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Caso Lola Daviet, blitz di CasaPound all’ambasciata francese di Palazzo Farnese: “omicidio frutto dell’immigrazione, basta prenderci in giro”

Roma, 20 ottobre – “Quello di Lola Daviet non è che il risultato del fallimento delle politiche migratorie in Francia e in Europa – si legge in una nota di CasaPound che oggi ha reso omaggio alla piccola Lola, rapita, stuprata e uccisa da un gruppo di algerini, esponendo una gigantografia della bambina con un blitz di fronte all’ambasciata francese – È ora di smetterla di nascondersi dietro un dito, nel timore di deliranti accuse di razzismo da parte della sinistra: le città europee registrano tassi di criminalità sempre più elevati e una delle cause scatenanti è proprio l’ingresso incontrollato di migliaia di immigrati. La società multirazziale e multiculturale è solo un’illusione. Dalle periferie italiane a quelle parigine, dalle città svedesi alle piazze tedesche la realtà è soltanto una: interi quartieri senza legge dove spadroneggiano gang di stranieri, mentre gli europei diventano sempre più minoranza in casa loro. I dati lo confermano: un esempio lo vediamo nella civilissima Svezia, dove gli stupri sono aumentati in meno di dieci anni del 245% e l’80% sono commessi da stranieri. Quanto ancora dobbiamo aspettare? Quante Lola dobbiamo piangere ancora? L’Europa è casa nostra. Torniamo a vivere le nostre città, torniamo a renderle sicure. Riprendiamocele.”.

 

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