Bolzano, maxistriscione CasaPound da ponte Roma, stop a immigrazione selvaggia, degrado e criminalità
In 50 con bandiere e tricolori lo hanno srotolato davanti alle passeggiate, in polemica con le parole di Kompatscher
Bolzano, 27 settembre. Un gruppo di una cinquantina di ragazzi con le bandiere di CasaPound Italia e quelle italiane hanno srotolato un lungo striscione su ponte Roma, rivolto sulle passeggiate, davanti agli occhi di molte persone, tra cui diversi extracomunitari.
Lo striscione, con su scritto “Sono pochi elementi difficili? Noi siamo tanti italiani e ci siamo rotti le palle”, è un chiaro riferimento alle parole del presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher che, in relazione agli episodi di aggressioni, rapine e spaccio di droga compiuti da extracomunitari a Bolzano, pochi giorni fa aveva dichiarato che il problema è costituito solo da pochi elementi difficili che faticano ad integrarsi.
“Non possiamo accettare che chi ricopre la più alta carica politica provinciale tenti di sminuire un gravissimo problema che i cittadini vivono quotidianamente – sottolinea – Mirko Gasperi, responsabile bolzanino di CasaPound Italia – Questo continuo buonismo ipocrita volto a ridurre il problema, esaltando un’accoglienza del tutto fuori luogo in simili situazioni, non sta portando altro che all’esasperazione dei cittadini non più sicuri di vivere nelle loro piazze e nei loro parchi. Si faccia un giro la sera per le strade di questa città il signor Kompatscher e forse se ne renderà conto”.
Sandro Trigolo, militante di Cpi, ricorda poi come in questa zona, negli ultimi mesi, vi sia stata un escalation di violenze che hanno visto come protagonisti giovani immigrati: “Ricordo quando le coppie o le compagnie di giovani bolzanini la sera occupavano le panchine di queste passeggiate; oggi questo non avviene praticamente più per via di continue risse o prepotenze. Il caso più eclatante è forse quello del clochard italiano, tranquillo e conosciuto nel quartiere, aggredito da due nordafricani mentre dormiva sotto questo ponte. Crediamo che la misura ormai sia colma. Dobbiamo riprenderci Bolzano”, conclude CasaPound, promettendo nuove azioni ‘choc’ finché la situazione non tornerà alla normalità.
Bolzano, 27 settembre. Un gruppo di una cinquantina di ragazzi con le bandiere di CasaPound Italia e quelle italiane hanno srotolato un lungo striscione su ponte Roma, rivolto sulle passeggiate, davanti agli occhi di molte persone, tra cui diversi extracomunitari.
Lo striscione, con su scritto “Sono pochi elementi difficili? Noi siamo tanti italiani e ci siamo rotti le palle”, è un chiaro riferimento alle parole del presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher che, in relazione agli episodi di aggressioni, rapine e spaccio di droga compiuti da extracomunitari a Bolzano, pochi giorni fa aveva dichiarato che il problema è costituito solo da pochi elementi difficili che faticano ad integrarsi.
“Non possiamo accettare che chi ricopre la più alta carica politica provinciale tenti di sminuire un gravissimo problema che i cittadini vivono quotidianamente – sottolinea – Mirko Gasperi, responsabile bolzanino di CasaPound Italia – Questo continuo buonismo ipocrita volto a ridurre il problema, esaltando un’accoglienza del tutto fuori luogo in simili situazioni, non sta portando altro che all’esasperazione dei cittadini non più sicuri di vivere nelle loro piazze e nei loro parchi. Si faccia un giro la sera per le strade di questa città il signor Kompatscher e forse se ne renderà conto”.
Sandro Trigolo, militante di Cpi, ricorda poi come in questa zona, negli ultimi mesi, vi sia stata un escalation di violenze che hanno visto come protagonisti giovani immigrati: “Ricordo quando le coppie o le compagnie di giovani bolzanini la sera occupavano le panchine di queste passeggiate; oggi questo non avviene praticamente più per via di continue risse o prepotenze. Il caso più eclatante è forse quello del clochard italiano, tranquillo e conosciuto nel quartiere, aggredito da due nordafricani mentre dormiva sotto questo ponte. Crediamo che la misura ormai sia colma. Dobbiamo riprenderci Bolzano”, conclude CasaPound, promettendo nuove azioni ‘choc’ finché la situazione non tornerà alla normalità.