Porto Empedocle (AG), 16 maggio – Oggi i militanti siciliani hanno deciso di manifestare tutta la loro rabbia, e quella della stragrande maggioranza degli italiani, contro l’immigrazione clandestina che sta toccando picchi inimmaginabili.
Tra sbarchi, hotspot, e centri d’accoglienza il problema coinvolge tutta la Sicilia, ma è stata scelta Porto Empedocle. Il comune dell’agrigentino è uno dei luoghi simbolo di questo grande affare spacciato come “accoglienza”. Porto di arrivo delle navi che da Lampedusa traghettano i clandestini, e uno degli attracchi privilegiati delle imbarcazioni Ong, migliori alleate dei trafficanti di esseri umani. Inoltre dalla scorsa estate il suo specchio d’acqua ospita anche la scandalosa presenza delle cosiddette “navi quarantena”. Autentico pugno allo stomaco, visti i costi esorbitanti, per tutti gli italiani vessati dalla crisi causata dal Covid-19.
Fumogeni, bandiere tricolori e cori scanditi dietro allo striscione “A DIFESA DEI SACRI CONFINI”. “Questo per noi è un concetto fondamentale – spiega la nota di CasaPound -. I confini italiani ed europei sono sacri ed inviolabili in quanto solcati dal sangue dei nostri eroi e dei nostri padri, e non possono essere bistrattati oggi dai signori del globalismo per meri interessi economici. In un Mar Mediterraneo che ci vede oramai come delle comparse, dove i nostri pescherecci vengono presi a sassate ed a mitragliate da chiunque, con i nostri politicanti che non sanno difendere la sovranità italiana facendoci ridicolizzare dinanzi al mondo intero, noi abbiamo voluto affermare un principio sacrosanto”.
Le partenze dalla Libia e dalla Tunisia devono essere fermate, disarticolando, anche attraverso iniziative di intelligence e militari, le organizzazioni dei trafficanti e lo Stato Italiano ha tutti i mezzi per poterlo fare.
È inutile e sbagliato chiedere all’UE di farsi carico dei clandestini, primo perché non è ricollocando che si risolve il problema, in secondo luogo perché gli altri Stati europei, come abbiamo visto, se ne fregano e chiudono, senza mezzi termini e giustamente, i loro confini. Checché se ne dica non esiste una vera politica comunitaria sulla gestione dei flussi migratori.
Fino a che CasaPound Italia sarà presente continuerà, in barba ai divieti, a risvegliare le coscienze sopite degli italiani, vittime della asfissiante propaganda buonista ed immigrazionista del pensiero unico.