dell’ordine e il funzionario della DIGOS presenti sul luogo hanno intimato ai nostri militanti di entrare all’interno del portone, ma questi, ovviamente, si sono opposti dal momento che abbiamo il diritto di difendere i nostri spazi. Gli agenti hanno dunque iniziato a spintonare e a colpire con calci e pugni i nostri militanti che volevano tutelare i propri diritti e difendere la propria sede, fino a quando alcuni ragazzi sono riusciti ad uscire all’esterno del palazzo e sono venuti a contatto con gli antifascisti costringendoli ad indietreggiare. In seguito sono sopraggiunte altre forze dell’ordine che, intervenendo nei nostri confronti e spingendoci all’interno del palazzo, ci hanno poi identificato.
“All’indomani dei fatti verificatisi durante il volantinaggio del Blocco Studentesco era prevedibile una reazione di questo genere per la rabbia di essere stati respinti dai giovanissimi militanti della nostra componente studentesca – dichiara Giuseppe Savuto, responsabile provinciale del movimento -. Non è la prima volta che un corteo di antagonisti di sinistra tenta di sfilare per Via Foria, dove c’è la nostra sede.”
“Questi sono i membri di quei collettivi ai quali il sindaco De Magistris promette di dare in affido spazi per poter svolgere “attività di
“All’indomani dei fatti verificatisi durante il volantinaggio del Blocco Studentesco era prevedibile una reazione di questo genere per la rabbia di essere stati respinti dai giovanissimi militanti della nostra componente studentesca – dichiara Giuseppe Savuto, responsabile provinciale del movimento -. Non è la prima volta che un corteo di antagonisti di sinistra tenta di sfilare per Via Foria, dove c’è la nostra sede.”
“Questi sono i membri di quei collettivi ai quali il sindaco De Magistris promette di dare in affido spazi per poter svolgere “attività di
volontariato” nei quartieri. Questa mattina si è dimostrato nuovamente a quale tipo di attività sono dediti questi ridicoli individui – prosegue Giuseppe Savuto -. Nonostante la connivenza tra le forze dell’ordine, le istituzioni e i centri sociali della città, questi reietti ci troveranno sempre in prima linea per difendere le nostre sezioni e le nostre idee – Conclude CasaPound Italia.”