il Ministro degli Esteri Emma Bonino ha commentato le notizie provenienti da Herat di un attacco dei talebani alla sede diplomatica statunitense.

    http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Comunicati/2013/09/20130913_bonattaccherat.htm

    MIA CARA EMMA,SCUSA IL TU,MA QUESTI TERRORISTI FANNO IL PAIO PRECISO PRECISO COI TERRORISTI ISLAMICI CHE IN SIRIA VORREBBERO SOVVERTIRE IL GOVERNO LAICO DI ASSAD.
    FAI MENO LA IPOCRITA E SII COERENTE CON QUELLO CHE FAI.
    PARLI BENE E RAZZOLI MALE.
    MA PER VOI RADICALI TOSTI NON ERA IL MOSTRO BOMBARDATORE IL GOVERNO USA QUANDO CON BUSH ATTACCAVA AL QAEDA IN AFGANISTAN E BUTTAVA MISSILI SU BAGDAD??
    ADESSO CHE HAI IL DERETANO SEDUTO SULLA POLTRON VELLUTATA FA COMODO STARE DALLA PARTE DEL PIU' FORTE???
    SIETE TUTTI COSI' VOI SINISTRONZI….
    FORTI COI DEBOLI E DEBOLI COI FORTI.
    INVECE DI MANDARE SOLDI E GENERI DI CONFORTO AI SUNNITI TERRORISTI IN SIRIA E POI APPOGGIARE L'AZIONE FORTE CHE VORREBBE METTERE IN CAMPO MILITARE OBAMINO HUSSEIN,E ACCOGLIERE UNA MAREA DI FINTI PROFUGHI SIRIANI IN ITALIA,PERCHE' NON TI INTERESSI DEI DUE MARO' ITALIANI ILLEGITTIMAMENTE DETENUTI IN INDIA E DI CUI NON TE NE FOTTE PIU' NULLA????

    Rispondi
  77. Anonimo

    Settembre 14th, 2013

    13 settembre 2013
    La rivoluzione siriana è in mano agli jihadisti–Per Syrian Observatory for Human Rights,martedì scorso jihadisti hanno attaccato villaggio Maksar al-Hesan uccidendo 16 alawiti,6 beduini.Per il SOHR vittime 7 donne,3 uomini,4 bambini.Il direttore dell’Observatory,Rami Abdelrahman,ha dichiarato che le vittime sono state uccise in abitazione e non erano filo-Assad o esercito regolare siriano,smentendo dichiarazioni di mercoledì di attivisti opposizione che affermavano il contrario.
    Ancora milizie al-Nusra responsabili di massacri.La scorsa settimana al-Nusra ha preso di mira antico villaggio cristiano di Maloula dove ancora si parla aramaico.Gli jihadisti sono entrati in città terrorizzando abitanti,minacciando di ucciderli se non si fossero convertiti;dopo sono stati costretti a ritirarsi sui monti circostanti da dove hanno preso a cannoneggiare la città,costringendo gli abitanti alla fuga.Mentre mercoledì scorso un kamikaze si è fatto esplodere a un posto di blocco fuori Malula.Secondo fonti locali gli jihadisti non erano siriani ma ceceni,pakistani,arabi.Secondo attivisti per diritti umani,tra 28 luglio e 2 agosto al-Nusra ha massacrato 450 civili curdi nelle zone del Kurdistan siriano;molte vittime donne e bambini.Molte donne curde hanno chiesto aiuto agli attivisti per diritti umani per continue violenze subite per mano jihadista.Nonostante Jabhat al-Nusra si sia creata fama di gruppo retto e disciplinato,i fatti confermano ben altro e uno degli ostacoli per la rivoluzione siriana sembra lo jihadismo straniero di Jabhat al-Nusra e Stato Islamico di Iraq e Levante;gruppi che hanno in più occasioni attaccato battaglioni dell’Esercito Libero Siriano, colpevole di essersi opposto a loro strategie e di non averli consultati,come dimostra l’assassinio di al-Hamami,alto ufficiale dell’Esercito Libero Siriano,ucciso a metà luglio nel porto di Latakia da membri dello Stato Islamico.I ribelli siriani avevano inizialmente fatto affidamento su al-Nusra in quanto meglio equipaggiata ed addestrata,ben consapevoli del fatto che le forti differenze ideologico-religiose avrebbero portato a uno scontro interno.Gli estremisti salafiti cercano di imporre in Siria uno stato islamico,un corpo estraneo ben lontano dal contesto sociale,culturale e religioso siriano che da sempre si basa sulla reciprocità e la tolleranza.I ribelli erano consapevoli di ciò ma quando il fine giustifica i mezzi possono però emergere effetti collaterali tali da compromettere il fine stesso.C’è da dire che anche le altre milizie anti-regime non navigano in buone acque,come le brigate al-Farouq che fanno parte del Consiglio Nazionale Siriano.Il gruppo,ritenuto “moderato” da alcuni analisti di Washington,è più volte finito sotto accusa;nel maggio 2013 il leader di al-Farouq,Abu Sakkar,venne ripreso mentre estraeva e mangiava organi interni di un nemico ucciso;gesto emulato anche da un altro leader del gruppo,Khalid al-Hamad,come dichiarato in un’intervista al Times.Anche il gruppo responsabile del sequestro di Domenico Quirico e Pierre Piccinin risulta legato alle brigate al-Farouq e il racconto dell’inviato della Stampa sulla sua prigionia mette in evidenza l’estrema brutalità perpetrata dai suoi miliziani,con due finte esecuzioni e diverse torture.Pochi giorni fa il New York Times ha poi rilanciato un filmato che mostra l’esecuzione di alcuni soldati del regime per mano di alcuni ribelli nei pressi di Idlib che sembrano aver interiorizzato gli stessi metodi violenti e repressivi del governo contro cui combattono.Le immagini di quei pacifici manifestanti che nel 2011 venivano massacrati soltanto perché chiedevano libertà e dignità sembrano lontane anni luce. La Siria è ormai diventata terreno di scontro per milizie di ogni genere e provenienza.I veri interessi del popolo siriano sembrano da tempo essere stati dimenticati per lasciar spazio a una lotta intestina talmente contorta e confusa che non risulta nemmeno chiaro chi potrebbe trarre vantaggio da un potenziale intervento armato.

    Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 14th, 2013

      islam amico dei cristiani?

      Rispondi
    • Anonimo

      Settembre 17th, 2013

      sicuro….al punto che gli islamici mandano subito i cristiani in Paradiso a godere della beatitudine eterna……

      Rispondi
  78. Anonimo

    Settembre 17th, 2013

    http://voxnews.info/2013/09/16/siria-maggioranza-ribelli-sono-estremisti-islamici-indottrinamento-nelle-zone-liberate/

    Siria: maggioranza ‘ribelli’ sono estremisti islamici, indottrinamento nelle zone ‘liberate’

    16-09-2013

    Le cosiddette Forze di opposizione che combattono il regime di Bashar al-Assad in Siria, sono composte da circa 100.000 combattenti, ma dopo più di due anni di combattimenti si sono frammentati in ben 1.000 bande diverse.
    Il nuovo studio di IHS Jane, una società di consulenza della difesa, stima che ci siano circa 10.000 jihadisti – dovrebbe includere i combattenti stranieri – che combattono in fazioni legate ad al-Qaeda .
    Altri 30.000 – 35.000 sono islamisti intransigenti che condividono gran parte della visione dei jihadisti, ma sono concentrati esclusivamente sulla guerra siriana piuttosto che una lotta internazionale più ampia.
    Ci sono anche almeno altri 30.000 appartenenti a gruppi che hanno un carattere islamico, ma meno estremista. Il che significa che solo una piccola minoranza dei ribelli sono legati a gruppi laici o puramente nazionalisti.

    Charles Lister, autore dell’analisi, ha dichiarato:

    “L’insurrezione è ora dominata da gruppi che hanno un punto di vista islamico del conflitto.
    L’idea che si tratta per lo più di gruppi laici che conducono l’opposizione è FALSA.».

    Due fazioni legate ad al-Qaeda, Jabhat al-Nusra e ‘Stato islamico in Iraq e Levante’ (ISIL) – anche conosciuto come ‘Stato Islamico dell’Iraq e al-Shams’ (ISIS) – sono arrivati ​​a dominare il campo.

    Ormai le fazioni islamiste danno la caccia alla minoranza laica. Un comunicato pubblicato on-line dagli islamisti ha annunciato il lancio di un’offensiva militare L nel quartiere orientale di Aleppo, per liberarlo dal ‘male’, ovvero dalla presenza di ribelli non islamisti.

    Al-Qaeda ha assassinato diversi comandanti ribelli nel nord della provincia di Latakia, nelle ultime settimane.

    Oltre ad essere meglio armati e combattenti più duri, ISIL e Jabhat al-Nusra hanno preso il controllo di gran parte delle risorse generatrici di reddito nel nord del paese, tra cui petrolio, gas e grano.
    Questo ha dato loro notevole peso economico, permettendo loro di “vincere i cuori e le menti”, fornendo cibo per la popolazione locale in un modo che gli altri gruppi ribelli non possono fare.

    ISIS ha inoltre avviato un programma di “indottrinamento” dei civili in aree controllate, cercando di educare i moderati musulmani sunniti della Siria ad una interpretazione più intransigente dell’Islam.
    Quella wahabita sponsorizzata dall’Arabia Saudita.

    All’inizio di settembre, il gruppo ha distribuito zainetti neri con la parola “Stato Islamico dell’Iraq” impresso sopra. Ora controllano le scuole di Aleppo, dove ai ragazzi insegnano a cantare inni jihadisti.
    “Sembra che sia una sorta di piano a lungo termine per il lavaggio del cervello ai bambini e reclutare potenziali combattenti”.

    Rispondi
  79. Settembre 18th, 2013

    cari camerati il problema islam rimane una priorita' ma non di fronte ai problemi attuali. ascoltatemi: in primis prendere il potere senza quello alcun problema sara' risolto…..

    Rispondi
  80. Settembre 18th, 2013

    Ragazzi una domanda:…ma vi arrivano risposte soddisfacenti dal sito cui scrivete….riuscite a parlare con qualcuno? ecco perche saremo sempre in pochi….vi dico tra poco vi prometto riuscirete a parlare in ogni giorno ad ogni ora a…..forse CASA NOSTRA…VEDREMO. buona notte CASA POUND e grazie x le risposte riguardo la VALLE OLONA.

    Rispondi
  81. Aprile 4th, 2015

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