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Ascoli Piceno: Azione shock di CasaPound, accessi al centro “bloccati” dal nastro rosso

Accessi al centro storico bloccati dal nastro rosso. La protesta di CasaPound contro l’aumento dell’orario delle strisce blu.

Ascoli Piceno, 16 Settembre – Sono stati trovati avvolti dal nastro rosso gli accessi al centro storico di Ascoli Piceno. Una forma di protesta che simboleggia l’inaccessibilità ormai conclamata del centro cittadino per ascolani e turisti. Un modo per dire “No” alla proposta dell’amministrazione comunale, che vorrebbe estendere l’orario di pagamento delle strisce blu fino alle 21.30 contro le attuali 19.30 .

“E’ l’ennesima socializzazione delle perdite sulle spalle di cittadini e turisti – spiega in una nota Fabio Di Nicola, responsabile provinciale di CasaPound Italia – per un centro che è diventato ormai inaccessibile per via del costo dei parcheggi, tra i più cari in Italia e in procinto di una desertificazione commerciale evidente. I negozi chiudono, i posti auto diminuiscono, le fasce orarie aumentano e il cittadino paga. Già a Marzo abbiamo messo in evidenza il problema ‘sequestrando’ simbolicamente i parchimetri, ma nessuno si è interessato alla questione.”

“E’ assurdo che il Comune contragga un debito (che ha superato da tempo i 10 milioni di euro) da un servizio apagamento – continua Di Nicola – affidato a una multinazionale spagnola. Centrosinistra e centrodestra hanno ratificato degli accordi ai limiti del criminale e in oltre 20 anni non sono riusciti a proporre una soluzione all’annoso problema nonostante le promesse elettorali. Ci hanno consegnato una città dove non esistono più zone con strisce bianche, prezzi dei parcheggi da capogiro e debito astronomico. Non si può pensare che a tutto questo compensi il cittadino di propria tasca. Che paghi chi ha sbagliato, per una volta! Ci opporremo con ogni mezzo ad un nuovo aumento dell’orario di pagamento.”

“Siamo una città ostaggio di una multinazionale – conclude Di Nicola – e del debito nei suoi confronti. E’ ora che l’Arengo tiri fuori gli attributi e rescinda il contratto con la Sa.Ba. tornando ad essere padrone a casa propria. Troppo spesso ci si riempie la bocca di parole come ‘sovranità’ ma non si riesce neanche ad applicarla in una piccola cittadina come la nostra. Da tempo molti commercianti e i lavoratori del centro ci chiedono di scendere in piazza per il tema ‘parcheggi’ e se non ci saranno riscontri positivi, indiremo una manifestazione per tutelare la loro voce e quella di chi vorrebbe vivere la città e il centro.”
 







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