Torino,01/08/2013:Progetto Braccia Tese consegna all’AVO giocattoli per i bambini ricoverati all’ospedale Regina Margherita


“La raccolta di giocattoli avviata all’ inizio di luglio ha riscosso un notevole consenso. Sono state numerosissime le persone che ci hanno contattato per offrirci il proprio contributo” – ha dichiarato Gaetano Saraniti, presidente dell’associazione Progetto Braccia Tese – “ L’adesione sempre maggiore a questo tipo di iniziativa dimostra come fra la gente si stia sviluppando, complice la crisi economica, una maggiore sensibilità verso ogni tipo di problema sociale. Questa volta abbiamo deciso di consegnare i giocattoli nuovi finora raccolti all’associazione AVO che opera all’interno dell’ospedale Regina Margherita per alleviare le giornate di tutti quei bambini che avranno l’ospedale come unico luogo di villeggiatura estivo.”

“Siamo molto orgogliosi del successo fin ora ottenuto”- afferma Saraniti, che conclude – ” e continueremo con sempre maggior forza ed entusiasmo a promuovere questo tipo di iniziative per permettere a tutti quei bambini che sono costretti a crescere in situazioni difficili di ritrovare il sorriso.”

Progetto Braccia Tese – Torino
www.progettobracciatese.org
[email protected]
Cell. 3347314146


5 Comments to: “Progetto Braccia Tese” Torino consegna giocattoli a bambini ricoverati in ospedale

  1. Anonimo

    Agosto 2nd, 2013

    Iniziativa encomiabile…

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  2. Anonimo

    Agosto 3rd, 2013

    Bravi bella iniziativa. Se volete invece vedere vent,annidi sinistra a torino andate a vedere i giardinetti di torino di via candiolo . I bimbi giocano tra la pattumiera . Unoschifo unico. Ma non c'e' speranza i torinesi non cambiano mai.

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    • Anonimo

      Agosto 3rd, 2013

      Gli elettori di sinistra sono cerebrolesi e dementi.
      Ma come fanno i torinesi doc a votare dei comunistacci parassiti ,nullafacenti di utile x il popolo italiano, che stanno portando al totale sfacelo questa Nazione Italia che nel ventennio mussoliniano era florida,fattiva,in ricostruzione dopo la 1^ guerra mondiale,rispettata nel mondo,divenuta Impero con possedimenti coloniali???Torino e' stata la 1^ capitale del Regno d'Italia e adesso a 1^ citta' per degrado cittadino e sociale.
      Grazie Fassino comunistaccio fetecchioso.
      Colpa anche del centrodestra che dal 1994 in poi poteva RIFORMARE la Costituzione italiana in senso liberale,cancellando x sempre ogni connotazione post-comunista.
      Invece i parlamentari eletti si sono dimostrati in larga parte inetti,smidollati,ladroni,pasticcioni, cojoni,pavidi.
      Potevano riformare l'ordinamento giudiziario riportandolo nell'alveo dei suoi precisi compiti senza alcuna possibilita' di """scassare le palle""" al potere esecutivo.
      A quest'ora avremmo una Italia x gli Italiani doc,prosperosa,un po' autarchica,forte militarmente ed economicamente,rispettata internazionalmente.
      Tanti sogni e tante speranze naufragate tra lotte intestine e ricatti e ripicche e tanta ignoranza istituzionale.
      Che delusione!!!!!!
      Adesso ci ritroviamo in una profonda crisi socio-economica e assediati e parassitati in casa nostra da cinesi-rom-musulmani-terroristi di sinistra-clandestini congolesi.
      Italia…..ribellatiiiiiiiii

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    • Ixy

      Agosto 6th, 2013

      Connotazione post-comunista? Riforma in senso liberale? Ma chi sei, il fondatore di qualche circolo azzurro? Frequenti gli aperitivi della Brambilla? Qui ci sono gli eredi della Repubblica SOCIALE Italiana. Qui si lotta per il diritto alla casa! Purtroppo troppa D'Urso in tv fa vedere toghe rosse ovunque. Italia…ribellati alla TVcrazia!!!!

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  3. Anonimo

    Agosto 9th, 2013

    Protesta Rom a Milano: “Vogliamo case, non campi”

    Nuovo regalo della giunta arancione capitanata da Giuliano Pisapia: il campo Rom. È stato aperto oggi in via Lombroso. Questo campo è costituito di una serie di casette in prefabbricato noleggiate dal Comune fino ad ottobre 2014 che dovrebbero garantire un alloggio a 148 persone. Le polemiche ovviamente non mancano, non solo da parte dei partiti di opposizione, ma, forse non troppo a sorpresa, dagli stessi Rom che dovrebbero essere ospitati in questa struttura.
    Portavoce di questa protesta è tale Cristian Lorita, uno degli ospiti della struttura che vive in condizioni disagiate e con pochi soldi, ma a quanto pare sufficienti per comprarsi la camicia di Burberry e gli occhiali da sole (di marca?) che indossa mentre rilascia l’intervista filmata e pubblicata sul sito di Repubblica.it. Nello stesso video anche l’intervista all’assessore alla sicurezza, Marco Granelli.
    Il motivo della protesta? I “container” non gli bastano. Vorrebbe delle case vere e proprie. Richiesta quantomeno inopportuna, ma forse fa bene ad avanzarla: a quanto pare ha capito che c’è una giunta pronta ad accogliere ogni capriccio.
    Lo stesso video offre diverse inquadrature delle strutture. Si notano subito i seguenti elementi: condizionatori in tutti gli stalli, luci, rubinetti, finestre oscurate ed alcune anche con le grate, lance antincendio, letti, forme semplici di mobilio, protezione civile e polizia locale sempre di pattuglia, mensa comune, spazio comune con divanetti, illuminazione notturna. A tutto questo saranno aggiunti tre moduli cucina dal mese prossimo.
    Quanti sfrattati pagherebbero per alloggiare in strutture simili.
    Quanti disoccupati o persone che non possono pagare l’affitto ne necessiterebbero.

    Ma passiamo alle cifre. La permanenza sarà autorizzata per quaranta giorni, poi si richiederà un contributo di 1-2€ al giorno. Il costo dell’allestimento del campo è pari a quasi 600.000€, fondi provenienti dallo Stato stanziati dal Piano Maroni quando era Ministro dell’Interno. Il mantenimento della struttura però deve essere garantito dal Comune. Come riporta Milanotoday, si stima un costo di 7€ al giorno per ogni ospite. Non ci vuole niente di più della matematica della seconda elementare par capire che la spesa giornaliera ammonterà a 1.036€, cioè di 41.440€ per i primi quaranta giorni. In seguito ogni ospite sarà chiamato a versare il contributo giornaliero. Supponendo che ammonti a 1.50€ si risparmierebbero (dal quarantunesimo giorno) 222€ al giorno. Calcolatrice alla mano, in tredici mesi il Comune spenderà circa 350.000€. Purtroppo la cifra è teorica: se si considerano manutenzione alle strutture, retribuzioni di chi opera nella struttura e lavoro extra di protezione civile e polizia, nonché l’illuminazione, nessuno sa a quanto possa arrivare quella cifra. Non si stupisca il milanese che sta leggendo quest’articolo se nei prossimi mesi dovessero aumentare le percentuali comunali di Imu e Irpef, anzi, sappia già dove andranno a finire i soldi.

    E quindi cosa fare? Far morire di fame queste persone, queste donne e questi bambini? La risposta ovviamente è negativa. È meglio avere strutture attrezzate piuttosto che campi abusivi. Accetti il Sindaco Pisapia un umile consiglio: non sarebbe opportuno chiedere a queste persone qualche ora di servizio a favore della comunità che li ospita? Cose da poco ovviamente, ma questo garantirebbe vantaggi ad entrambe le parti: a loro maggiori possibilità di inserimento attraverso il lavoro, al Comune un minimo ritorno, anche se in termini di servizi per la città, non in termini economici, delle spese per il mantenimento del campo.
    E un “grazie” da parte degli ospiti delle strutture sarebbe gradito. Le lamentele appaiono fuori luogo.

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