Vai al contenuto
Home » Notizie » ‘Non suicidatevi, ribellatevi!’, blitz di CPI a Senigallia, fontana simbolicamente riempita col “sangue degli Italiani”

‘Non suicidatevi, ribellatevi!’, blitz di CPI a Senigallia, fontana simbolicamente riempita col “sangue degli Italiani”

Senigallia, 16 marzo – “Non suicidatevi, ribellatevi” Questo l’invito nei volantini di CasaPound distribuiti durante il blitz in Piazza del Duca questa sera, quando i militanti dell’associazione, usando un colorante alimentare non invasivo, hanno colorato di rosso l’acqua della Fontana delle Oche.
“Simbolicamente nella fontana c’è il sangue degli Italiani – spiega Michele Sgariglia, portavoce locale dell’associazione – che sono vittime della crisi economica e dell’Unione Europea”
“ Il nostro popolo si sente abbandonato, senza alcuna tutela per le persone in difficoltà economiche a causa del crescente disagio sociale nel quale si trova la nostra nazione. I suicidi per depressione sono in aumento, e, cosa ancora più grave, spesso non si tratta neanche di depressione, ma di scelte estreme fatte con lucidità e consapevolezza da chi non riesce ad intravedere altre vie d’uscita”.
“Gli scenari futuri purtroppo non sono rassicuranti – continua Sgariglia – Mes e Fiscal Compact sono due cappi stretti al collo dell’economia italiana che Bruxelles non ha la minima intenzione di allentare. Per via di questi trattati europei dal prossimo anno noi dovremo dare 50 miliardi l’anno per i prossimi 10. Dove prenderanno questi soldi se noi non stampiamo più moneta? Dalle nostre tasche! Arriveremo al punto di avere 20 suicidi al giorno. Oltre alla maggiore pressione fiscale venderanno Eni e Finmeccanica, l’oro della Banca d’Italia e la Cassa depositi e prestiti.
“Renzi ha annunciato un piano faraonico per il quale ci vorrebbero 100 miliardi di euro. Si presenta come il salvatore e fa tante promesse – conclude Sgariglia – ma non dice che per applicarle dovremo vendere i nostri strumenti di sovranità nazionale come Eni, Finmeccanica, le partecipate e tutte le nostre ricchezze di Stato. E’ ora di cambiare strada e non sottostare agli assurdi diktat di questa Unione Europea.”



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *