Vai al contenuto
Home » Notizie » Olio tunisino, striscioni e manifesti di CasaPound in tutta la Toscana: “Difendiamo l’agricoltura italiana”

Olio tunisino, striscioni e manifesti di CasaPound in tutta la Toscana: “Difendiamo l’agricoltura italiana”

Olio tunisino, striscioni e manifesti di CasaPound in tutta la Toscana: “Difendiamo l’agricoltura italiana”

Striscioni e manifesti di CasaPound in tutta la Toscana: “Difendiamo l’agricoltura italiana, no all’olio tunisino”. Attacco agli europarlamentari Pd: “Nemici della Nazione”


Firenze, 7 apr – Nel pomeriggio di ieri i militanti di CasaPound Italia hanno compiuto una protesta in tutta la Toscana per denunciare pubblicamente i dodici parlamentari europei del Partito Democratico che hanno votato a favore dell’invasione dell’olio tunisino. Uno striscione con la scritta “Difendiamo l’agricoltura italiana, no all’olio tunisino” è stato affisso ai Giardini del Praticino. Decine di volantini con la foto dei parlamentari e la scritta “NEMICI DELLA NAZIONE” sono stati affissi in città. “In un momento di gravissima crisi per il settore agroalimentare italiano”, dichiara Eugenio Palazzini, coordinatore regionale di CasaPound Italia, “i dodici parlamentari europei del PD hanno dimostrato di non avere assolutamente a cuore le sorti dell’economia nazionale, bensì di rispondere solo a logiche di lobby e a poteri forti stranieri”.
“L’episodio è ancora più grave”, prosegue la nota di CasaPound, “se si pensa che nel gruppo sono presenti sindacalisti come Cofferati e Panzeri, imprenditori come Soru e persino Kashetu Kyenge che in questi anni non ha perso occasione di sostenere di sentirsi oltre che congolese anche italiana ma alla prima occasione, evidentemente, non aveva ben chiaro quale fosse l’interesse per l’Italia”. “Ci auguriamo”, conclude il coordinatore di CasaPound, “che gli italiani inizino seriamente ad aprire gli occhi e a capire che è in corso una vera e propria svendita del patrimonio pubblico, dell’economia e della sovranità nazionale e che il PD, grazie alla complicità dei principali partiti d’opposizione, è il primo responsabile di questo scempio”. 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *