Roma, 21 aprile – Ha scelto l’Esquilino CasaPound Italia per l’apertura della campagna elettorale per le comunali del 26 e 27 maggio. Una mattinata di festa, nel giorno del Natale di Roma, in via Napoleone III, sotto lo stabile occupato nel 2003 che è da dieci anni il quartier generale del movimento, nel corso della quale sono state anche raccolte oltre mille firme a sostegno della candidatura. E proprio dal Natale di Roma è partito il candidato sindaco di Cpi Simone Di Stefano, rivolgendosi ai tanti romani presenti: ”Per CasaPound Italia il 21 aprile è l’unica vera festa nazionale. Non c’è primo maggio, 2 giugno e soprattutto 25 aprile che tenga: solo quella di oggi può essere una festa in grado di trasmettere radici comuni a un popolo che ormai si è disintegrato, disgregato e arreso”, ha detto Di Stefano.
Italia – ha aggiunto il vicepresidente di Cpi – è l’unica opportunità
di riscatto per l’amministrazione di questa città morta da tempo. Morta
per seguire gli interessi di mafie e congreghe, per le tangenti. per gli
appetiti insaziabili dei palazzinari romani: dei Caltagirone, Pulcini,
Mezzaroma, Parnasi, ma anche degli Alfio Marchini. Morta per
salvaguardare gli interessi di Cerroni, il re dell’immondizia, il
signorotto di Malagrotta. Morta per colpa dei dirigenti delle
municipalizzate, incompetenti con stipendi da 25mila euro al mese. Una
città le cui sorti non possono certo essere risollevate da un medico
genovese favorevole alla vivisezione come Ignazio Marino o dai finti
rivoluzionari grillini come Marcello De Vito. Quanto ad Alemanno, poteva
essere il cambiamento e ha perso la sua occasione: non ha fatto nulla
se non compiacere i potesi che gli hanno consentito l’elezione,
circondandosi di collaboratori nella migliore delle ipotesi
incompetenti. Per questo diciamo che ora tocca a noi”.