Questa mattina CasaPound Palermo è scesa in piazza con un sit-in in via Vann’Antò, in cui si trova la sede dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alle criminalità organizzate, a sostegno delle famiglie residenti in via Nicolò Tudisco alle quali è stato inviato un ordine di sfratto.
“E’ inaccettabile che 16 famiglie con minori e disabili a carico, molte delle quali iscritte nella graduatoria per l’emergenza abitativa e che versano in gravi situazione economiche e di disagio, dopo avere pagato regolarmente negli anni un’indennità all’ente suddetto, siano ugualmente costrette a lasciare le loro abitazioni” – spiega il movimento CasaPound Italia – “Tra queste famiglie sono presenti anche alcuni immigrati con regolare permesso di soggiorno, questo sottolinea una tesi che Cpi sostiene da tempo, ovvero, che l’immigrazione selvaggia e incontrollata danneggia coloro che si sono stabilizzati e integrati ormai da tempo nel nostro paese, ma che lo Stato ha abbandonato dopo una prima accoglienza che ha riempito le tasche di associazioni e cooperative rosse e bianche, diventando come tutti gli italiani bisognosi a cui spetterebbero politiche sociali e di sostegno. Conclude Cpi – Quello che oggi chiediamo all’ente a cui compete tale situazione di emergenza è la regolarizzazione con un canone adeguato al reddito familiare, in modo tale che la casa resti un diritto fondamentale e la base di sopravvivenza e sviluppo del nucleo familiare”.