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Firenze, scandalo SAS: CasaPound accusa il Pd

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Firenze, scandalo SAS: CasaPound accusa il Pd

Sacchi pieni di banconote con il simbolo del PD e uno striscione affisso sul cancello del Parterre con scritto “Controllate senza controllo. Pd: Sempre Abusivi in Strada”, questa è la protesta di CasaPound Firenze dopo gli undici arresti nell’indagine sui parcheggiatori abusivi che ha coinvolto 12 dipendenti della SAS – Servizi Alla Strada SpA e persino un componente della segreteria del Sindaco.

“L’intento della nostra azione è quello di denunciare una situazione sempre più evidente”, chiarisce in una nota il Direttivo di CasaPound Firenze, “in città esistono enormi problemi etici e morali in larga parte della macchina amministrativa, la naturalezza con quale avvenivano gli espisodi finiti nell’inchiesta è figlia del brodo culturale su cui si regge il consenso della sinistra nella nostra città, fatto di clientele, scambi di favori e comitati d’affari.”

“L’indagine della Procura sulle connivenze tra parcheggiatori abusivi e ausiliari del traffico”, prosegue la nota, “è soltanto l’ultimo imbarazzante episodio, in ordine di tempo, che ha colpito l’immagine della nostra città. Basterebbe ricordare l’indagine partita negli ultimi mesi sugli appalti per la fornitura delle divise degli agenti della Polizia Municipale, il caso Piscinopoli, i continui problemi che coinvolgono Publiacqua SpA, a partire dal crollo di Lungarno Torrigiani, così come gli scandali che hanno colpito Alia. Ci fermiamo, ma potremmo continuare all’infinito. E’ dunque giunta l’ora di evidenziare che a Firenze esiste una ‘questione morale’, cara soltanto a parole alla sinistra italiana, intenta sempre a minimizzare anziché ad intervenire con decisione”.

“Se questo è il preludio del secondo mandato di Nardella”, conclude CasaPound Firenze, “ci sono molte valide ragione per preoccuparsi per Firenze e per i fiorentini, soprattutto perché la Giunta comunale ha dimostrato a più riprese di non essere assolutamente in grado di esercitare una corretta vigilanza neanche sui propri dirigenti e dipendenti, palesando una totale assenza di comprensione di cosa significhi assumersi la responsabilità di governare una città come Firenze.”

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