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9 dicembre, blitz pacifico alla sede Ue di Roma per mettere Tricolore, fermato Simone Di Stefano

Roma, 14 dicembre – E’ il vicepresidente di CasaPound Italia Simone Di Stefano il manifestante fermato a Roma, durante il ‘blitz’ pacifico del popolo del 9 dicembre alla sede di rappresentanza in Italia della Commissione europea in via IV Novembre a Roma. Di Stefano è stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre con una scala tentava di sostituire un Tricolore alla bandiera blu dell’Unione europea.
Nel corso del blitz, a cui partecipavano un centinaio di persone, una decina di manifestanti sono rimasti feriti durante una carica della polizia. ”La reazione delle forze dell’ordine è stata assolutamente sproporzionata e liberticida – sottolinea CasaPound Italia in una nota – Quella messa in atto questa mattina dal popolo del 9 dicembre era una manifestazione totalmente pacifica: un centinaio di persone con maschere tricolore da fantasma e cappi al collo, a simboleggiare gli italiani ‘suicidati’ a causa delle folli politiche europee, che, in maniera non violenta, esponevano uno striscione con su scritto ‘gli italiani non si arrendono’ sono stati caricati con una violenza inaudita, senza che avessero fatto il minimo gesto di provocazione”.
”Il popolo del 9 dicembre si ribella al suicidio di una Nazione che si è consegnata mani e piedi ai burocrati di Bruxelles – si legge in una nota firmata da ‘Gli Italiani suicidati’ – Non sarà la violenza di Stato a fermare il movimento degli italiani, che da sei giorni è in piazza per esigere un minimo di rispetto da una classe politica delegittimata e schiava dei grandi interessi”. 

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