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Ascoli Piceno: parchimetri ‘sequestrati’ contro il caos strisce blu. CasaPound: “cittadini vessati da quasi 20 anni”

Ascoli Piceno: parchimetri ‘sequestrati’ contro il caos strisce blu. CasaPound: “cittadini vessati da quasi 20 anni”

Ascoli Piceno, 6 Marzo – Avvolti nel nastro rosso, ad Ascoli Piceno anche i parchimetri sono stati posti sotto sequestro.Stavolta, però, non si è trattato di un intervento dell’autorità giudiziaria, come per i gazebo di piazza Arringo, ma di una provocazione di CasaPound Italia sull’annoso problema della gestione dei parcheggi cittadini.

“Mentre i partiti sono intenti a riempire le liste per la campagna elettorale e a discutere di realpolitik – si legge in una nota dell’associazione – da quasi 20 anni ascolani e turisti vedono irrisolta la questione delle strisce blu, nonostante le roboanti promesse elettorali”.

“La questione – si legge ancora nel comunicato – ha dell’incredibile se si pensa che qualcuno è riuscito nel triplice intento di affidare i parcheggi a una società privata multinazionale di origine spagnola, di incrementare a livello esponenziale la spesa dei cittadini per la sosta e di indebitare il Comune per cifre astronomiche mai chiarite. Le ultime stime parlano di oltre 10 milioni di euro. Una situazione in cui centrodestra e centrosinistra sono entrambi responsabili. Da una parte chi ha ratificato degli accordi ai limiti del criminale, con il Comune che sopperisce in prima persona ai mancati introiti dovuti alle previsioni di guadagno e dall’altra chi in svariate legislature non è riuscito a trovare una soluzione al problema, contribuendo all’assurdo indebitamento dell’Arengo”.

“Inoltre, non si possono tralasciare – continua la nota di CasaPound Italia – i ‘regali’ ai cittadini che continuano a piovere dalla gestione delle strisce blu: parcheggi a pagamento che hanno ormai superato i limiti del centro storico e si possono trovare a Campo Parignano e Porta Maggiore in zona stazione, prezzo orario tra i più cari d’Italia, pagamento obbligato anche nei giorni festivi. Il tutto in barba alla legislazione vigente, che vieta strisce blu all’interno della carreggiata e prescrive obbligatoriamente aree di parcheggio gratuite di uguale numero nelle immediate vicinanze”.

“Stanchi dello strapotere di questa multinazionale e di una politica che fino ad oggi non ha affatto pensato a tutelare gli ascolani – conclude la nota – abbiamo deciso di sequestrare simbolicamente i parchimetri affinché qualcuno prenda coscienza di quanto è grave la situazione, e decida finalmente di rescindere il contratto con la SA.BA. e di restituire i parcheggi ai cittadini arginando l’aumento del debito. I nostri figli ringrazierebbero senz’altro”.


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