CasaPound, ‘blitz’ sotto palazzo Chigi per chiedere nazionalizzazione acciaierie Terni
Di Stefano, “solidali con operai licenziati, produzione italiana va difesa”
Roma, 16 ott. – Questo pomeriggio alcune decine di militanti di CasaPound Italia hanno effettuato una dimostrazione sotto palazzo Chigi dove si stava svolgendo la trattativa tra parti sociali, Governo e vertici dell’azienda, srotolando uno striscione con su scritto “Nazionalizzare le acciaierie per salvare Terni”.
“Un gesto per dimostrare la nostra vicinanza agli operai licenziati e per ribadire che l’unica possibilità di salvezza per le acciaierie di Terni è la nazionalizzazione”, ha spiegato il vice presidente di CasaPound Italia, Simone Di Stefano. “Un atto di sovranità che la nostra nazione dovrebbe compiere per mandare un messaggio chiaro a Bruxelles”.
“Il nostro acciaio è sotto attacco – ha aggiunto Piergiorgio Bonomi, responsabile provinciale di Terni per Cpi – e i sindacati non sono in grado di difendere il lavoro e la produzione italiana. La nostra città vive di acciaio e le logiche neoliberiste avallate dal governo Renzi la uccidono. CasaPound Italia è vicina a tutti i lavoratori, vicina agli operai ternani e insieme a una parte di loro andrà presto a Bruxelles per portare la battaglia per la difesa dell’acciaio italiano anche in sede europea”