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CasaPound Latina accoglie un’altra famiglia in emergenza abitativa

CASAPOUND LATINA ACCOGLIE UN’ ALTRA FAMIGLIA IN EMERGENZA ABITATIVA

E’ di stamattina la notizia che le famiglie sgomberate da via Respighi dovranno lasciare il camping dove hanno trascorso tutto l’inverno, accampati in tende e roulotte. Ancora una volta le istituzioni locali assenti , ancora una volta famiglie italiane abbandonate in strada senza una soluzione e ancora una volta CasaPound Latina interviene per aiutare in maniera concreta una di queste famiglie. Sì perché dopo aver supportato la loro lotta per il diritto ad una casa, dopo aver sostenuto che occorre cambiare le norme che regolano l’assegnazione delle case popolari dando precedenza agli italiani, e dopo aver sostenuto materialmente con raccolte alimentari queste famiglie, abbiamo deciso di ospitare un nucleo familiare composto da una madre, con gravi problemi di salute, ed un figlio. Da anni ospitiamo nella nostra struttura 6 nuclei familiari, abbandonati dalle istituzioni e dai servizi sociali, da anni paghiamo loro bollette e riscaldamento ed ora prendiamo un’altra famiglia. 
“Con il nostro servizio abbiamo fatto risparmiare al Comune di Latina decine di migliaia di euro”, riporta Marco Savastano responsabile di CP Latina”sappiamo bene quanto costa alloggiare le famiglie in alberghi o case famiglia; ci aspettiamo almeno un ringraziamento dai servizi sociali o dal Sindaco visto che abbiamo “aiutato” in questi anni decine e decine di famiglie in emergenza abitativa, ma sappiamo che non lo faranno ”. “Gravissime sono le colpe di questa e di tutte le precedenti amministrazioni che non hanno mai dato vita ad una politica di edilizia popolare, lasciando però la città in mano alla speculazione , concedendo permessi a costruire in ogni angolo della città”. “Istituzioni locali assenti, ma anche Stato assente,” conclude il responsabile di CP” perché mentre abbandona i propri cittadini continua a spendere milioni di euro per accogliere gli immigrati e pagare le cooperative “amiche” dei partiti che speculano sull’emergenza, meno male che c’è CasaPound!”


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