Governo: la provocazione di CasaPound, foto della Merkel al posto di Mattarella in Aula Comuni
Dai consiglieri comunali di Cpi odg per messa in stato d’accusa Mattarella
Una foto di Angela Merkel al posto di quella di Sergio Mattarella nell’Aula consiliare. E’ la provocazione messa in atto da alcuni consiglieri comunali e municipali di CasaPound Italia. L’iniziativa, partita questa mattina dal Municipio romano di Ostia, è stata poco dopo ‘replicata’ nel Comune lombardo di Cologno Monzese e in quello laziale di Montelibretti e potrebbe essere presto replicata nelle altre amministrazioni in cui è presente il movimento della tartaruga frecciata.
Una foto di Angela Merkel al posto di quella di Sergio Mattarella nell’Aula consiliare. E’ la provocazione messa in atto da alcuni consiglieri comunali e municipali di CasaPound Italia. L’iniziativa, partita questa mattina dal Municipio romano di Ostia, è stata poco dopo ‘replicata’ nel Comune lombardo di Cologno Monzese e in quello laziale di Montelibretti e potrebbe essere presto replicata nelle altre amministrazioni in cui è presente il movimento della tartaruga frecciata.
“Un Presidente della Repubblica che invece di difendere gli italiani obbedisce ad ordini di Bruxelles e poteri forti non può stare in un’aula istituzionale che è espressione della sovranità del popolo”, sottolinea Cpi, i cui eletti in tutta Italia, da Grosseto a Mantova, in queste ore stanno anche presentando ordini del giorno in cui si chiede al Parlamento di mettere sotto accusa il Capo dello Stato.
“Ieri è stata letteralmente messa per iscritto dal presidente della Repubblica la certificazione della resa dell’Italia a poteri sovranazionali – sottolinea il segretario nazionale di CasaPound Italia Simone Di Stefano – Una mossa così spudorata da sembrare quasi una provocazione, da respingere al mittente con fermezza e lucidità. L’unica strada per uscire da questa crisi – aggiunge Di Stefano – è l’immediato ritorno al voto, non senza prima procedere alla messa in stato d’accusa di Mattarella per alto tradimento e attentato alla Costituzione”.