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L’Aquila: CasaPound appone targa simbolica in omaggio a Maria Pasquinelli, eroina dimenticata dell’esodo istriano

L’Aquila: CasaPound appone targa simbolica in omaggio a Maria Pasquinelli, eroina dimenticata dell’esodo istriano

L’Aquila, 14 febbraio – CasaPound Italia rende omaggio alla memoria di Maria Pasquinelli, eroina dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia, morta nel 2013 all’età di cento anni. ‘Piazzale Maria Pasquinelli Eroe Nazionale 1913 – 2013’ è la targa simbolica sovrapposta nella notte a quella dedicata a Sandro Pertini nel piazzale a lui intitolato.
“Con questa dedica simbolica vogliamo rendere omaggio a una figura dimenticata. Maria Pasquinelli compì nel giorno della firma del trattato di pace che consegnava la città istriana di Pola, popolata quasi esclusivamente da italiani, alla Jugoslavia il gesto estremo di colpire a morte il generale inglese che era al comando delle truppe di occupazione della cittadina. Un gesto compiuto con la volontà di esprimere un radicale dissenso nei confronti della decisione di concedere Pola a chi già stava perseguitando la popolazione italiana dell’Istria con violenze ed eccidi, provocando l’esodo in massa dei polesani per sfuggire alla violenza e all’oppressione jugoslava”.
“Per questo suo atto, che suscitò enorme clamore in Italia ed all’estero – prosegue la nota – Maria Pasquinelli venne condannata inizialmente alla pena di morte, per cui scelse di non chiedere la grazia, sentenza che venne commutata poi nella detenzione a vita in carcere, da cui venne comunque liberata dopo 18 anni di detenzione. La scelta di ricordarla ‘intitolandole’ il piazzale dedicato a Pertini non è casuale: l’ex presidente, che si rese colpevole di un gesto gravemente offensivo per la memoria degli infoibati e degli esuli baciando la bara del maresciallo Tito in occasione del suo funerale, viene oggi ricordato in luce esclusivamente positiva, mentre su Maria Pasquinelli, che con totale sprezzo della propria incolumità mise la sua vita in gioco per far conoscere al mondo il dramma degli italiani d’Istria e Dalmazia è sceso l’oblio della memoria”.

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