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Firenze: aggressione antifascista, militante di CasaPound ferito alla testa. Terzo episodio in pochi giorni

Firenze, 18 maggio – Terza aggressione antifascista in pochi giorni ai danni di CasaPound Italia, stavolta a Firenze, dove un militante di Cpi è stato ferito alla testa in seguito a un’aggressione. “Dopo l’assalto al quartiere Prenestino di Roma che ha portato al ferimento di un disabile e dopo l’irruzione a un Caf, sempre a Roma, con tanto di violenze nei confronti di un anziano (il fatto è stato documentato dagli stessi antifascisti in un video che gira in rete), ora l’estrema sinistra ha colpito anche a Firenze”, spiega Gianluca Iannone, presidente di CasaPound. I militanti di Cpi Firenze sono stati aggrediti al termine di una raccolta alimentare per famiglie italiane in difficoltà, fuori da un supermercato cittadino. Quando sul posto erano rimasti solo una ragazza e tre militanti, sono sbucati una quindicina di esponenti dei centri sociali armati di mazze che hanno subito accerchiato uno dei nostri, dandogli una bastonata in testa per la quale il ragazzo è stato portato via in ambulanza e per cui probabilmente dovrà mettere fino a 10 punti di sutura. Poi gli antifascisti hanno provato a rubare il carrello con i beni alimentari. La reazione dei militanti di CasaPound ha però fatto sì che né un volantino né un pacco di pasta venisse rubato. Malgrado l’inferiorità numerica, il gruppo di militanti si è comunque battuto per affermare il proprio diritto all’agibilità politica. “Si tratta del terzo episodio di aggressione in pochi giorni da parte di questi impuniti – continua Iannone – senza che qualcuno abbia qualcosa da dire. Tre episodi dal valore altamente simbolico: nel primo caso a essere colpito è stato un banchetto elettorale, nel secondo un Caf, nel terzo un banco alimentare in favore degli italiani in difficoltà. Si vuole colpire chi fa azioni politiche e sociali alla luce del giorno in favore degli italiani, cosa ritenuta intollerabile dagli amici di ogni straniero. Eppure a ogni episodio di intolleranza antifascista si chiede che a essere vietate siano le nostre manifestazioni (l’ultimo in ordine di tempo a farlo è stato Fassina). Di fronte a questa arroganza ben protetta dai partiti di governo, la nostra risposta sarà di essere ancor più numerosi sabato, al corteo che attraverserà Roma per invocare la sovranità e l’identità dei popoli europei, nonostante coloro che odiano gli italiani e chi li difende”.

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