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Foibe: un Tricolore sulla vetta più alta dell’Istria, sul Monte Maggiore l’omaggio di CasaPound ai martiri

Roma, 9 febbraio – Il Tricolore ‘riconquista’ l’Istria. Questa
mattina, alla vigilia del Giorno del Ricordo istituito dieci anni fa dal
Parlamento italiano per commemorare le vittime dell’eccidio delle foibe
e i trecentomila istriani, fiumani e dalmati costretti all’esilio dalle
terre in cui erano nati e vissuti, il gruppo escursionistico di
CasaPound Italia, La Muvra, è salito sulla vetta più alta dell’Istria,
il Monte Maggiore, per onorare la memoria di martiri ed esuli. Un
selezionato gruppo di attivisti montanari de La Muvra, provenienti da
dieci regioni d’Italia, dal Lazio al Veneto, dall’Abruzzo al Piemonte,
hanno riportato il Tricolore su quella cima, là dove mancava da decenni.

Quel
Tricolore che per istriani, fiumani e dalmati è stato causa di morte o
di esilio è stato nuovamente alzato nel cielo dell’Istria. “A chi
volesse attribuire al gesto un senso provocatorio o nostalgico
rispondiamo molto semplicemente che non siamo saliti in vetta al Monte
Maggiore per rivendicare alcunché. Siamo saliti per prenderci quello che
ci spetta, ovvero il diritto, e il dovere, di ricordare i nostri morti
non davanti a freddi monumenti ma direttamente sulla terra su cui hanno
versato il loro sangue, con la sola colpa di essere italiani – spiegano
in una nota i partecipanti all’azione – Siamo saliti per dire con voce
calma e sicura che non dimentichiamo gli italiani che ancora vivono in
Istria, né le sacrosante richieste degli esuli che non hanno mai
dimenticato le loro radici. Siamo saliti per lanciare a tutti gli
italiani un invito, in questi tempi di crisi: stringiamoci attorno al
Tricolore e ricominciamo a marciare. Nessuna salita sarà impossibile,
nessuna vetta ci sarà vietata. Siamo saliti perché anche le istituzioni
rammentino il loro dovere di adoperarsi seriamente per tutelare e
rafforzare anche la più piccola goccia di italianità”.

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