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CasaPound dona una fornitura di carne all’istituto ‘Pro Infantia Derelicta’ di Torino

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“CasaPound dona una fornitura di carne all’istituto ‘Pro Infantia Derelicta’ di Torino”
Torino, 29 aprile – Dopo due mesi di consegne alimentari, distribuzione di mascherine e aiuti per gli italiani, i militanti di CasaPound hanno donato questa mattina una fornitura di carne a uno dei principali istituti per l’infanzia di Torino che si trova in difficoltà economica.
“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una richiesta d’aiuto da parte di questa fondazione e non potevamo restare a guardare, non fa parte di noi. – queste le parole di Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound – Grazie ai nostri volontari e alle generose donazioni di diversi italiani e attività commerciali, siamo riusciti a raccogliere e a consegnare una consistente fornitura di carne a un istituto per l’infanzia della nostra città che tutela e ospita giovani in stato di grave disagio. Questa azione si aggiunge alle tante consegne alimentari a domicilio e alla donazione di mascherine che abbiamo effettuato in questi ultimi mesi. La mobilitazione dei nostri volontari è stata, come sempre, immediata e sono state adottate tutte le norme anti contagio. Le nostre attività, infatti, durante il lockdown sono aumentate per sopperire alle carenze istituzionali.”
“Nei momenti difficili  come questo siamo sempre a fianco degli italiani e ci rimbocchiamo le maniche, a differenza del governo e della Giunta Appendino, ai quali poco importa della sopravvivenza di famiglie, attività e fondazioni come questa. – afferma Marco Racca, coordinatore regionale del movimento –  Nella conferenza stampa del 26 aprile Giuseppe Conte ha prorogato le restrizioni e ha spostato le date di riapertura degli esercizi commerciali. Non ha però dato notizie su aiuti concreti per affrontare questo difficile periodo storico. L’ashtag #andràtuttobene ormai è un miraggio e gli italiani si sentono soli e presi in giro. Nessuno resterà indietro: queste parole, per noi, non sono vuote e lo stiamo dimostrando giorno per giorno, non sì può dire lo stesso per la classe politica che governa.”

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