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Occupazioni: CasaPound, Roma sconta gli scontri interni alla sinistra di Marino

Roma, 15 ottobre  – “E’ incredibile che per un tira e molla tutto interno alla sinistra e alle dialettiche politiche della nuova amministrazione la cittadinanza romana debba subire disagi e innalzamento della tensione a causa delle nuove occupazioni che l’estrema sinistra sta ponendo in essere nella capitale. Occupazioni che non hanno nulla di realmente sociale: si tratta semplicemente di una parte politica coccolata in campagna elettorale dal nuovo sindaco che intende mostrare i muscoli dopo che la nuova amministrazione ha inteso chiudere con la stagione dei residence. In ballo, insomma, ci sono equilibri politici (e finanziari) più che la tutela degli interessi delle famiglie in emergenza abitativa”.  Lo scrive in una nota CasaPound Italia.
”CasaPound Italia, anche in opposizione a queste pseudo-occupazioni degli antagonisti, che avvengono in luoghi studiati con intenti provocatori, con deliberato innalzamento della tensione e ricerca a tavolino dell’incidente, vuole riportare il diritto alla proprietà della casa per tutti i romani al centro del dibattito e per questo oggi ha rioccupato lo stabile di via Val d’Ala 200, ancora abbandonato a se stesso nonostante le promesse di riqualificazione con cui nel 2011 fu giustificato lo sgombero di 30 famiglie poi lasciate nella precarietà più assoluta. E annuncia fin d’ora che non tollererà ostacoli alla sicurezza dei propri militanti e delle famiglie in emergenza abitativa che realmente, grazie a Cpi, hanno invece trovato un tetto sopra la testa”.

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