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Ascoli, CasaPound contro visita Tajani

Ascoli Piceno, 26 marzo – “Tenetevi i fondi, ridateci la sovranità, BASTA UE!”, questo lo striscione che ha accolto il vicepresidente della commissione Europea Antonio Tajani, in visita ad Ascoli per esporre i benefici dei fondi stanziati da Bruxelles.

“E’ assurdo che certi personaggi, responsabili della crisi economica – spiega Fabio Di Nicola, responsabile provinciale di CasaPound – vengano a fare una passerella in una delle province maggiormente colpite sotto il profilo del lavoro e della disoccupazione, illustrandoci quali siano i fondi che l’Europa stanzierà per l’Industria. Nessuno spiegherà che questi fondi non sono ‘regali’ che piovono dal cielo, bensì frutto dei contributi che annualmente la nostra nazione versa a Bruxelles, e che tornano indietro col contagocce. L’Italia è finanziatore netto dell’Ue. Nel 2012, a fronte di 15,9 miliardi di euro versati, abbiamo ricevuto 9,7 miliardi. Nel periodo 2008-2012 abbiamo perso 6,2 miliardi/anno mentre nel periodo 2000-2007, 3,2 miliardi/anno.”

“Gli Ascolani si sentono offesi e derisi e non certo onorati – continua Di Nicola – dal dover ospitare coloro che stanno lavorando alacremente per ridurre il popolo italiano alla fame e ad una sorta di schiavitù lavorativa moderna. La BCE avrebbe la possibilità di finanziare con investimenti pubblici l’economia reale se avesse la “sovranità monetaria” ed invece i folli trattati ratificati e sostenuti da Antonio Tajani continuano a stringere il cappio intorno al collo degli Italiani.”

“Cosa dirà Tajani ai lavoratori della Manuli, della Pall, della Haemonetics, della Centrale del Latte, alle decine di imprenditori falliti ad Ascoli Piceno dove la zona industriale sembra ormai un cimitero? Con gli onori del sindaco e di tutti coloro che avallano questo sistema economico, elogerà le vergognose politiche europeiste di cui i risultati sono sotto gli occhi di tutti. CasaPound è l’unica voce fuori dal coro – conclude Di Nicola – che dice apertamente che a queste condizioni in Europa non ci vogliamo stare. Fuori dalla UE e subito! Riprendiamoci la sovranità!”


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