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CasaPound occupa municipio ad Ostia per protestare contro clientelismo della giunta

X MUNICIPIO: CASAPOUND CONTINUA OCCUPAZIONE AULA DOPO ABBANDONO M5S E OPPOSIZIONE

Cpi: sgomberati dalle forze dell’ordine, giunta usa la forza per coprire i fatti

Roma, 10 Luglio – E’ terminata con lo sgombero delle forze dell’ordine l’occupazione di CasaPound Italia che questa mattina si era aggiunta al M5S ed alle forze dell’opposizione che avevano preso possesso dell’aula consiliare del X Municipio ad Ostia contro la presentazione dell’evento  “Cancelli Village” 2014, villaggio polifunzionale che nei mesi di luglio e agosto dovrebbe ospitare numerosi eventi e “gestito da varie associazioni legate – secondo Cpi – alla sinistra radicale”. Nel pomeriggio il M5S e l’opposizione hanno terminato l’azione di protesta dopo che la maggioranza ha accettato di discutere e votare in consiglio un documento proposto dai grillini che evidenzia delle irregolarità nell’organizzazione dell’evento. CasaPound Italia ha invece proseguito l’occupazione fino alla chiusura degli uffici, al sopraggiungimento delle forze dell’ordine ed a fronte del relativo sgombero. “Abbiamo richiesto che il documento venisse discusso con un consiglio straordinario domani mattina, prima dell’inaugurazione del ‘Cancelli Village’ – si legge in una nota CasaPound Italia litorale romano – e delle spiegazioni su come anche questo evento sia stato affidato a Yut, associazione strettamente legata al consigliere di Sel Filippo Lange, ma la risposta dell’amministrazione è stata rivolgersi alle autorità per sgomberare l’aula. Da chi si professa democratico e dice di rappresentare con questi eventi tutti i giovani del territorio – continua la nota – ci aspettavamo un atteggiamento ben diverso. Né il presidente del municipio Tassone, né nessun altro membro della giunta si sono degnati di dare spiegazioni dopo aver delegato l’organizzazione dell’evento alle solite associazioni senza nemmeno un bando pubblico. Tutto questo dopo aver regalato a Capodanno 40.000 euro al Teatro del Lido, dove sempre Filippo Lange lavora e percepisce uno stipendio con soldi pubblici. Continueremo a chiedere chiarezza ed a farlo nelle sedi opportune, constatato che non esiste nessuna possibilità di dialogo con un’amministrazione a senso unico, che continua a fare regali con i soldi pubblici ad imprenditori amici ed a quella sinistra che una volta si definiva ‘antagonista’ – conclude la nota – ma che ormai ha ceduto al richiamo del portafoglio”.

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