Nardò, 7 febbraio – Impedire che i comuni di Nardò e Galatone possano diventare la pattumiera d’Europa e vigilare affinché la discarica in località Vignali – Castellino venga adoperata per lo smaltimento di rifiuti speciali inerti provenienti dalla sola provincia di Lecce, infestata da centinaia di discariche abusive piene di amianto da smaltire in strutture consone. La posizione di CasaPound Italia riguardo al futuro della discussa discarica della ditta Rei – Recupero ecologico inerti srl, è estremamente chiara ed è stata esplicata simbolicamente con un’azione effettuata nella notte, quando alcuni militanti dell’associazione hanno deposto davanti all’ingresso del Municipio dei sacchi neri contornati da nastro segnaletico.
“La vicenda ha inizio nel 2000 con l’autorizzazione concessa alla ditta Zuccalà per la costruzione di una discarica per rifiuti speciali inerti, con una volumetria di circa 90mila metri cubi – spiega Pierpaolo Giuri, referente neretino di Cpi – ma nel corso degli anni, con l’avvicendarsi delle amministrazioni, il subentro della Rei srl e una serie di autorizzazioni alla concessione di varianti, l’ultima delle quali è stata quella della Provincia nel 2013, siamo giunti ad avere una mega discarica autorizzata a ricevere materiali inerti per 90mila mc e oltre 72mila mc per il bacino destinato all’amianto. Quest’ultimo dato, in particolare, allarma e pone degli interrogativi – continua il referente di Cpi – considerato che il volume autorizzato è stato addirittura quintuplicato”.
“Sul misero teatrino della politica locale e sul repentino dietro front del sindaco Risi sarebbe opportuno stendere un velo pietoso, considerando che egli stesso ammise di essere ‘convinto e cosciente’ del parere favorevole all’adeguamento strutturale dell’impianto nell’ottobre del 2012, assumendosi la responsabilità della decisione senza interpellare la cittadinanza e sminuendo il ruolo del consiglio comunale. Solo alcuni ambientalisti neretini, quale Graziano De Tuglie, e il consigliere comunale Mellone hanno più volte sollevato il problema senza mai ricevere risposte concrete, almeno fino alla ribalta mediatica sollevata dal presunto arrivo dalla Sicilia della nave carica di amianto. CasaPound Italia – conclude Pierpaolo Giuri – sarà in prima linea per monitorare il prosieguo della vicenda, vigilando affinché Vignali – Castellino non venga sfruttata per speculazioni affaristiche, diventando centro di raccolta dei rifiuti speciali di altre regioni”.