PERUGIA: PRESIDIO DI CASAPOUND IN PIAZZA GRIMANA
Oltre 100 persone per protestare contro l’abbandono dei commercianti. Pronta la proposta per fa rivivere il centro storico.
Perugia, 7 Settembre – Oltre 100 persone al presidio organizzato da CasaPound Italia in piazza Grimana, in quello che il movimento definisce “il simbolo del degrado di Perugia”. Sul posto anche uno striscione dal testo “riprendersi Perugia”.
“Piazza Grimana e’ diventata il simbolo in negativo della Città – afferma Antonio Ribecco, responsabile di Cpi Perugia – Spacciatori in ogni angolo che la fanno da padroni, e che tra una rissa e l’altra minacciano i commercianti colpevoli di chiamare le forze dell’ordine. Da anni denunciamo questo tipo di situazione, ma dalle istituzioni non esce niente che possa far sperare in una ‘normalizzazione’ della situazione, che incentivi i commercianti a tenere aperte le loro attività, o ad aprirne di nuove. Per questo motivo, e per il semplice fatto che non ci piace la sterile protesta senza avere qualche proposta in mano, discuteremo presto coi commercianti un progetto da presentare in Comune, un progetto che prevede un incentivo per i giovani che vogliono aprire un locale nel centro storico, e per quelli che lo hanno fatto da almeno sette anni; un incentivo che potrebbe essere ad esempio il taglio degli oneri comunali. Inoltre, per combattere gli affitti in nero, proporremo una banca dati online dei locali sfitti del centro storico”.
“Vediamo se il comune, pur di non ammettere le proprie colpe, eviterà di prendere in considerazione la cosa”, afferma Ribecco che aggiunge: “Sarebbe troppo onesto ammettere che la situazione in cui si trova la città è il risultato di una politica scellerata, compiacente nei confronti di quei palazzinari che hanno eretto centri commerciali di periferia a raffica, desertificando il centro storico e lasciandolo nelle mani della criminalità. Sarebbe difficile ammettere che l’opera mostruosa quanto inutile del minimetrò, ha affossato con i propri costi di gestione abnormi le casse comunali, costruendo un debito che peserà sulle spalle dei perugini per anni”.
“Ci rivolgiamo ai perugini – conclude Ribecco – che fino ad oggi sono restati inermi di fronte a qualcosa che da soli non sapevano come affrontare: vi invitiamo a riprendere Perugia insieme, con l’unica forza al di fuori degli schemi della vecchia politica, CasaPound Italia”.