CasaPound Milano: Uber, basta concorrenza sleale
“Sostenere la lotta dei tassisti contro l’abusivismo e a difesa dei loro diritti”, questi gli obiettivi principali della protesta di CasaPound Milano che, da mercoledì, ha distribuito in diversi punti della città un volantino per sensibilizzare la cittadinanza su quanto sta avvenendo a danno della categoria delle auto bianche. Da un paio d’anni infatti a Milano, come anche a Roma, Genova e Torino, è nato un servizio di trasporto persone che non rispetta in alcun modo la normativa che disciplina il trasporto pubblico locale non di linea.Il riferimento è alla società Uber che, complice il lassismo del governo e del Comune di Milano, fa concorrenza sleale al servizio taxi tradizionale. “ll servizio taxi” – dichiara Massimo Trefiletti, responsabile milanese del movimento – “è un bene di pubblica utilità a costo zero per la collettività, sempre pronto ad intervenire 24 ore su 24 per le esigenze del cittadino e, in quanto tale, va tutelato.” All’azienda californiana è concesso lavorare illegalmente e abusivamente, senza oneri fiscali, previdenziali e assicurativi. Di contro, i tassisti, ai sensi della legge, hanno una regolare licenza, pagano le tasse, hanno le tariffe fisse imposte e pagano una polizza assicurativa che copre le persone trasportate.“Confidiamo che il Consiglio regionale della Lombardia approvi quanto prima il progetto di legge che da troppo tempo è fermo in commissione” – conclude Angela De Rosa, referente milanese di Sovranità – ”Spetta, infatti, alle Istituzioni non dare spazio a chi lavora nell’illegalità a discapito dei cittadini onesti”.