“Questa iniziativa – spiega Fabio Di Nicola, responsabile provinciale del movimento – nasce per dare un piccolo aiuto a quelle famiglie che hanno sempre maggiori difficoltà ad arrivare a fine mese. Tra carovita e aumenti dell’iva persino la pasta rischia di diventare un bene di lusso, specie in una città come Ascoli, martoriata dal problema occupazionale”
“Un piccolo gesto – continua Di Nicola – che peralcuni è di grande importanza, specialmente per la categoria dei pensionati che oltre a barcamenarsi con una pensione da fame sono spesso costretti ad aiutarei figli – e conclude – Continueremo a distribuire pasta e pane gratis ogni mese avvertendo preventivamente i cittadini del quartiere, nella speranza che nel frattempo il governo intervenga per bloccare il prezzo di beni diprima necessità, investendo sulla produzione di grano nazionale e impedendo di fatto le speculazioni sulle materie prime alimentari”
“Un piccolo gesto – continua Di Nicola – che peralcuni è di grande importanza, specialmente per la categoria dei pensionati che oltre a barcamenarsi con una pensione da fame sono spesso costretti ad aiutarei figli – e conclude – Continueremo a distribuire pasta e pane gratis ogni mese avvertendo preventivamente i cittadini del quartiere, nella speranza che nel frattempo il governo intervenga per bloccare il prezzo di beni diprima necessità, investendo sulla produzione di grano nazionale e impedendo di fatto le speculazioni sulle materie prime alimentari”
Mele a km 0 contro la crisi. E’ l’iniziativa di CasaPound Italia Riva del Garda, che questo pomeriggio ha distribuito 100 kg di mele trentine, un gesto simbolico per invitare i cittadini a consumare prodotti del territorio e a dare così un aiuto concreto alle proprie tasche, e alla propria salute, oltre che a quelle dei piccoli produttori locali.
“La scelta di prodotti a km 0 – sottolinea Cpi in una nota – assicura al consumatore un prodotto buono ed economicamente più conveniente, perché consente di eliminare i passaggi intermedi, spesso speculativi, della filiera, garantendo un ricavo equo al produttore a un prezzo finale minore rispetto a quelli proposti dalle grandi catene”.
“Abbiamo la fortuna di vivere in una zona molto ricca che è in grado di offrire moltissimi beni primari a chi la rispetta e la conosce – conclude CasaPound – E se l’educazione alimentare è un onere sociale, in un momento così delicato per l’economia, il sostegno ai piccoli produttori è un dovere per tutti gli italiani”.